Viaggi

Sezione Viaggi: Sulle orme di Sherlock Holmes

Ciao a tutti e bentornati con la rubrica “Sezione Viaggi”!

Oggi vi porterò alla scoperta dell’investigatore privato più famoso del mondo, Sherlock Holmes, nato dalla penna dello scrittore Arthur Conan Doyle e protagonista di numerosi romanzi e racconti.

Londra è la città dove Sherlock e il dottor Watson vivono e risolvono insieme i casi. Il nostro viaggio non può quindi che snodarsi per le vie della capitale inglese.

L’indirizzo più famoso è senza dubbio il 221B di Baker Street, dove nei romanzi ha sede l’appartamento di Holmes e Watson. Se vi recate all’indirizzo troverete invece lo Sherlock Holmes Museum, (in realtà si trova poco più avanti, al 237) che al costo di 15£ vi offrirà una panoramica sulla vita del personaggio e dello scrittore. Il museo si sviluppa su tre piani, nei quali sono state ricreate le stanze della sua casa ispirate ai romanzi, con numerosi oggetti legati ai suoi casi e statue di cera.

 

[foto wikimedia]

Se siete appassionati della serie tv della BBC con Benedict Cumberbach e Martin Freeman, gli esterni del 221B di Baker Street si trovano a North Gower Street, nel quartiere di Camden Town (più precisamente al numero 187). Accanto potete notare lo Speedy’s Cafe, che compare in numerose scene.

 

Su Marylebone Road potete ammirare la statua dedicata a Sherlock Holmes, opera dello scultore John Doubleday.

Se siete affamati potete concedervi uno spuntino nel pub ispirato all’investigatore, Il Sherlock Holmes Pub. Il locale si trova nella zona di Westminster ed espone numerosi oggetti legati al romanzo, ma anche alla serie tv della BBC.

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[foto visitlondon]

Inoltre non potete farvi sfuggire l’occasione di scattare una foto di fronte al palazzo di Scotland Yard, sede della polizia locale, con cui Holmes collabora. Potete trovarlo a Westminster tra Broadway e Victoria Street, anche se non è possibile visitarlo all’interno.

Il St. Bartholomews Hospital è un luogo importante sia per gli appassionati dei romanzi, sia per gli amanti della serie televisiva Sherlock. É infatti la sede del laboratorio dove Sherlock trascorre parte del suo tempo e incontra per la prima volta Watson (uno studio in rosso). Gli esterni sono invece stati usati in numerose scene di Sherlock.

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Nella serie televisiva sono comparse numerosissime altre location, come Chinatown, il Chinese Theatre, la Bristol Swimming Pool (qui dovete spostarvi a Bristol), Piccadilly ecc…

Se avete visto la quarta stagione di Sherlock, non avrete dimenticato l’esplosivo episodio the Final Problem, ambientato quasi interamente nel “manicomio-prigione” di Sherrinford. Sherrinford è in realtà un isola nel Galles, usata come forte militare a metà Ottocento. Gli interni sono stati realizzati negli studi cinematografici Pinewood Studios.

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Infine potete chiudere il tour con una breve sosta al Langham hotel, dove Arthur Conan Doyle incontrò Oscar Wilde, incontro fondamentale per la nascita di Sherlock Holmes.

Se ti è piaciuto questo articolo, non perdere gli altri articoli legati a Sherlock Holmes:

Scopri anche gli altri articoli della Sezione Viaggi:

[le foto senza didascalia provengono dal sito sherlockology.com]

Questo articolo è un repost del 2017.

 

Curiosità

5 eventi letterari da non perdere questo autunno

Buongiorno lettori!

Oggi voglio condividere con voi alcuni eventi letterari (ma non solo) che si svolgeranno questo autunno in giro per l’Italia. Quindi, prendete la vostra agenda e segnatevi tutti gli appuntamenti imperdibili dei prossimi mesi!

Ottobre | Umbria Libri

“UmbriaLibri è una rassegna editoriale organizzata dalla Regione Umbria. La sua peculiarità è di mantenere un forte legame tra la produzione culturale nazionale e regionale, coinvolgendo gli editori umbri, nella duplice veste di espositori e di promotori culturali.”

Quando: dal 4 al 6 ottobre

Dove: Perugia

Che cosa troverete: incontri con gli autori, workshop, seminari ecc…


Ottobre | Romics

Torna la rassegna internazionale del fumetto, cinema, games e animazione.

Quando: dal 3 al 6 ottobre

Dove: Roma

Che cosa troverete: incontri con ospiti internazionali, anteprime, stand di fumetti, libri e giochi, eventi dedicati ai cosplayer, concorsi, mostre e tanto altro.

