Buongiorno lettori del blog! Oggi voglio presentarvi un nuovo film che uscirà nelle sale il 22 marzo 2019.
Justin Baldoni, regista e film maker (conosciuto al pubblico per interpretare Rafael in Jane the Virgin) dirige i giovani attori Cole Sprouse e Haley Lu Richardson in un film sulla fibrosi cistica.
Justin Baldoni ha avuto l’idea mentre girava la serie di documentari My last days (che vi consiglio e che trovate su youtube), che si focalizza sulla vita di un malato terminale. L’ispirazione principale è arrivata da Claire Wineland, adolescente malata di fibrosi cistica. Il contributo di Claire è stato fondamentale nella realizzazione del film. A causa di una complicazione in seguito a un trapianto è purtroppo scomparsa recentemente. Tutte le persone coinvolte hanno voluto realizzare una pellicola che rispecchiasse quanto più possibile la realtà di un malato terminale.
Stella Grant è in tutto e per tutto una diciasettenne: è legata al proprio portatile e ama i propri amici. Ma, a differenza della maggiorparte degli adolescenti, trascorre gran parte del suo tempo in ospedale, come paziente di fibrosi cistica. La sua vita fatta di routine viene scossa dall’incontro con Will, anche lui ricoverato in ospedale.
Tra i due c’è una connessione istantanea, ma a causa della malattia sono costretti a tenere una distanza di sicurezza. Stella ispira Will a vivere la vita al meglio, ma come può salvare la persona che ama quando ogni singolo tocco è off limits?
Negli ultimi anni sono usciti diversi film con protagonisti malati terminali (Da Il sole di mezzanotte a Noi siamo tutto). Che cos’hai quindi questo film di diverso dai precedenti? Non ci resta che scoprirlo!
Personalmente devo dire che sono molto “orgogliosa” del percorso intrapreso da Justin Baldoni, che si sta rivelando un film maker di talento. Oltre alla già citata docu-series My last days, vi invito a guardare su youtube Man Enough o la sua TED Talk.
A breve potrete anche acquistare il libro Five Feet Apart in inglese. Ma potete già prenotarlo online.
Ciao a tutti i lettori del blog! Come state? Oggi torna la rubrica con i preferiti del mese appena trascorso. Ovviamente aspetto i vostri nei commenti!
LIBRO
In questi mesi non ho letto molto, ma tra i libri che ho apprezzato voglio citareLa casa della bellezza.
“La Casa della bellezza è un centro estetico di lusso nell’esclusiva Zona Rosa di Bogotá, e Karen una delle sue estetiste più richieste. Ha poco più di vent’anni, è india, ed è molto bella. Alla Casa si prende cura dei corpi delle donne ricche, mogli-amanti-madri di politici, vip di turno, scrittori famosi, personaggi che incarnano ed esercitano il potere in tutte le sue declinazioni. Nella sua cabina, raccoglie le confidenze delle clienti. Una di loro, una ragazza molto giovane, viene trovata morta il giorno dopo il loro appuntamento. Era arrivata con ancora addosso l’uniforme della scuola, emozionata, e Karen è l’ultima persona ad averla vista viva. E a sapere chi doveva incontrare. È l’inizio di un complesso caso di malagiustizia che come una spirale si avvolge intorno a Karen, l’anello più debole di un meccanismo inattaccabile che impedisce ai potenti di pagare per le proprie colpe e che non lascia scampo a chi vi rimane incastrato. E una donna, tanto più se povera e appartenente a una minoranza etnica, è il candidato colpevole ideale.“
SERIE TV
A settembre ho iniziato Lucifer, di cui ho sempre sentito parlare molto bene. Così, spinta dalla curiosità, ho visto la prima stagione disponibile su Netflix. Le aspettative sono state più che esaudite e spero di poter vedere presto anche le stagioni seguenti.
La serie si basa su Lucifer, il diavolo, che annoiato dal ruolo di signore degli Inferi decide di trasferirsi a Los Angeles, dove apre un night club. Lucifer inizia però a cambiare dopo l’incontro con la detective della polizia Chloe Decker.
