Oggi voglio parlarvi della miniserie del 2017, tratta dal romanzo Piccole Donne di Louisa May Alcott. In Italia è disponibile su Sky Box Sets.
Trama
Durante gli anni della guerra civile americana quattro sorelle Jo, Meg, Beth e Amy March si ritrovano a crescere senza il padre, impegnato a combattere al fronte.
La loro routine viene rallegrata dall’arrivo di Laurie, un giovane benestante nipote del vicino di casa della famiglia March.
Tra divertimenti e litigi, le ragazze abbandonano l’innocenza dell’infanzia per andare incontro alla vita adulta.

La mia opinione
Piccole Donne del 2017 è uno dei tanti adattamenti del celebre romanzo.
Il cast scelto per questa trasposizione nel complesso mi è piaciuto, ma ci sono alcuni volti che non mi hanno convinta del tutto.
Ho trovato Jonah Hauer nei panni di Laurie un po’ sottotono, molto lontano dal convincente Timothée Chalamet nello stesso ruolo nel film del 2019.
Il film lascia poco spazio a due attori dal curriculum importante, come Michael Gambon e Angela Lansbury; il loro potenziale non è stato sfruttato a dovere.
Maya Hawke, nei panni di Jo March, offre una buona interpretazione, soprattutto considerando che quello in Piccole Donne è il suo primo vero ruolo sul schermo.
Buone, anche se non indimenticabili, le performance delle altre sorelle March.
La narrazione è scorrevole, anche se alcuni momenti potevano essere più approfonditi.
Forse una puntata extra avrebbe permesso di dare un maggiore risalto a personaggi come il professor Bhaer e i già citati signor Laurence e la zia March.
Paradossalmente, il film di Greta Gerwig è riuscito a dare più rilievo ai personaggi secondari, pur avendo a disposizione un minutaggio minore.
I costumi e le scenografie degli interni sono ben realizzati, mentre gli esterni delle ambientazioni in Massachusetts mi sono apparsi meno convincenti.
A differenza del film, già citato, di Greta Gerwig, Piccole Donne di Vanessa Caswill ha un’atmosfera più sognante e fanciullesca, in linea con le opere originali dell’autrice.
Nel complesso l’ho trovata una miniserie carina ma non indimenticabile.
Consiglio la serie a tutti gli amanti del genere, anche se personalmente ho preferito il film successivo del 2019.
come alcune cose potevano essere approfondite??? se non approfondisci in una miniserie quando lo fai??
cmq, hai visto emma? bellissimo **
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Penso la stessa cosa.
Infatti avrebbero potuto fare una puntata extra e dedicare più momenti ad alcuni personaggi.
Più che altro secondo me hanno gestito male il tempo.
Intendi quello del 2020, giusto? No, non ancora perché costava un casino online. Tu dove lo hai visto? Sono troppo curiosa!
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visto al cinema, uno in cui proiettano film d’autore e meno commerciali^^
molto bello, una carellata di gran fighi e pure un rarissimo nella cinematografia occidentale nudo maschile (era mr knighly che si vestiva per andare da emma)
tutto molto geometrico e simmetrico, costumi stupendi e ottime interpretazioni, molte volte più che il discorso per identificare i personaggi usavano le diverse movenze dettate dal carattere e dalla scala sociale
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Uh ottimo, allora me lo devo assolutamente recuperare!
Sto sperando arrivi su Sky o su qualche piattaforma streaming
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sisi, te lo consiglio^^
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O.O nudo integrale? Non è esattamente la prima cosa a cui penso in una storia di Jane Austen!
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secondo me è per un pubblico femminile, le protagoniste sono donne, il punto di vista è femminile e il nudo femminile è messo ovunque in ogni genere per cui secondo me ci sta^^
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Mi è passata davanti più volte questa serie, ma non l’ho mai vista perché ho letto il libro e visto in diverse salse. Darò un occhiata per curiosità. Grazie per la recensione. 😀
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Secondo me l’adattamento di Greta Gerwig è il migliore, ma comunque anche questo non è male 🙂
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