Game of Thrones

Game of Thrones: Il vallo di Adriano che ispirò La barriera

Qualche tempo fa vi avevo parlato degli eventi storici che hanno ispirato George R.RMartin nella stesura delle Cronache del ghiaccio e del fuoco, in modo particolare della guerra delle due rose e della vera storia che ispirò le nozze rosse. Oggi ci soffermiamo invece su Il vallo di Adriano, da cui lo scrittore ha preso spunto per l’invenzione della barriera durante un viaggio in questo luogo.

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Il vallo di Adriano era un’imponente fortificazione in pietra (parte dei resti sono ancora visibili oggi) voluta dall’imperatore romano Adriano nel II secolo d.C. Aveva la funzione di segnare il confine che divideva la Britannia, sotto il controllo romano, dalla Caledonia, occupata dai Pitti.
L’intenzione era quella di fermare le incursioni dei Pitti da Nord, ma anche di mostrare l’imponenza dell’Impero Romano.

Oggi del Vallo di Adriano rimane ben poco, ma com’era al tempo dell’impero romano?
Immaginate un imponente muro alto circa 5 metri e largo tra i 2,5 e i 3 metri, con ben 80 fortini nei pressi delle porte, una ogni miglio romano. Tra ogni fortino vi erano oltre due torrette, utilizzate come punto di osservazione, e lungo tutto il muro un numero di forti ausiliari compresi tra 17 e 19. Si pensa che l’intero vallo impiegasse circa 9000 uomini, lungo i suoi 117 chilometri di lunghezza.

La Barriera di George R.R Martin è però molto più imponente di quella voluta da Adriano. Si estende infatti per 480 chilometri, arrivando a un’altezza compresa fra i 210 e i 270 metri di altezza, ed è costituita da blocchi di ghiaccio che arrivano a dieci metri di larghezza nella parte superiore. Lungo tutto il muro vi sono 19 castelli, dei quali però solo una parte è presidiata.

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“Era alta duecentocinquanta metri, il triplo del più alto dei castelli che proteggeva. Benjen Stark aveva detto che la sua sommità era larga abbastanza da permettere il passaggio di dodici uomini a cavallo, in armatura pesante e affiancati. Mastodontiche catapulte e ciclopiche gru di legno parevano montare di sentinella su di essa, simili a vestigia scheletriche di uccelli leggendari. E tra quegli scheletri, piccoli come formiche, camminavano gli uomini in nero.”

Il Vallo di Adriano nel corso degli anni fu più volte ristrutturato in seguito agli attacchi provenienti dal nord, per poi finire in disuso con la caduta dell’impero romano. Parte delle pietre usate per costruirlo furono riutilizzate per la costruzione di abitazioni nella zona.
Oggi il sito è partimonio dell’UNESCO.

Se volete approfondire la storia del Vallo di Adriano qui trovate alcune letture. Non dimenticate di lasciarmi un commento con le vostre impressioni!

[Per la stesura di questo articolo ho consultato il sito English Heritage e Il trono di spade wikia per le info dettagliate sulla barriera.]

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Segnalazioni Letterarie

UnoZeroMenouno: Diario di un uomo relativo [SEGNALAZIONE]

Ciao a tutti cari lettori del blog! Oggi vi presento UnoZeroMenouno: Diario di un uomo relativo, dello scrittore Tris Rela.

Titolo: UnoZeroMenouno: Diario di un uomo relativo

Autore: Tris Rela

Genere: Diario poetico

 

“UnoZeroMenouno è la storia di un uomo raccontata dalla sua anima. Un viaggio alla ricerca di sé e del mondo, della vita, dell’emozione, della perfezione, della poesia. Un uomo alla ricerca esasperata di una risposta che non ha domanda e che inevitabilmente, cercando, si perde.
Il cammino dentro l’uomo si figura come un tunnel, una galleria che lo separa giorno dopo giorno dopo giorno, dalla realtà, fino a entrare in un nuovo mondo e inesplorato: un mondo buio e solo, un mondo di nulla e di fantasia e di sogno, dove l’uomo smette di essere tale; senza corpo, senza giusto o sbagliato, senza vita…
E proprio lì, in quel luogo di passaggio tra vita e non vita, tra tutto e nulla, essere e non essere che risiede la poesia: la risposta che avevo sempre cercato e cioè che il tutto è niente!”