Trovate la prima stagione anche su amazon al prezzo di 11,90€.
FILM
A settembre non ho visto nuovi film che mi sono rimasti particolarmente impressi, ma ho riguardatouno dei miei preferiti: I segreti di Brokeback Mountain.
Nell’estate del 1963, a Signal, nel Wyoming, Ennis e Jack, due giovani mandriani, si incontrano mentre aspettano di trovare un ingaggio per i pascoli estivi. Joe Aguirre, il proprietario di un ranch li assume e li invia come mandriani di pecore ai piedi della Brokeback Mountain. Tra i due, soli per tutta l’estate, nasce un rapporto molto intenso…
MUSICA
Alla fine del mese è uscito Politics of living, il terzo album di uno dei miei gruppi preferiti, i Kodaline (di cui vi ho parlato qui).
Tra le canzoni una delle mie preferite è Angel, dedicata a una fan scomparsa in seguito a un malore al loro concerto.
VIAGGI E GITE FUORI PORTA
A fine settembre sono stata nel Peak District, una meravigliosa parte dell’Inghilterra fatta di distese di campi verdeggianti con pecore e mucche; boschi con alberi dai colori verde, rosso e arancio; e paesini caratteristici in pieno stile inglese. Difficile scegliere solo un posto preferito, ma vi rimando alla mia visita a Chatsworth House, una residenza che mi è rimasta nel cuore. (Soprattutto l’immenso parco annesso)
Qui trovate tutti i dettagli della dimora del Duca e della Duchessa del Devonshire.
Buongiorno a tutti i lettori del blog! Qualche tempo fa ho creato un video su alcuni film LGBT che ho visto su Netflix, e oggi ho pensato di condividerlo con voi! Non dimenticate di farmi sapere nei commenti se avete visto qualcuna di queste pellicole.
Ciao a tutti i lettori del blog! L’altra sera ho visto Sierra Burgess è una sfigata, uscito qualche giorno fa su Netflix. Ecco quindi la mia opinione sul film!
Ricordate la povera Barb di Stranger Things? È proprio lei la protagonista di Sierra Burgess è una sfigata, una rivisitazione in chiave teen movie di Cyrano de Bergerac.
Sierra è una ragazza molto intelligente ma per niente popolare, presa da sempre di mira per il proprio aspetto fisico. Quando Jamey, un ragazzo bello e dolce, chiede a Veronica, la ragazza più popolare della scuola il suo numero lei finisce per dargli quello di Sierra con l’intenzione di farle un dispetto.
All’insaputa della vera identità di Sierra, lei e Jamey iniziano a scriversi, dando vita a un forte legame. Per mantenere credibile la farsa, Sierra si rivolge a Veronica, che è disposta ad aiutarla in cambio di un aiuto con lo studio…
Devo dire che sono rimasta piacevolmente colpita dalla nuova Rom-Com di Netflix. In Sierra Burgess è una sfigata la protagonista Shannon Purser non è l’unico volto noto al pubblico di Netflix. Il 2018 sembra l’anno di Noah Centineo, che nella pellicola interpreta l’atleta Jamey, già visto recentemente in To all the boys I’ve loved before.
Il trio Purser-Centineo-Froseth (Veronica) mi ha piacevolmente colpita, gli attori hanno dato una buona interpretazione attoriale, anche se la chimica tra Noah Centineo e Shannon Purser non era un granché palpabile.
Sierra Burgess è una sfigata ha tutti gli elementi di decine di altri film del genere romantic comedy, eppure l’atmosfera anni 80 che avvolge l’intera pellicola la rende peculiare. Se non fosse per la presenza della tecnologia, che ha un ruolo chiave nell’interazione tra i protagonisti, giurerei che si tratti di un film ambientato proprio in quegli anni.
