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Sezione Viaggi: Sulle orme di Sherlock Holmes

Ciao a tutti e bentornati con la rubrica “Sezione Viaggi”!

Oggi vi porterò alla scoperta dell’investigatore privato più famoso del mondo, Sherlock Holmes, nato dalla penna dello scrittore Arthur Conan Doyle e protagonista di numerosi romanzi e racconti.

Londra è la città dove Sherlock e il dottor Watson vivono e risolvono insieme i casi. Il nostro viaggio non può quindi che snodarsi per le vie della capitale inglese.

L’indirizzo più famoso è senza dubbio il 221B di Baker Street, dove nei romanzi ha sede l’appartamento di Holmes e Watson. Se vi recate all’indirizzo troverete invece lo Sherlock Holmes Museum, (in realtà si trova poco più avanti, al 237) che al costo di 15£ vi offrirà una panoramica sulla vita del personaggio e dello scrittore. Il museo si sviluppa su tre piani, nei quali sono state ricreate le stanze della sua casa ispirate ai romanzi, con numerosi oggetti legati ai suoi casi e statue di cera.

 

[foto wikimedia]

Se siete appassionati della serie tv della BBC con Benedict Cumberbach e Martin Freeman, gli esterni del 221B di Baker Street si trovano a North Gower Street, nel quartiere di Camden Town (più precisamente al numero 187). Accanto potete notare lo Speedy’s Cafe, che compare in numerose scene.

 

Su Marylebone Road potete ammirare la statua dedicata a Sherlock Holmes, opera dello scultore John Doubleday.

Se siete affamati potete concedervi uno spuntino nel pub ispirato all’investigatore, Il Sherlock Holmes Pub. Il locale si trova nella zona di Westminster ed espone numerosi oggetti legati al romanzo, ma anche alla serie tv della BBC.

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[foto visitlondon]

Inoltre non potete farvi sfuggire l’occasione di scattare una foto di fronte al palazzo di Scotland Yard, sede della polizia locale, con cui Holmes collabora. Potete trovarlo a Westminster tra Broadway e Victoria Street, anche se non è possibile visitarlo all’interno.

Il St. Bartholomews Hospital è un luogo importante sia per gli appassionati dei romanzi, sia per gli amanti della serie televisiva Sherlock. É infatti la sede del laboratorio dove Sherlock trascorre parte del suo tempo e incontra per la prima volta Watson (uno studio in rosso). Gli esterni sono invece stati usati in numerose scene di Sherlock.

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Nella serie televisiva sono comparse numerosissime altre location, come Chinatown, il Chinese Theatre, la Bristol Swimming Pool (qui dovete spostarvi a Bristol), Piccadilly ecc…

Se avete visto la quarta stagione di Sherlock, non avrete dimenticato l’esplosivo episodio the Final Problem, ambientato quasi interamente nel “manicomio-prigione” di Sherrinford. Sherrinford è in realtà un isola nel Galles, usata come forte militare a metà Ottocento. Gli interni sono stati realizzati negli studi cinematografici Pinewood Studios.

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Infine potete chiudere il tour con una breve sosta al Langham hotel, dove Arthur Conan Doyle incontrò Oscar Wilde, incontro fondamentale per la nascita di Sherlock Holmes.

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[le foto senza didascalia provengono dal sito sherlockology.com]

Questo articolo è un repost del 2017.

 

Recensioni

Sherlock Holmes, Uno studio in rosso [Recensione]

Ciao a tutti!

Era da tanto tempo che volevo iniziare a leggere la serie di gialli di Arthur Conan Doyle, ma per un motivo o per l’altro ho sempre rimandato. Mi sono decisa quando ho visto la serie tv Sherlock, di cui mi sono innamorata e ho capito che non potevo più rimandare! La mia avventura nel mondo di Sherlock Holmes è iniziata con il primo libro, Uno studio in rosso. Se avete visto la serie tv, la trama vi ricorderà la prima puntata, “Uno studio in rosa”.

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Il cadavere di un uomo viene ritrovato in una casa abbandonata. Non è ferito, ma ci sono tracce di sangue sulla scena del crimine. Scotland Yard brancola nel buio. Agli ispettori Lestrade e Gregson non rimane che un’unica soluzione: chiedere l’aiuto del miglior consulente investigativo di Londra, Sherlock Holmes. Il detective è restio ad intervenire, è sicuro che alla fine il merito della risoluzione del caso andrà alla polizia, ma il suo coinquilino, il dottor John Watson, insiste. Il richiamo del mistero è irresistibile, e così i due lasciano il loro appartamento, al 221 B di Baker Street, per vivere la loro prima avventura insieme…

John Watson è un medico militare in congedo, in seguito a delle ferite riportate in guerra, che fa rientro a Londra con l’intenzione di cercare un appartamento da condividere. Un vecchio amico gli presenta l’investigatore Sherlock Holmes, anch’egli in cerca di una casa, con cui inizia una convivenza al 221B di Baker Street.