Del libro l’autore dice:

“Questa è l’idea di base di UnoZeroMenouno: l’uomo che si scontra con i pilastri della vita, della logica, della conoscenza, contro il paradosso fondamentale dell’esistenza: dell’essere che non è.
Questo inevitabilmente “conduce l’uomo alla follia”, perché cos’è un uomo senza morale? Se il bene è male, cos’è un uomo? Se tutto è niente, se vita è morte: cos’è un uomo che non è più?
Questo è l’uomo relativo, il relativismo assoluto che crea e distrugge l’uomo.

Ed è qui che avviene l’inversione di rotta. Sulla soglia della follia e del non ritorno l’uomo relativo decide il suo destino, compiendo un passo…indietro. Decide di risalire di provare a uscire dall’abisso in cui è finito portando la sua risposta con sé; tornare nel mondo dei vivi, delle persone, della realtà, della vita dell’uomo qualunque, dove non c’è poesia, non c’è sogno, ma solo e sempre realtà. Quel reale da cui è fuggito e al quale ritorna. Un cerchio che si chiude in un nulla di fatto, in un dialogo con Dio, ma che forse inutile non è stato, in attesa di una nuova vita.”

Decide di risalire di provare a uscire dall’abisso in cui è finito portando la sua risposta con sé; tornare nel mondo dei vivi, delle persone, della realtà, della vita dell’uomo qualunque, dove non c’è poesia, non c’è sogno, ma solo e sempre realtà. Quel reale da cui è fuggito e al quale ritorna. Un cerchio che si chiude in un nulla di fatto, in un dialogo con Dio, ma che forse inutile non è stato, in attesa di una nuova vita.”

Recensioni

Wonder di R.J. Palacio [RECENSIONE]

Buon lunedì a tutti! Mi sono accorta che è da oltre un mese che non pubblico nessuna recensione letteraria. Non ho letto un granché nel mese di agosto, ma conto di recuperare nel periodo autunnale. Oggi vi parlo di Wonder, libro da cui è stato tratto il film dello scorso anno con Julia Roberts e Owen Wilson.

index.jpgÈ la storia di Auggie, nato con una tremenda deformazione facciale, che, dopo anni passati protetto dalla sua famiglia per la prima volta affronta il mondo della scuola. Come sarà accettato dai compagni? Dagli insegnanti? Chi si siederà di fianco a lui nella mensa? Chi lo guarderà dritto negli occhi? E chi lo scruterà di nascosto facendo battute? Chi farà di tutto per non essere seduto vicino a lui? Chi sarà suo amico? Un protagonista sfortunato ma tenace, una famiglia meravigliosa, degli amici veri aiuteranno Augustus durante l’anno scolastico che finirà in modo trionfante per lui. Il racconto di un bambino che trova il suo ruolo nel mondo. Il libro è diviso in otto parti, ciascuna raccontata da un personaggio e introdotta da una canzone (o da una citazione) che gli fa da sfondo e da colonna sonora, creando una polifonia di suoni, sentimenti ed emozioni.

Auggie è un bambino di undici anni affetto dalla sindrome di Trecher-Collins, che gli ha causato una deformità facciale. A causa delle continue operazioni a cui si è sottoposto negli anni, ha sempre studiato da casa, ma ora che deve iniziare la prima media la sua famiglia ha deciso che frequenterà la scuola insieme ai suoi coetanei. Per Auggie è un enorme cambiamento, soprattutto perché è ben consapevole delle reazioni che il suo aspetto fisico suscita nelle persone.

Avevo visto il film Wonder quando è uscito nelle sale lo scorso inverno e l’ho trovato molto carino, adatto a tutta la famiglia. Sono rimasta sorpresa quanto il romanzo sia fedele alla pellicola e le diversità sono proprio minime, se non quasi assenti.

“Ecco cosa penso: l’unico motivo per cui non sono normale è perchè nessuno mi vede così”

Così come il film, anche il libro è rivolto a un pubblico vasto, anche se durante la lettura dei primi capitoli ho pensato fosse più adatto a bambini e adolescenti. Proseguendo, il romanzo alterna però diversi punti di vista, scavando a fondo in ogni personaggio e redendolo adatto anche a un pubblico adulto. Non c’è solo Auggie, con la sua difficoltà a sentirsi accettato, ma c’è anche Via, la sorella che ha sempre imparato a mettersi da parte perché “nessun problema è davvero tale in confronto a ciò che passa sua fratello”. Oltre a mostrarci come Auggie vede se stesso, la scrittrice ce lo presenta attraverso gli occhi delle persone che lo circondano.