Spesso capita che in un film con una protagonista che non rispecchia i canoni di bellezza imposti dalla società, la suddetta inizi una trasformazione fisica che porterà il ragazzo che le piace a notarla. In Sierra Burgess è una sfigata (fortunatamente) ciò non accade. Molti spettatori hanno criticato il personaggio di Sierra a causa delle scelte che prende durante il film, considerate maligne. Io credo in realtà che sia stato rappresentato un personaggio umano, non esente da difetti. Avrei odiato trovarmi di fronte una Sierra in apparenza considerata sfigata, ma con un cuore d’oro che il resto del mondo non è in grado di vedere. Non sarebbe stata una rappresentazione veritiera.
Un aspetto che ho invece meno apprezzato è la veridicità di alcune scene (che non voglio spilerare), che sono fin troppo teatrali, ma comunque in linea con le Rom-Com che conosciamo.
Il film è stato abbastanza demolito dalla critica ma io voglio dissociarmi perché invece l’ho trovato tutto sommato piacevole e ben interpretato.
Un encomio speciale va anche alla colonna sonora, molto Indie-Pop e in linea con lo stile della commedia.
Ciao a tutti i lettori del blog, come procede la settimana?
Mancano un paio di mesi all’uscita di Animali Fantastici: I crimini di Grindelwald e per ingannare l’attesa ho deciso di analizzare con più cura quello che dobbiamo aspettarci dal secondo film della saga. Anche voi non vedete l’ora che arrivi novembre? Io non sto più nella pelle!
Oggi ci soffermiamo sui personaggi, tra volti nuovi e vecchie conoscenze!
LA TRAMA
Nel tentativo di contrastare i piani di Grindelwald, Albus Silente recluta il suo ex studente Newt Scamander, che accetterà di aiutarlo, inconsapevole dei pericoli che si troveranno ad affrontare. Si creeranno divisioni, l’amore e la lealtà verranno messi a dura prova anche tra gli amici più stretti e in famiglia, in un mondo magico sempre più minaccioso e diviso.
I PERSONAGGI
Il trailer, uscito a luglio, ci ha dato modo di scoprire i volti di numerosi personaggi. Alcuni di questi sono vecchie conoscenze del primo film della saga, altri invece li conosciamo da Harry Potter, altri ancora ci vengono introdotti per la prima volta ne I crimini di Grindelwald. Scopriamoli insieme nel dettaglio!
LETA LESTRANGE: Già introdotta nel primo film della saga di Animali Fantastici, Leta Lestrange è stata la “fiamma” di Newt Scamander durante il periodo scolastico. Il suo personaggio è stato introdotto la prima volta attraverso una fotografia conservata da Newt, ma è in questa seconda pellicola che avrà un ruolo più definito. Di lei al momento sappiamo – grazie a Pottermore – che avrà una relazione con Theseus, il fratello di Newt.
Leta Lestrange è anche la ragione che ha portato all’espulsione di Newt da Hogwarts, in seguito ad un esperiemento finito male, per il quale il magizoologo si è preso la colpa.
Come reagirà Newt al fidanzamento di Leta e Theseus?
THESEUS SCAMANDER: Oltre a diventare il fidanzato di Leta nel 1927, Theseus è il fratello maggiore di Newt Scamander, eroe di guerra e Auror per il Ministro della Magia. Del ruolo che avrà nella seconda pellicola non sappiamo ancora molto, se non che è stato scelto dal Ministero per catturare Grindelwald.
YUSUF KAMA: Comparso per la prima volta nel trailer di Animali Fantastici: I crimini di Grindelwald, Yusuf Kama è un personaggio di cui non conosciamo ancora il ruolo nella serie, ma lo vediamo interagire con Newt e Jacob, probabilmente sulle tracce di Grindelwald a Parigi.
SKENDER: Dal trailer è certa la presenza di un circo intenerante, Il Circus Arcanus, di cui Skender è il proprietario. Al momento questa informazione è tutto ciò che abbiamo su Skender.
MALEDICTUS:Nelle prime foto promozionali del film forse ricorderete di aver visto una donna di origine asiatica, immortalata accanto a Credence. Di lei sappiamo che si tratta di un Maledictus, una portatrice di una maledizione che la trasforma contro la sua volontà in una bestia. La donna sarà una delle attrazioni del Circus Arcanus. Non ci è ancora dato sapere quale coinvolgimento avrà Credence con il Maledictus, ma il trailer conferma che condivideranno almeno una scena insieme.