Sherlock Holmes si rivela da subito un uomo eccentrico ma pieno di risorse, viene infatti contattato dalla polizia inglese per risolvere un caso misterioso, la morte di un uomo che all’apparenza non presenta segni di contusioni o tracce di sangue. Il corpo è accompagnato dalla scritta Rache (vendetta) e da una fede nuziale femminile.

Ad un certo punto della storia incontriamo una lunga digressione, la trama cambia infatti epoca e ambientazione. Inizialmente non riuscivo a capirne la ragione, ma la storia risulta talmente coinvolgente che ero certa che continuando, l’avrei presto scoperta.

“Il cervello di un uomo si presenta inizialmente come una soffitta: occorre scegliere i mobili con cui riempirla. È sciocco colui che ci mette dentro qualsiasi oggetto.”

La digressione diventa quindi fondamentale per la conclusione della storia, e ogni tassello torna al proprio posto. Del caso non ci vengono forniti indizi sufficienti per risolverlo durante la lettura, lo viviamo attraverso il racconto di Watson e le deduzioni dell’investigatore privato.

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Nonostante il romanzo sia datato 1887, risulta estremamente attuale e scorrevole. I protagonisti appaiono veri, eccentrici certo (soprattutto Holmes), ma mai eccessivi. Ed è facile immedesimarsi in Watson, che è poi anche l’alter-ego dell’autore.

L’unica pecca? Avrei voluto fosse più lungo! Non tanto per il delitto in sè, ma piuttosto per conoscere meglio i due protagonisti, che ad un primo impatto per un lettore che si è appena avvicinato alla serie, risultano ancora sconosciuti. Per fortuna ho ancora tre romanzi e cinquantasei racconti per vivere le avventure di Sherlock e Watson!

Il mio voto per questo primo capitolo della serie è di 4,5 su 5.

Se volete acquistare questo romanzo, potete trovarlo qui.

E voi, lo avete letto? Fatemi conoscere la vostra opinione nei commenti!

Se ti è piaciuto questo articolo, vedi anche Sherlock Holmes, dai libri allo schermo.

Film Tratti da Libri

Sherlock Holmes: dai libri allo schermo

Ciao a tutti!

Qualche giorno fa mi sono abbonata a Netflix, e al momento mi trovo nel bel mezzo di una maratona dedicata a Sherlock (serie tv con protagonista Benedict Cumberbatch, basata sulle vicende di Sherlock Holmes e John Watson). Inutile dire che la sto adorando e ancora mi chiedo come abbia fatto a non iniziare prima!

Sherlock-Holmes.jpgChi è Sherlock Holmes?

Sherlock Holmes è l’investigatore privato più famoso della letteratura, ideato dallo scrittore Arthur Conan Doyle e protagonista di 66 storie (4 romanzi, 59 racconti e tre commedie teatrali). I suoi casi sono narrati principalmente dall’amico John Watson e coinquilino al 221B di Baker Street.

Negli anni le sue avventure sono state adattate innumerevoli volte per il piccolo e grande schermo, e sempre più generazioni si sono appassionate a questo importante scrittore.

Sherlock ed Elementary sono gli adattamenti televisivi di successo, che hanno adattato i libri in chiave moderna Le opere originali fungono quindi da base, sulla quale sono stati creati dei personaggi che poco hanno a che vedere con quelli dei libri. (in particolar modo Elementary)

Ma quali sono le differenze più evidenti?

In Elementary, Sherlock Holmes si stabilisce a New York dopo essere uscito da una clinica per disintossicarsi. Inizia a collaborare con la polizia per risolvere diversi casi, affiancato da Joan Watson, interpretata in questo caso da Lucy Liu. La sostanziale differenza, è data quindi dalla scelta di un attrice femminile nel ruolo di Watson, idea che viene ripresa anche per la scelta di Moriarty (acerrimo nemico di Sherlock), personificato da Natalie Dormer. E’ stata inoltre presa la scelta di rendere il problema di droga del protagonista rilevante ai fini della trama.

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Il Sherlock di Benedict Cumberbatch è in questo caso più fedele all’opera originale, ed è ambientato in una Londra moderna con sede al 221B di Baker Street. Si prende però libertà narrative soprattutto per quanto riguarda i personaggi, ad esempio l’introduzione di Molly, patologa amica di Sherlock con un interesse amoroso nei suoi confronti. Lestrade (detective della polizia) e Mycroft (fratello di Sherlock), hanno un ampio spazio nella serie tv, apparendo invece con molta meno frequenza nello scritto di Doyle. Watson è forse il personaggio più simile all’originale (che in questo caso non scrive libri, ma un blog)  e Freeman è riuscito a dargli una sfumatura di comicità.

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