Coraggio. Gentilezza. Amicizia. Carattere. Queste sono le qualità che ci definiscono esseri umani e ci spingono, a volte, alla grandezza”.

R.J Palacio è riuscita a tessere una storia adatta a tutti, ma non manca di indagare a fondo di temi importanti. Wonder ci pone anche di fronte a un quesito: come ci comporteremmo come individui se dovessimo incrociare un bambino come Auggie? La stessa autrice ha scritto Wonder dopo l’incontro disastroso con un bambino affetto dalla sindrome di Trecher-Collins.

Secondo me  è un libro che si presterebbe molto bene come lettura nelle scuole perché affronta temi importanti come il bullismo e la disabilità, ma è anche una storia dolcissima di amicizia e amore. Sono certa che molti bambini possano ritrovarsi nel protagonista o nei suoi amici. C’è Auggie stesso con la sua difficoltà a sentirsi accettato e a proprio agio in una società che lo giudica per la sua apparenza; c’è Via, che nonostante l’amore immenso che prova per il fratello ha imparato a farsi sempre da parte; c’è Jack, che nonostante sembri in apparenza un bambino “normale” si vergogna per la propria condizione economica ecc…

Il vero punto di forza del romanzo non è quindi la sola costruzione del personaggio di Auggie, ma il punto di vista di chi come lui si trova ad affrontare l’accettazione di se stessi.

Il mio voto è di 4,5 su 5.

Potete acquistare Wonder su amazon al prezzo di 11,90€.

Il libro continua con altre storie: Il libro di Julia, Il libro di Charlotte e il libro di Christopher, che trovate anche raggruppati in un unico volume.

 

Argomenti / Tag

Aspettando l’autunno: The Autumn Book Tag

Ciao a tutti i lettori del blog! Non so se lo sapete ma sono “ossessionata” dall’autunno. Adoro ogni sfumatura di questa stagione e attendo tutta l’estate con ansia che arrivi questo momento. Mancano ormai meno di venti giorni all’inizio e, ispirata da un post di Un libro per la testa, ho quindi pensato di dedicare una mini-rubrica all’evento: Aspettando l’autunno.

La rubrica si apre con un book tag ideato da me e al quale siete tutti invitati a partecipare! (Sentitevi liberi di usare lo stesso banner e le immagini qui sotto)

THE AUTUMN BOOK TAG

♦ PUMPKIN PIE: Un libro che sia dolce come una Pumkin Pie || WONDER

perché Auggie, il protagonista, è uno dei personaggi più dolci mai incontrati in un libro

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♦ HOT CHOCOLATE: Il libro più “bollente” (hot) che avete mai letto || CROSSFIRE SAGA

Perché è una serie in cui il sesso è un tema importante. Mi vergogno tantissimo ad averlo letto ma, ahimé, è così!

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♦ HALLOWEEN: un libro che hai letto e ti mette paura solo a pensarci || IL GATTO NERO

Perché l’ho letto da bambina ma ci penso ancora oggi!

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FOG: Un libro che ti mette ansia come una giornata di nebbia || SO TUTTO DI TE

Perché mi ha tenuta con il fiato sospeso dall’inizio alla fine!

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♦ HOT TEA: Un libro che sia confortante come una tazza di tè caldo || HARRY POTTER

Perché è uno di quei libri in cui posso rifugiarmi ogni volta che ne sento il bisogno

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♦ CHESTNUT: Un libro gustoso come le castagne || THE CUPCAKE CLUB

Perché ha come tema centrale un negozio di cupcake… più gustosi di così!

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♦ RAIN: Un libro che ti fa piangere ogni volta come se fosse la prima || I PASSI DELL’AMORE

Perché sia il film che il libro hanno dei protagonisti dolcissimi e una storia strappalacrime!

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♦ FIRE: Il libro che non vedi l’ora di leggere davanti al camino || BRIDGET JONES

Perché è una lettura divertente e leggera

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Film Tratti da Libri, Recensioni

Un film per gli amanti dei libri: Il club del libro e della torta di bucce di patata di Guernsey [RECENSIONE]

Ciao a tutti i lettori del blog e buona domenica! Devo scusarmi per l’assenza degli ultimi giorni sulla community, ma sono stata molto impegnata con il lavoro. Ad ogni modo recupererò in giornata, promesso!