Costo: a partire da 10 €


Novembre | Lucca Comics and Games

A Novembre Lucca ospita di nuovo il festival più importante in Italia (e uno dei più importanti in Europa) dedicato al fumetto, all’animazione, ai videogiochi e tanto altro.

Quando: dal 30 ottobre al 3 novembre

Dove: Lucca

Che cosa troverete: incontri con ospiti importanti del settore, concorsi, cosplay, giochi da tavolo, fumettistica, fantasy, parate, sessioni di gioco ecc…

Costo: a partire da 16 €


Novembre | Bookcity

“BOOKCITY MILANO si articola in una manifestazione di tre giorni (più uno dedicato alle scuole), durante i quali vengono promossi incontri, presentazioni, dialoghi, letture ad alta voce, mostre, spettacoli, seminari sulle nuove pratiche di lettura, a partire da libri antichi, nuovi e nuovissimi, dalle raccolte e biblioteche storiche pubbliche e private, dalle pratiche della lettura come evento individuale, ma anche collettivo.”

Quando: dal 13 al 17 novembre

Dove: Milano

Che cosa troverete: oltre un migliaio di eventi sparsi in location diverse nella città di Milano.

Costo: Gratuito


Novembre | Pisa Book Festival

Salone dedicato alle case editrici indipedenti italiane.

Quando: dal 7 al 10 novembre

Dove: Pisa

Che cosa troverete: laboratori, seminari, incontri con autori

Costo: 6 euro

Curiosità

Abitudini e stranezze degli scrittori più famosi

Lo sapevate che d’Annunzio era solito indossare pantofole a forma di pene e dormire su cuscini imbottiti di capelli delle sue amanti? O sapevate che Dickens amava visitare gli obitori?

Queste e tante altre stranezze sono racchiuse nelle pagine di “Vite segrete dei grandi scrittori” e Vite segrete dei grandi scrittori italiani”.

I volumi raccolgono una serie di aneddoti divertenti ma anche raccapriccianti.

James Joyce era ossessionato dalle flatulenze della moglie, pare ne che scrivesse addirittura degli elogi. Era molto attratto dai sederi femminili, in alcune lettere chiedeva all’amata di essere picchiato e sottomesso.

Anche il poeta inglese Lord Byron aveva strane abitudini intime; conservava i peli pubici delle numerosissime amanti.

Kafka, sebbene si fosse unito ad un gruppo di nudisti, non amava particolarmente spogliarsi, gli altri bagnanti lo chiamavano “l’uomo con il costume”.

Elsa Morante, scrittrice e poetessa italiana, si rese protagonista di un episodio imbarazzante quando mostrò, in mezzo a Piazza San Marco, le sue parti intime a Luchino Visconti, di cui era infatuata. La colpa del regista era il poco entusiasmo che aveva mostrato nell’ averla incontrata.

Agatha Christie, famosa in tutto il mondo per i suoi libri gialli, non era in grado di trascrivere materialmente i propri libri e doveva quindi dettarli a qualcuno. Soffriva infatti di disgrafia.

Continua a leggere “Abitudini e stranezze degli scrittori più famosi”

Interviste, Interviste e Blog Tour

Intervista a Lorenzo Foltran, autore della raccolta poetica “In tasca la paura di volare”

Buongiorno lettori. Ho avuto il piacere di intervistare Lorenzo Foltran, autore della raccolta di poesie “In tasca la paura di volare”.

∼ Buongiorno Lorenzo, benvenuto sul blog Il Lettore Curioso. Presentati ai lettori che ancora non ti conoscono.

Buongiorno. Il mio percorso formativo comincia nel 2011, quando ho conseguito la laurea magistrale in Italianistica all’Università Roma Tre con la tesi La Musa e il Poeta: la relazione io-tu nella lirica amorosa tra origini e contemporaneità. Successivamente, mi sono diplomato in management dei beni e delle attività culturali dopo aver seguito un master di secondo livello tra l’Università Ca’ Foscari di Venezia e l’École Supérieure de Commerce de Paris. Ho lavorato per importanti istituzioni culturali come la Casa delle Letterature (Festival delle Letterature) e l’Institut français (Festival della narrativa francese) a Roma, e la Fête de la Gastronomie e il Pavillon de l’Eau a Parigi, dove attualmente risiedo. Mie poesie sono comparse sulle riviste letterarie Poetarum SilvaLa presenza di EratoMargutteYawpLocomotivEllin SelaeLahar Magazine e sul quotidiano La Repubblica. Nel 2019, ho vinto il Concorso Nazionale Sinestetica per poesia inedita e ho partecipato alla manifestazione Polisemie – Festival di poesia iper-contemporanea.