ALBUS SILENTE: Uno dei volti più attesi del secondo capitolo della saga è Albus Silente, di cui verrà rivelata una parte importante del passato. Eravamo già a conoscenza del suo coinvolgimento con Grindelwald e, come rivelato dalla stessa autrice della saga, Silente era innamorato di lui. Nel trailer ci viene mostrato Silente di fronte allo specchio delle Brame e insieme a lui il riflesso di Grindelwald. Jude Law (Silente) ha però dichiarato a Entertainment Weekly di non aver condiviso una sola scena con Johnny Depp (Grindelwald), pertanto i rapporti tra i due verranno probabilmente riservati per le pellicole future.
In questo film Silente chiederà aiuto a Newt Scamander per scovare Grindelwald, mandandolo a Parigi, e i personaggi condivideranno almeno un flashback dei tempi ad Hogwarts. In seguito alla sua richiesta di aiuto a Newt, Silente riceverà la visita di Theseus e Torqill Travers (capo dell’Ufficio Applicazione della Legge sulla Magia) a Hogwarts.
CREDENCE: Nonostante l’apparente morte nel primo film della saga, Credence è ancora vivo e ne I crimini di Grindelwald lascerà L’America per raggiungere l’Europa – molto probabilmente – insieme al Circus Arcanus.
ABERNATHY:Abernathy è stato uno dei personaggi di Animali Fantastici e dove trovarli e comparirà anche nella seconda pellicola. Nel primo film lavorava per il MACUSA ed era stato incaricato di supervisionare Tina e Queenie. Non sappiamo quale ruolo avrà nel sequel.
NICOLAS FLAMEL: Nicolas Flames, famoso alchimista già menzionato nella saga di Harry Potter, comparirà nel film in circostanteancora ignote. Sappiamo però che incontrerà Newt e Jacob e che quest’ultimo lo scambierà per un fantasma.
SEBASTIAN:Comparirà anche un personaggio di nome Sebastian di cui non abbiamo ancora informazioni, anche se probabilmente condividerà delle scene con un giovane Newt Scamander durante i tempi ad Hogwarts.
Ovviamente, oltre ai nuovi personaggi torneranno Newt, Tina, Queenie e Jacob.
Sapevate che potete già preordinare lo screenplay del libro e riceverlo il 16 novembre? (Potete farlo qui)
Spero che questo post abbia soddisfatto almeno in parte le vostre curiosità sul film. Non dimenticate di seguirmi per scoprire tante altre news su I crimini di Grindewald!
Ciao a tutti i lettori del bloge buon inizio settimana! Negli ultimi giorni sono stata un po’ assente sui vari social e sulla community ma sono stata via per un weekend relax. Oggi riprendo con i preferiti del mese di agosto. Non dimenticate di farmi sapere nei commenti i vostri preferiti del mese!
LIBRO
Questo mese ho letto davvero pochissimo, ma il libro che mi è piaciuto di più è stato L’amica geniale di Elena Ferrante. Abbiamo scelto questa lettura per il mio club del libro e nei prossimi giorni ne scriverò una recensione. Nel frattempo potete già dare un’occhiata alle news sulla serie televisiva, che uscirà questo autunno per RAI, in collaborazione con HBO.
L’autrice scava intanto nella natura complessa dell’amicizia tra due bambine, tra due ragazzine, tra due donne, seguendo passo passo la loro crescita individuale, il modo di influenzarsi reciprocamente, i buoni e i cattivi sentimenti che nutrono nei decenni un rapporto vero, robusto. Narra poi gli effetti dei cambiamenti che investono il rione, Napoli, l’Italia, in più di un cinquantennio, trasformando le amiche e il loro legame. —> LINK AMAZON
FILM
Nel mese di agosto ho visto diversi film, ma il mio preferito è stato Il club del libro e della torta di bucce di patata di Guernsey, uscito su Netflix qualche settimana fa. Trovate la recensione completa sul blog (qui).