Oggi voglio parlarvi di un film originale Netflix dal titolo un po’ impronunciabile (Il club del libro e della torta di bucce di patata di Guernsey) ma che vorrei consigliare a chiunque ami la lettura, e non solo!

guernsey_literary_and_potato_peel_pie_society_xlg.jpgA Juliet Ashton, giovane scrittrice londinese, la guerra ha portato via entrambi i genitori. I libri sono stati per lei un rifugio dalla sofferenza e così, quando riceve una lettera da un appassionato lettore come lei, non può che iniziare subito una corrispondenza. Dawsey, un allevatore dell’isola di Guernesey, ha deciso infatti di scriverle dopo aver trovato un libro che riportava il nome della donna e il suo indirizzo. Juliet non può ignorare la curiosità che prova nel leggere le sue parole, soprattutto quando lui le confessa di appartenere al club del libro e della torta di bucce di patata di Guernsey. Juliet non può fare altro che partire e conoscere di persona Dawson e il resto del membri del club di lettori. Al suo arrivo scoprirà però che gli abitanti dell’isola nascondono un segreto, troppo doloroso da riportare alla luce.

Premessa: Forse anche voi vi starete chiedendo dove si trovi Guernesey e ammetto che neppure io conoscevo questo luogo magico, che sembra quasi un incrocio tra la Scozia e i Caraibi. Con una veloce ricerca ho scoperto poi che si tratta di una dipendenza della Corona Britannica (anche se non fa parte del Regno Unito), con una propria moneta, passaporto e governo. Il film è quasi interamente ambientato in questo splendido territorio, anche se è stato girato nel Devon, in Inghilterra.

Recensione

Avrei voluto postare la recensione con una sola frase: “Michiel Huisman. Guardatelo!”, ma ovviamente non sarebbe stato professionale e soprattutto questo film merita qualche parola in più. Dovete scusarmi, ma quando vedo il bell’olandese (il secondo Daario di Game of Thrones per chi non lo conoscesse) è difficile essere obiettiva!

Ma facciamo un po’ di ordine, partendo dal principio. Quando ho visto il trailer de Il club del libro e della torta di bucce di patata di Guernsey temevo di essermi di nuovo spoilerata l’intero film. Come forse avrete notato, la tendenza degli ultimi anni è quella di inserire davvero troppe informazioni nei trailer, finendo per rovinare la visione agli spettatori ignari. Questo film non è da meno, ma per fortuna mancano informazioni che toglierebbero il colpo di scena. (E che per ovvi motivi non vi rivelerò)

Il club del libro e della torta di bucce di patata di Guernsey è un film che tutti gli amanti dei libri dovrebbero guardare, perché mostra allo spettatore il potere della lettura, ma anche della condivisione con altri appassionati.

La lettura non è l’unico tema del film, non mancano i riferimenti alla seconda guerra mondiale, con alcuni flashback che ci mostrano la realtà di un’isola invasa dai tedeschi e colpita dalla fame durante il conflitto. Nonostante la guerra sia terminata, gli abitanti di Guernesey sono segnati dalle perdite e dai ricordi, che non vogliono abbandonarli. Riuscirà la lettura a colmare questo vuoto?

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Si è iniziato a parlare di un adattamento del libro omonimo nel 2012. L’attrice protagonista sarebbe dovuta essere Kate Winslet e il regista Kenneth Branagh, ma dopo l’abbandono del progetto da parte di entrambi e diverse speculazioni sulla protagonista, alla fine la scelta è ricaduta su Lily James nel ruolo di Juliet. Nonostante adori Kate Winslet e ritengo sarebbe stata perfetta (a parte il problema dell’età) sono felice della scelta finale. Ho avuto modo di vedere Lily James in diversi ruoli in passato e la trovo un attrice piuttosto versatile.

Il resto del cast è già noto al grande pubblico e comprende ben quattro volti noti da Downton Abbey (Matthew Goode, Lily James, Jessica Brown Findlay e Penelope Wilton).

Il mio voto per questo film è di 4,5 su 5.


Il club del libro e della torta di bucce di patata di Guernsey è tratto dal romanzo omonimo di Mary Ann Shaffer e della nipote Annie Barrows. Potete acquistarlo su amazon.