 
∼ Com’è vista la poesia al giorno d’oggi? Hai difficoltà a proporre le tue opere ai lettori?

Come diceva Vittorio Sereni, «la situazione di un poeta giovane o nuovo non è meno drammatica di quanto lo è, rispetto alle possibilità di lavoro, quella di un neolaureato». La poesia è diventata marginale culturalmente ed editorialmente. La poesia non si vende o si vende pochissimo, non ha un mercato proprio perché nessuno può guadagnarci, non è un affare né per gli editori, né per i distributori, né per i librai ed evidentemente non lo è neppure per i poeti.

Il problema è che quasi nessuno entra in libreria di propria iniziativa per comprare un libro di poesie. Crescente, invece, è l’attenzione del pubblico nei confronti delle letture pubbliche e dei festival di poesia, anche se questi ultimi sono affollati non da lettori, ma piuttosto da ascoltatori di poesia. La poesia contemporanea è, dunque, un’arte senza pubblico.

Tuttavia, grazie ai social media, oggi è più facile arrivare ai lettori. Il problema, però, è riuscire a trasformare il “mi piace” in acquisto del libro ed evitare di diventare unicamente un “brand”, una faccia da mostrare in video su Youtube o nelle storie di Instagram.

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∼ Che cos’è per te la poesia e come è nata questa tua passione?


“Che cos’è la poesia?”. È una domanda che ha affascinato molti e che, dopo secoli di studi e ipotesi, rimane e rimarrà senza risposta. Definire la poesia è stata l’impresa fallimentare del pensiero estetico. La poesia è poesia e basta. È un dato empirico che non può essere argomentato. Non ci sono prove razionali o metodi per definirne l’essenza.

La poesia non è tanto una passione, è piuttosto un bisogno, qualcosa che nasce spontaneamente. Come diceva Dario Bellezza, andare a fare la spesa, mangiare, scrivere una poesia sono la stessa cosa, se uno è un vero poeta, poi se uno deve fare uno sforzo per esserlo è inutile che lo fa.
 

∼ Parlaci brevemente della tua raccolta In tasca la paura di volare.

In tasca la paura di volare è una raccolta di 67 poesie divise in tre sezioni: Donne sparseI lampioni e nessun altro e In tasca la paura di volare. Nella prima sezione, composta essenzialmente da liriche amorose, il senhal (pseudonimo che i poeti provenzali utilizzavano per nascondere il nome delle loro muse), elemento classico della poesia d’amore fin dalle origini, perde il suo ruolo di richiamo all’unicità della donna e cambia, si maschera sotto altre forme. Ne derivano le immagini del teatro e dell’affabulazione. La figura della donna è quella dell’attrice che assume ruoli e caratteristiche diversi in base al personaggio da interpretare. La prima sezione è, quindi, finzione, manierismo e per tale motivo propone testi che utilizzano le forme più stereotipate del linguaggio della lirica d’amore. La sezione si conclude con la presa di coscienza della distanza incolmabile tra la io lirico e tu, tra chi guarda e chi è guardato. I testi poetici diventano reperti consacrati a un’istanza museale. La lirica d’amore, intesa come dialogo io-tu, binomio poeta-musa, è considerata come Storia che deve essere musealizzata.

Nella seconda sezione, al fallimento del rapporto io-tu ne consegue quello della poesia tout-court. Il poeta è costretto a uscire dal museo, dal teatro, dalla biblioteca in cui si rifugiava, a confrontarsi con la ripetitività e l’apparente facilità di vicende terrene che sconfinano spesso nella dimensione usuale e mondana e a tornare a casa prendendo atto che tutto ciò che ha scritto/vissuto è stato pura illusione.

Alla staticità della prima sezione si oppone il dinamismo della terza, segnata dal viaggio, dalla migrazione, dalla mescolanza linguistica, dal lavoro. L’io poetico in fuga dalla finzione di Donne sparse e dalla realtà evocata in I lampioni e nessun altro, si trova disorbitato tra lo slancio spaziale verso il futuro e la gravità temporale che lo riporta verso il passato. La raccolta si conclude con le stazioni di un pellegrinaggio e dalle riflessioni che le accompagnano.

 
∼ C’è qualche autore a cui ti ispiri e che non manca mai nella tua libreria?

Tra quelli più antichi sicuramente i poeti provenzali e Francesco Petrarca. Tra i contemporanei Giovanni Raboni, Patrizia Cavalli e Valerio Magrelli.

 
∼ Hai un background di studi e lavorativo importante. Come ha influito ciò nei tuoi scritti? Secondo te per scrivere bene è necessario avere una base di studi solida?