51UKhVZz-yL._SX356_BO1,204,203,200_.jpgÈ il 1946 e Juliet Ashton, giovane giornalista londinese di successo, è in cerca di un libro da scrivere. All’improvviso riceve una lettera da Dawsey Adams – che per caso ha comprato un volume che una volta le era appartenuto – e, animati dal comune amore per la lettura, cominciano a scriversi. Quando Dawsey le rivela di essere membro del Club del libro e della torta di bucce di patata di Guernsey, in Juliet si scatena la curiosità di saperne di più e inizia un’intensa corrispondenza con gli altri membri del circolo. Mentre le lettere volano avanti e indietro attraverso la Manica con storie della vita a Guernsey sotto l’occupazione tedesca, Juliet scopre che il club è straordinario e bizzarro come il nome che porta. Una commedia brillante (anche se nel corso della narrazione emergono tradimenti, bassezze, vigliaccherie) che parla di amore per i libri, di editori, scrittori e lettori, e poi di coraggio di fronte al male, di lealtà e amicizia, e di come i libri ti possano salvare la vita.

Interviste

Intervista a Stefano Caruso, autore di Shameland

Ciao a tutti i lettori del blog! Oggi voglio parlarvi di un libro di cui vi ho già accennato in passato: Shameland. In questa occasione scopriamo qualcosa in più sul libro e l’autore che lo ha scritto.

∼ Benvenuto sul blog Il lettore curioso, Stefano! Raccontaci un po’ di te e del tuo romanzo Shameland ai lettori che ancora non ne hanno sentito parlare.

Parto da Shameland: è un romanzo che dissacra il fantasy, lo fa a pezzi e li disintegra.

Quante volte nei fantasy ci sono personaggi che vengono definiti pazzi ma alla fin fine non sono niente di che? Ecco in Shameland non ce n’è uno normale, ma è soprattutto il protagonista a essere completamente pazzo, del tutto. Ho voluto creare un personaggio senza un minimo freno, volgare, tanto volgare, cresciuto in un branco di cani, che non conosce alcuna morale e che non ha idea di quello che fa.

Una scena che descrive la cosa alla perfezione si trova nel capitolo 2 “Folle Battaglia”, quando lui uccide anche i suoi, solo perché pensava che la battaglia la vincesse chi ammazzava più persone.

È il romanzo perfetto per chi vuole leggere qualcosa di fresco e non si scandalizza per volgarità e black humor.

Il punto di forza di Shameland, che lo differenzia dalle altre parodie, è l’originalità del tutto, e in particolare dei dialoghi dei personaggi e della loro follia. Alcuni sono personificazioni di problemi dei fantasy come Dump, da infodump. Posso dire che non c’è nulla come Shameland. Non posso dire che è un romanzo che piacerà a tutti, perché non tutti apprezzano l’umorismo nero e il no sense che ne fanno parte.

Io sono un ragazzo/quasi uomo che vuole fare lo scrittore.

Ho studiato per anni prima di scrivere un vero romanzo, e ho trovato nella scrittura un modo di esprimermi, so che non è un mestiere facile, non solo dal punto di vista economico, scrivere bene e mantenere un livello qualitativo omogeneo per un intero romanzo è dannatamente tosta.

E, se posso, direi che scrivere una parodia fatta davvero bene sia una tra le cose più difficili in assoluto da fare: servono idee nuove in ogni pagina, dialoghi freschi, brillanti, frecciatine pertinenti e ben amalgamate con la storia, è davvero complicato.

C’è tanto del mio umorismo quotidiano in Shameland, io certe battute le farei anche nella vita reale.

Un’ultima cosa che direi di me è che sono un romantico, profondamente innamorato di una ragazza che ormai ho perso, scrivo per sentirla ancora accanto.

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Curiosità, Recensioni

[RECENSIONE] La via del male || Robert Galbraith (J.K Rowling)

Ciao a tutti i lettori del blog, come state? Oggi torno a parlare di J.K Rowling perché ho da poco terminato il terzo volume della serie di gialli con protagonista il detective Cormoran Strike. Questo libro è stata probabilmente la lettura in cui ho investito in assoluto più tempo. La verità è che non volevo finirlo e quindi mi ci sono voluti mesi interi per leggerlo. E ora che l’ho terminato sto contando i giorni che mi separano all’uscita del quarto. Ma scopriamo insieme perché La via del male mi è piaciuto così tanto!

51FjW0YvjEL.jpg“Quando un misterioso pacco viene consegnato a Robin Ellacott, la ragazza rimane inorridita nello scoprire che contiene la gamba amputata di una donna. L’investigatore privato Cormoran Strike, il suo capo, è meno sorpreso, ma non per questo meno preoccupato. Solo quattro persone che fanno parte del suo passato potrebbero esserne responsabili – e Strike sa che ciascuno di loro sarebbe capace di questa e altre indicibili brutalità. La polizia concentra le indagini su un sospettato, ma Strike è sempre più convinto che lui sia innocente: non rimane che prendere in mano il caso insieme a Robin e immergersi nei mondi oscuri e contorti degli altri tre indiziati. Ma nuovi, disumani delitti stanno per essere compiuti, e non rimane molto tempo…”

Dopo un lento inizio posso affermare con certezza che La via del male è il mio preferito della serie. Oltre ad essere il caso più avvincente affrontato dal duo Cormoran-Robin fin’ora, riusciamo finalmente a scoprire qualcosa in più sui protagonisti della saga.

Se nei primi due capitoli Cormoran e Robin avevano un rapporto quasi esclusivamente a fine lavorativo, in La via del male quel rapporto si trasforma in un’amicizia che lascia spazio alle confidenze. Questo ci permette di avere una visione sul loro passato, che prima era molto vaga.

Tutto inizia quando Robin riceve un pacco indirizzato a lei, che rivela contenere un arto amputato. Strike sa che un uomo dal suo passato si è rifatto vivo e ha preso di mira lui e Robin. Eppure, tra tre possibili sospettati e ritrovamenti di cadaveri mutilati, Strike non riesce a trovare il colpevole. Per entrambi i detective il caso si rivela più difficile del previsto e oltre a colpire la loro credibilità, li costringerà a scavare nel proprio passato, facendo emergere ricordi che non avrebbero mai voluto rivivere.

I primi due romanzi, seppur concentrandosi più sui casi, ci avevano permesso di scoprire una parte dell’infanzia di Cormoran. La via del male ci apre uno spiraglio ancora più profondo su quella parte della sua vita, e lo stesso accade con Robin. E se da una parte Robin deve fare i conti con alcuni ricordi che cercano di riaffiorare con violenza, dall’altra le nozze prossime sono a rischio cancellazione dopo una crisi con il fidanzato Matthew.

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Una novità del terzo volume è l’introduzione di alcuni brevi capitoli narrati dal punto di vista del killer. Questa transizione l’ho trovata d’effetto e ben costruita. Infatti, nonostante il romanzo sia più avvincente dei precedenti e ricco di colpi di scena, è un giallo che si costruisce poco alla volta. Non aspettatevi quindi un susseguirsi di scene d’azione e cardiopalma. Quelle non mancano, ma sono ben distribuite nell’arco narrativo.

La scena finale mi ha spiazzata e non so come farò ad aspettare fino al 18 settembre per il seguito!

J.K Rowling si percepisce in ogni riga del romanzo. J.K Rowling è la cura per i dettagli, le descrizioni, lo stile accurato e al tempo stesso coinvolgente, la profonda costruzione dei personaggi… J.K Rowling sa scrivere anche gialli e Cormoran Strike ne è la prova.

Il mio voto è di 4,5 su 5.

Se volete acquistare La via del male lo trovate su amazon al prezzo di 5,86€.

Se vi siete persi gli articoli precedenti dei libri di Robert Galbraith potete trovarli qui:

Novità in libreria

||3 segnalazioni da non perdere

Ciao a tutti i lettori del blog, come state? Oggi voglio segnalarvi tre libri di alcuni autori emergenti. Buona lettura!

∼ SHAMELAND

shameland.jpgIl Signore Oscuro mette in atto il suo piano per vincere la Evil’s League, la Coppa dei Campioni dei cattivi di tutti gli universi conosciuti. Dovrà essere il più malvagio e stupido degli altri per riuscire a portarla a casa, torturando cuccioli di foca e mangiando bambini innocenti.
Un ragazzo Prescelto è chiamato all’impresa di sconfiggerlo e riportare la pace nel mondo, ma è completamente pazzo. Accompagnato dal fido stregone Glandalf, il suo amico Teschio di cazzo, dal saggio Dump e da un’altra moltitudine di personaggi, partirà per un’avventura che cambierà tutto.
È una parodia di tutti i fantasy, creata per portare qualcosa di nuovo sulla scena, e divertirsi con l’assurdità di cliché e stereotipi che popolano il fantasy nostrano e non. Non è assolutamente un romanzo per tutti, ma se vi piacciono l’humor nero e il no sense inseriti in un contesto fantastico è il libro che fa al caso vostro.