Sicuramente i miei studi iniziali in lettere hanno influenzato molto i temi della raccolta. La prima sezione del libro, per esempio, sviluppa in poesia tutti gli spunti critici alla base della mia tesi magistrale. Per quanto riguarda le esperienze di studio successive alla laurea, sono state piuttosto formative sul piano delle opportunità di viaggio che mi hanno offerto. Avendo vissuto per un periodo a Venezia, per esempio, molti dei miei testi mostrano chiare influenze lagunari.

Per quanto riguarda la seconda domanda, non è assolutamente necessario avere una base di studi solida per raggiungere un buon livello di scrittura. Conosco professori universitari coltissimi che non sanno scrivere. Tuttavia, lo studio può aiutare a migliorarsi sia sul profilo dei contenuti che su quello dei significati. Conoscere, apprendere, studiare sono tutte cose che, inoltre, possono ampliare all’infinito le potenzialità ispirative di uno scrittore. In definitiva, per scrivere bene non è necessaria una laurea (ovviamente si deve scrivere e leggere tanto), ma per scrivere bene e riuscire a veicolare messaggi profondi e dall’alto profilo contenutistico lo studio si rivela estremamente necessario.

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∼ Quale consiglio daresti ai giovani scrittori che vogliono avvicinarsi alla poesia?


Per scrivere delle buone poesie, per migliorarsi continuamente non basta solo scrivere; bisogna leggere tanta, tanta, tantissima poesia. Effettivamente il problema dei tanti che scrivono poesia è che non la leggono: in Italia ci sono più scrittori che lettori di poesia. Si pubblicano migliaia di raccolte poetiche ogni anno ma le copie vendute, anche nel caso di poeti affermati, raramente superano il migliaio. 
È come se qualcuno si dilettasse in cucina, ma senza interessarsi minimamente ai libri di ricette.

Per chi, invece, vuole avvicinarsi alla poesia come lettore, oggi esistono almeno tre validi motivi cominciare a leggerla:

·   La brevità della poesia comporta un tempo di lettura ideale per il lettore contemporaneo che ha sempre meno tempo da dedicare ai libri.

·    Tale brevità è perfetta per la condivisione sui social.

·    A chi pensa che la poesia sia un genere di difficile comprensione rispondo: una poesia può comunicare prima ancora di essere capita.

 
∼ C’è una poesia alla quale ti senti più legato?


Sono particolarmente legato a questa poesia:

Immensa consapevolezza

del tempo che passa,

di quello che resta.

Un biglietto di andata in tasca

vuota, invece, l’altra.

Non si tratta della poesia che ha dato il titolo alla raccolta ma è quella che ne ha ispirato la copertina e che descrive meglio l’atmosfera del libro.

∼ Hai qualche progetto in vista per il futuro?

Ho da poco completato la mia seconda raccolta. Ma la poesia è qualcosa che non finisce mai, c’è sempre qualche finitura da fare, la poesia è un labor limae continuo. Bisognerà aspettare ancora un po’ per poter sfogliare il mio prossimo libro.
Nel frattempo, mi sto concentrando sulle pubblicazioni in rivista e sulla traduzione in francese delle mie poesie. Alcune poesie sono state da poco pubblicate sulla rivista letteraria “Paysages écrits”.

Grazie a Lorenzo per avermi dedicato un po’ del suo tempo. Potete acquistare il suo libro “In tasca la paura di volare” qui.


SINOSSI:

31SfxTmSRvL._SX328_BO1,204,203,200_.jpgIn tasca la paura di volare è una raccolta di 67 poesie divise in tre sezioni: Donne sparseI lampioni e nessun altro e In tasca la paura di volare. Nella prima sezione, composta essenzialmente da liriche amorose, il senhal, elemento classico della poesia d’amore fin dai provenzali, perde il suo ruolo di richiamo all’unicità della donna e cambia, si maschera sotto altre forme. Ne derivano le immagini del teatro e dell’affabulazione (le prime poesie, Margherita e “Filo d’erba” rimandano al prato del Decameron dove i giovani fiorentini scampati alla malattia “cominciarono di novellare sopra la materia”). La figura della donna è quella dell’attrice (Dietro le quinte) che assume ruoli e caratteristiche diversi in base al personaggio da interpretare (si veda l’ammiccante ambiguità dell’indeterminato nel titolo You and me). La prima sezione è, quindi, finzione, manierismo e per tale motivo propone testi anche banali come “Quando la guardo, tutto” che utilizzano le forme più stereotipate del linguaggio della lirica d’amore. La sezione si conclude con la presa di coscienza della distanza incolmabile tra la io lirico e tu, tra chi guarda e chi è guardato. I testi poetici diventano reperti consacrati a un’istanza museale. La lirica d’amore, intesa come dialogo io-tu, binomio poeta-musa, è considerata come Storia che deve essere musealizzata.
 
Nella seconda sezione, al fallimento del rapporto io-tu (Peccato che non ci siamo incontrati oggi…Eravamo così vicini…) ne consegue quello della poesia tout-court (“Non c’è più posto per la poesia”). Il poeta è costretto a uscire dal museo, dal teatro, dalla biblioteca (“Senza l’amore di lontano”) in cui si rifugiava, a confrontarsi con la ripetitività e l’apparente facilità di vicende terrene che sconfinano spesso nella dimensione usuale e mondana (rappresentate, per esempio, dalle rime in -are e dal lessico quotidiano in Sabato sera) e a tornare a casa (I lampioni e nessun altro) prendendo atto che tutto ciò che ha scritto/vissuto è stato pura illusione.
 
Alla staticità della prima sezione si oppone il dinamismo della terza, segnata dal viaggio, dalla migrazione, dalla mescolanza linguistica, dal lavoro. L’io poetico in fuga dalla finzione di Donne sparse e dalla realtà evocata in I lampioni e nessun altro, si trova disorbitato tra lo slancio spaziale verso il futuro (“Immensa consapevolezza”) e la gravità temporale che lo riporta verso il passato (“Bevendo un infuso dei tuoi profumi”). La raccolta si conclude con le stazioni di un pellegrinaggio (Boulogne – VarenneBrestLe Barcarès – Saint Laurent de la SalanqueSaint-Cloud) e dalle riflessioni che le accompagnano.

 

Viaggi

Dimmi dove andrai in vacanza e ti suggerirò un libro!

Buongiorno lettori! Dopo un maggio piovoso, il caldo è arrivato, promettendo un’estate davvero infuocata. Questa stagione è per molti sinonimo di vacanze e quindi, come lo scorso anno, ho pensato di suggerirvi una lettura basata sulla vostra meta vacanziera.

∼ Per gli amanti del verde e della tranquillità

Al mare o la montagna preferite un paesaggio immerso nel verde in assoluta tranquillità? Vi propongo Anne di tetti verdi (meglio conosciuto come Anna dai capelli rossi), ambientato nella splendida Isola del Principe Edoardo.

Untitled design (4).pngMatthew e Marilla conducono una vita abitudinaria nel pacifico paesino di Avonlea. Ormai anziani, decidono di adottare un orfano che li aiuti a mandare avanti la fattoria. Ma invece del ragazzo promesso dall’orfanotrofio, a casa Cuthbert arriva Anna, una bambina dotata di una inesauribile immaginazione che finirà per conquistare tutti. ⇒ Link d’acquisto

∼ Per gli amanti delle capitali

Se alla tranquillità preferite stare in mezzo alla gente, potete sempre rifugiarvi in città! Perché non una meta insolita e dall’altra parte del mondo come Rio de Janeiro? Rio è la città che fa da sfondo al primo volume della saga Le sette sorelle.

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Dopo la morte del padre adottivo, Maia decide di lasciare la sua vita sicura e tranquilla per andare alla ricerca delle proprie origini a Rio de Janeiro.⇒ Link d’acquisto

∼ Per chi ama l’oriente

Amate scoprire altre culture così diverse dalle nostre? In’occasione del vostro viaggio in Oriente potreste approfittarne per scoprire qualcosa in più sulla storia di altri paesi.Vi consiglio Fiore di neve e il ventaglio segreto.

Untitled design (8).pngNella Cina del XIX secolo, quando mogli e figlie avevano i piedi bendati e vivevano in uno stato di isolamento quasi totale, le donne di una remota contea dell’Hunan ricorrevano a un codice segreto per comunicare tra loro e si scambiavano lettere tracciate a pennello sui ventagli o messaggi ricamati sui fazzoletti, e inventavano racconti, sfuggendo così alla propria reclusione per condividere speranze, sogni e conquiste.⇒ Link d’acquisto

∼ Per gli avventurieri sempre in viaggio

Siete il tipo di vacanzieri che non riescono mai a stare fermi e sono sempre in viaggio? Il libro perfetto per voi è Lo Hobbit, un viaggio avventuroso in un mondo fantasy!

Untitled design (5).png La placida esistenza degli hobbit viene turbata quando il mago Gandalf e tredici nani si presentano alla porta dell’ignaro Bilbo Baggins e lo trascinano in una pericolosa avventura. Lo scopo è la riconquista di un leggendario tesoro, custodito da Smaug, un grande e temibile drago. ⇒ Link d’acquisto

∼ Per gli amanti del mare e del mistero

Se amate il mare ma non volete rinunciare a un pizzico di mistero, La luce sugli oceani potrebbe fare al caso vostro!