Link Amazon


∼ SHADOWMAN
shame2.jpgA Metral City, una città metropolitana famosa per l’alto tasso di criminalità, vengono introdotti, nel Dipartimento di Polizia, degli agenti androidi, creati dalla Tortese Corporation, azienda bellica con scopi loschi. Il Corpo di Polizia non prende di buon occhio tale decisione e tra scontri interni e investigazioni per nulla ordinarie, si trova a dover spalleggiare il vigilante che si aggira per le strade e che la gente ha soprannominato Shadowman. Questi, dal canto suo, cerca di fare giustizia, opponendosi a quello che dovrebbe essere il suo destino: salvare la Terra da un’imminente invasione!

∼ IL KILLER DEL DECALOGO
killer.jpgLos Angeles. Davanti alla cattedrale di Saint Paul viene rinvenuto il corpo di una donna, uccisa con un colpo di pistola e marchiata a fuoco con l’indicazione di un passo biblico: il primo dei dieci comandamenti. Le delicate indagini vengono affidate all’unità speciale della omicidi, un team di quattro detective specializzati nella soluzione dei casi più efferati. Quando, però, a una settimana esatta di distanza l’uno dall’altro, vengono ritrovati i corpi di altre due donne marchiate con i passi del secondo e terzo comandamento, l’ipotesi di un serial killer comincia a farsi sempre più concreta. Un killer freddo e calcolatore, che si rivelerà essere molto più vicino ai detective di quanto loro possano mai immaginare.
Novità in libreria, Scovato in libreria

Vi presento i libri di NPS Edizioni

Buongiorno a tutti i lettori del blog! Oggi voglio presentarvi una nuova realtà, NPS Edizioni, il nuovo marchio editoriale dell’associazione culturale Nati per scrivere. (CASA EDITRICE NON A PAGAMENTO E CON REGOLARE CONTRATTO CON L’AUTORE)

∼ I LIBRI

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Autore: Elena Covani

Genere: urban fantasy

Pagine: 192

Prezzo: 14 euro / 2,99 euro

ISBN: 978-8831910-026

Link Amazon

Valencia, giorni di Las Fallas, la grande festa di primavera che anima le strade della città. Occasione ideale per gli Erjes per attaccare e contaminare numerosi umani, rendendoli loro schiavi. Le Sentinelle si apprestano a difendere la città, ma il Soldato José si interroga sul fine ultimo delle loro azioni: quella guerra tra le loro razze avrà mai termine?

Quando si imbatte in Maria, una ragazza contaminata ma in grado di resistere al virus dei demoni, i suoi dubbi aumentano e farà di tutto per proteggerla: dagli Erjes, che vogliono studiarla, dal Concilio, che vuole sopprimerla.

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Curiosità

I 10 libri più “brutti” di sempre scelti dai lettori

Buona giornata a tutti i lettori del blog. Qualche tempo fa ho postato una classifica dei 10 libri da leggere almeno una volta nella vita, scelti proprio da voi lettori. Recentemente ho riproposto la stessa modalità di sondaggio, questa volta chiedendovi quale fosse il libro più brutto mai letto. Ho ricevuto tantissime risposte, sia sui social che qui sul blog e ho creato quindi la TOP 10 dei libri più brutti di sempre.

Disclaimer: Ovviamente ci tengo a precisare che l’intento non è di offendere nessuno, ma semplicemente raccogliere dei dati statistici. Molti dei titoli subentrati nel sondaggio sono considerati capolavori da tanti lettori, ma magari non hanno incontrato i gusti di tutti. Alcuni sono addirittura comparsi nella precedente classifica! Questo testimonia quanto siano vari i gusti dei lettori.

1. 50 sfumature di grigio (+ sequel) [Il titolo che ha ricevuto più voti in assoluto, superando di parecchio gli altri punti della classifica!]

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2. La solitudine dei numeri primi

3. I libri di Federico Moccia

4. I libri di Alessandro Baricco (Seta, Oceano Mare…)

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5. I promessi sposi

6. Il giovane Holden

7. I libri di Dan Brown

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8. Il piccolo principe [Anche al secondo posto della classifica dei 10 libri da leggere prima di morire]

9. La coscienza di Zeno/ Cent’anni di solitudine [Anche al nono posto dei 10 libri da leggere prima di morire]

10. I libri di Fabio Volo