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Isabel e Tom vivono su una piccola isola remota, dove lavorano come guardiani del faro. La tranquillità delle loro vite viene sconvolta dalle grida di un neonato, sopravvissuto a un naufragio. Per Isabel, la piccola Lucy è la figlia che ha sempre desiderato ma non è mai riuscita ad avere…⇒ Link d’acquisto

∼ Per chi è costretto a restare a casa

Estate è per voi lavoro, lavoro, lavoro? Se non potete viaggiare fisicamente, potete sempre farlo con la fantasia, magari nella bellissima Scozia di Outlander!

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L’anno è il 1945. Claire Randall, un’infermiera militare, si riunisce al marito alla fine della guerra in una sorta di seconda luna di miele nelle Highlands scozzesi. Durante una passeggiata, la giovane donna attraversa uno dei cerchi di pietre antiche che si trovano da quelle parti. All’improvviso si trova proiettata indietro nel tempo, di colpo straniera in una Scozia dilaniata dalla guerra e dai conflitti tra i clan… nell’anno del Signore 1743. ⇒ Link d’acquisto

∼ Per gli amanti della montagna

Lo scorso anno vi avevo suggerito un libro per chi al caldo preferisce il fresco e la quiete della montagna. Quest’anno ve lo ripropongo: Le otto montagne.

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Una storia di amicizia tra due ragazzi – e poi due uomini – cosí diversi da assomigliarsi, un viaggio avventuroso e spirituale fatto di fughe e tentativi di ritorno, alla continua ricerca di una strada per riconoscersi. ⇒ RECENSIONE

E voi dove andrete in vacanza quest’anno?

Curiosità

I preferiti del mese || APRILE

Buongiorno lettori! Oggi torna la consueta rubrica con i preferiti del mese. Non dimenticate di farmi sapere le vostre preferenze nei commenti!

LIBRO

Questo mese sono incappata nel blocco del lettore e ho letto soltanto tre libri, uno dei quali in anteprima di cui non posso ancora dirvi nulla. Gli altri sono stati Bridget Jones: Un amore di ragazzo (di cui trovate la recensione sul blog) e Le assaggiatrici.

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FILM

Aprile è stato il mese del tanto atteso e discusso Avengers: Endgame, che mi è piaciuto molto.

MUSICA

Ad aprile ho ascoltato l’ultimo album del gruppo Death Cab for Cutie, Thank you for today e sono stata al concerto milanese del gruppo Mumford and sons, in tour per promuovere il nuovo album, Delta.

SERIE TV

Tra le tante attese c’è stato anche l’inizio di Game of Thrones, di cui sono state trasmesse al momento le prime tre puntate.

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Ne ho parlato in diversi articoli, che trovate qui sotto:

Game of Thrones: I leak usciti nel 2018 hanno previsto il finale?
Stark o Greyjoy? || Theon: un personaggio sottovalutato
Game of Thrones: La pagella della 8×02, i momenti migliori e peggiori + anticipazione 8×03
Game of Thrones: Riassuntone 8×02

Devo però anche citare After Life, un gioiellino di sei puntate con protagonista Ricky Gervais. Ve ne ho parlato qui.

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Segnalazioni Letterarie

Estropia (Beyond Midnight) di Calvin Idol

Buongiorno lettori! Oggi vi presento una raccolta di racconti che uscirà il 5 maggio, del mio amico blogger e scrittore Calvin Idol, di cui vi ho già parlato in passato. Potete già preordinare il libro, e se lo fate adesso avrete il 50% di sconto, pagandolo soltanto 1€. Io ne ho già approfittato!

51XlkxXpWJL.jpgEstropia è una raccolta di racconti di fantascienza e fantasy, con una spruzzata di post-apocalisse e slasher.
Il tema principale è il rapporto uomo/realtà, in alcuni racconti sarà proprio la tecnologia ad essere la realtà.
Inoltre, fa parte della raccolta “Arswyd” un racconto prequel della serie principale “Il Lascito”, disponibile sempre su Amazon.


I nove racconti che compongono la raccolta sono:

Arswyd: racconto ambientato nell’universo de “Il Lascito”, un prequel che vedrà coinvolto uno dei personaggi chiave della serie di romanzi.
Spore: un racconto di fantascienza che aggiunge un retroscena al primo allunaggio.
Unghie e Capelli: un racconto horror vecchio stile, basato sulla paura degli alieni.
Reazione a Catena: un omaggio agli slasher e al cinema di genere, un’unica catena di eventi dove il punto di vista viene continuamente ribaltato.
Attento a ciò che desideri: un racconto di fantasia basato sui rimorsi, i rimpianti e su cosa si farebbe per amore.
L’Unica Ragione: in un mondo post-apocalittico, un uomo cerca una salvezza per sé e sua moglie.
Eden: in un mondo perfetto, qualcosa nella vita di Steven cambia dopo un incidente d’auto.
Siro: un breve racconto ambientato in un mondo dove una glaciazione ha distrutto la civiltà.
Rumplestiltskin: rivisitazione “alla Shameland” della celebre favola.

Se volete approfondire i libri dello scrittore, vi rimando ai miei post precedenti:

Potete preordinare il libro qui. Ne approfitto per fare un grande in bocca al lupo a Stefano e per consigliarvi i suoi libri, che meritano davvero una lettura!

 

 

Curiosità

La nascita dell’ebook dagli anni 70 ad oggi

Buongiorno lettori! Oggi parliamo dell’ebook, che negli anni ha rivoluzionato il modo di leggere.
Quando e come è nato? Scopriamolo insieme!

Il 1971 è considerato da molti l’anno di nascita del’ebook, quando l’informatico Michael Hart ideò il Progetto Gutenberg, una biblioteca elettronica che riproduce i libri stampati con lo scopo di abbattere l’analfabetismo e promuovere la letteratura.
Oltre quindici anni dopo venne pubblicato per la prima volta un romanzo su floppy disk, si trattava di “Afternoon, a story” dello scrittore statunitense Michael Joyce, e nel 1993 la Digital Books distribuì floppy con all’interno ben 50 romanzi digitali.
Dal floppy disk si passò poi ai CD, con la pubblicazione di una raccolta di candidati al Premio Hugo nel 1993.
Anche in Italia nacque la prima biblioteca digitale, nel 1994 con il Progetto Manuzio, curato da volontari che iniziarono a inserire libri online alla portata di tutti gratuitamente.

Nel 1998 venne assegnato il primo codice ISBN a un libro in formato digitale, venduto poi online su Amazon.com e altri siti.
Nello stesso anno approdarono sul mercato i primi ebook reader: “Rocket ebook” e “SoftBook” e diversi siti iniziarono a vendere gli ebook.
La lettura digitale divenne ancora più popolare quando Stephen King pubblicò in questo formato uno dei suoi libri, Riding the bullet.

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Grande aziende come Sony lanciò il suo primo ebook reader E-ink nel 2006 e l’anno seguente arrivò anche Kindle di Amazon.
La tecnologia E-ink fu inventata nel 1996 da Joseph Jacobson per imitare la carta di un normale foglio su uno schermo. Ciò è possibile grazie alla luce ambientale, che viene riflessa, avvalendosi di sfere a carica negativa e positiva.

Negli anni successivi vennero immessi nel mercato diversi servizi di vendita online di ebook, come iBookStore di Apple; Nook di Barnes&Nobles e Google Editions di Google.
Dal 2011 al 2016 gli ebook superarono le vendite cartacee. La popolarità della lettura digitale diede vita a modelli sempre più maneggevoli e all’aumento della concorrenza nel settore.
Oggi gli ebook sono popolari al pari dei libri cartacei e vengono scelti da chi predilige la comodità e il risparmio.

E voi prediligete gli ebook o siete fedeli al cartaceo? Potete rispondere al sondaggio qui sotto!
[Chi legge da reader deve andare da web per votare]

 


 

 

 

 

Recensioni

L’ultima Pagina di Giulia Pretta [RECENSIONE]

Buongiorno lettori! Oggi per voi la recensione di un libro che ho avuto il piacere di leggere di recente e che mi è stato fornito dalla scrittrice emergente Giulia Pretta (che ringrazio): L’ultima pagina, edito Ciesse Edizioni.

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Mark Holden, scrittore londinese di una celebre serie di thriller, si risveglia in ospedale in seguito a uno scippo. Nonostante la paura di essere rimasto vittima di un’amnesia, Mark si rende conto di ricordare tutto quanto e in breve tempo ritorna alla vita di tutti giorni.
La sua quotidianità viene però ravvivata da una novità, la sua nuova vicina di casa Judy Morgan, che si chiama come la protagonista femminile della sua trilogia letteraria. Judy è attraente, simpatica e ben presto i due legano, anche grazie alle chiacchiere sulla loro vicina impicciona, Mrs Mills.
Quando la donna apprende che Mark ha persona la sua preziosa borsa di pelle durante lo scippo, gli presenta un artigiano in grano di replicarla in modo identico. Ma anche se la borsa ha lo stesso aspetto, c’è qualcosa che non lo convince pienamente.
In presenza di Judy si sente a proprio agio, come se la conoscesse da una vita.

L’ultima pagina è uno di quei romanzi che si leggono tutto d’un fiato. L’autrice è stata molto abile nel costruire una storia che mi ha coinvolta dall’inizio alla fine. La sua non è una trama ricca di colpi di scena o azione, ma presenta dei dialoghi così ben scritti e reali, che diventa facile immedesimarsi nel protagonista.

Anche i personaggi stessi sono costruiti molto bene e, anche se alcuni sono poco approfonditi, risultano sempre molto reali.
Leggere L’ultima pagina è quasi come entrare per qualche ora nelle vite di alcuni sconosciuti e, alla fine, è sempre un dispiacere lasciarli andare e tornare alla propria di vita.
Ho apprezzato molto anche Thomas, il migliore amico del protagonista e il rapporto tra i due.

Se dovessi trovare una nota negativa direi che mi sarebbe piaciuto un romanzo un po’ più lungo. Avrei preferito che la parte centrale fosse esplorata di più, in modo da avere la possibilità di affezionarsi ancora di più a Mark e Judy.
Concludendo, voglio aggiungere che ho apprezzato molto lo stile di Giulia Pretta e sarei curiosa di leggere altre sue opere letterarie in futuro.

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Potete seguire Giulia sul blog Books and details o instagram. Potete acquistare il libro qui al prezzo di 15€.


Giulia Pretta è nata a Vercelli nel 1987, residente a Padova dal 2009.
Laureata in archeologia e ben decisa a sfatare il mito che recita che con la cultura non si mangia, ormai da anni gira tra musei e mostre d’arte come fruitrice e come operatrice.
Il resto del tempo è fatto di parole. Si occupa di recensioni di narrativa per alcune riviste on line, è editor di fresca e costante formazione, scrittrice e book blogger, aspirante pasticcera.


 

Novità in libreria

Novità Garzanti [Marzo e Aprile] || NARRATIVA

Buongiorno lettori e buon inizio settimana! Oggi vi segnalo un po’ di nuove interessantissime uscite, edite Garzanti.

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Non esistono braccia più sicure delle proprie per proteggere i figli. Ma non si può stare con loro tutto il tempo. A volte è necessario affidarli a qualcuno di cui ci si possa fidare ciecamente. Trovare la persona giusta non è facile: lo sanno bene Melissa e suo marito che cercano una babysitter per le loro due meravigliose bambine. Nessuna sembra all’altezza. Nessuna è abbastanza in gamba, dolce e rassicurante. Fino a quando non incontrano Jade, che è semplicemente perfetta. Le loro figlie la adorano, vogliono sempre stare con lei, e Jade le ama come se fossero sue. Melissa non potrebbe essere più felice di così e le affida la gestione della famiglia, tornando a occuparsi del lavoro. Ma all’improvviso in casa cominciano a succedere cose strane: le bambine non sembrano più così al sicuro e Melissa ha sensazioni che non riesce a spiegarsi…

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L’amore è l’imprevisto a cui il destino non prepara, la sbavatura della matita mentre traccia una linea retta, la macchia di colore che riempie un foglio bianco. Il protagonista di questa storia lo ha incontrato quando credeva che non sarebbe più accaduto. Lo ha incontrato negli occhi e nel sorriso di una donna che, fino a un minuto prima, non conosceva. Da allora ci sono state solo passeggiate mano nella mano per una città piena di rumori che loro non sentono, serate a bere vino tra un bacio e l’altro, balli guancia a guancia anche se la musica pulsa a un ritmo veloce. Lei con le fragilità e la nostalgia che lui copre con i suoi abbracci. Lei e la sua bellezza inconsapevole che gli fa scoprire una luce nuova che inonda ogni cosa. Lei che con un’aria che sa di mare esce dal portone e lui che, aspettandola, cerca di svelare il mistero che le si legge nello sguardo. Loro, le parole che non si sono detti e i baci che ancora non si sono dati. Le bugie sussurrate a mezza voce che sono tempo sprecato invece di fare l’amore. Ma la felicità può fare paura. Può portare lontano, in direzioni opposte. E il tempo si riempie di ricordi che vanno lucidati di malinconia o saranno solo polvere al vento. E ci si chiede se sia davvero amore o solo confusione. Ma in realtà loro sanno che non conta definire ciò che hanno vissuto, ma la gioia di averlo fatto. La gioia di ogni ora, minuto, secondo, attimo passato insieme. Forse troveranno il coraggio di buttarsi in quelle acque agitate e riconoscersi di nuovo tra mille, per un profumo o per un gesto. Perché amare non è facile ma dà un senso a tutto.

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