A Juliet Ashton, giovane scrittrice londinese, la guerra ha portato via entrambi i genitori. I libri sono stati per lei un rifugio dalla sofferenza e così, quando riceve una lettera da un appassionato lettore come lei, non può che iniziare subito una corrispondenza. Dawsey, un allevatore dell’isola di Guernesey, ha deciso infatti di scriverle dopo aver trovato un libro che riportava il nome della donna e il suo indirizzo. Juliet non può ignorare la curiosità che prova nel leggere le sue parole, soprattutto quando lui le confessa di appartenere al club del libro e della torta di bucce di patata di Guernsey. Juliet non può fare altro che partire e conoscere di persona Dawson e il resto del membri del club di lettori. Al suo arrivo scoprirà però che gli abitanti dell’isola nascondono un segreto, troppo doloroso da riportare alla luce.
SERIE TV
Per la prima volta da tantissimo tempo ad agosto ho visto pochissime serie televisive e nessuna che abbia davvero lasciato il segno. Ho però iniziato The Musketeers, serie tv della BBC basata sul celebre romanzo di Alexandre Dumas. Non voglio però sbilanciarmi perché l’ho appena iniziata.
MUSICA
Ad agosto ho continuato ad ascoltare assiduamente gli Amber Run, uno dei miei gruppi preferiti (di cui vi ho parlato qui), ma la mia canzone preferita del mese è Your Hurricane – Death Cab for Cutie.
Dal prossimo mese inserirò nei Preferiti del mese una nuova categoria: Viaggi e gite fuori porta. Parlerò del luogo che mi è piaciuto di più durante uno dei miei viaggi nel mese corrente.
Quali libri, film, serie tv e canzoni hanno lasciato per voi il segno ad agosto?
Ciao a tutti lettori del blog! Oggi voglio parlarvi di un film che ho visto domenica su Netflix, 4th Man Out.
Anno: 2015
Genere: Dramedy (Drama+Comedy)
Durata: 86 minuti
Cast: Evan Todd, Parker Young, Chord Overstreet, Jon Gabrus.
Adam è un meccanico ventiquattrenne, parte di una comitiva di quattro amici, uniti fin dall’infanzia, che passano il tempo tra uscite nei bar, partite a poker e alla playstation. Adam ha però un segreto, è gay e non lo ha mai svelato né la sua famiglia né agli amici. Quando decide finalmente di fare coming out teme che le dinamiche nella comitiva possano cambiare improvvisamente…
Ho trovato questo film per caso nel catalogo Netflix e ho deciso di guardarlo dopo aver letto soltanto la breve trama che lo accompagnava. Pertanto non mi sono approcciata al film con particolari aspettative, ma devo dire che ne sono rimasta particolarmente colpita.
4th Man Out è un dramedy, ovvero un drama + comedy, non mancano infatti momenti piuttosto divertenti, soprattutto riguardo alle dinamiche tra i membri della comitiva. Ho apprezzato il film perché tratta il tema del coming out senza infarcirlo dei soliti stereotipi, che troppo spesso troviamo in questo genere di pellicole.
Mi è venuto quasi naturale il paragone con Love, Simon (2017). Sebbene entrambi trattino il tema del coming out Love, Simon si focalizza molto di più sulla reazione della società (compagni di scuola, conoscenti…) alla rivelazione. In 4th Man Out questo aspetto è quasi assente (ad eccezione della vicina di casa religiosa). E se da un lato nel 2018 in America è ancora (purtroppo) inverosimile che un coming out non susciti alcuna reazione, dall’altro l’ho trovato in linea con il genere di film più “leggero” (passatemi il termine!).
Il cast è secondo me il vero punto di forza della pellicola. Il feeling tra gli attori che interpretano i quattro amici rende le dinamiche tra i personaggi molto più veritiere e genuine. I dialoghi sono divertenti e mai fuori posto.
Se dovessi trovare un difetto direi che la parte finale mi è sembrata un po’ affrettata, ma è un film che vi consiglio senz’altro se cercate qualcosa di leggero e divertente.
Buon lunedì a tutti i lettori del blog! In questo periodo mi è capitato di guardare diversi film e, da (più o meno segretamente) amante delle commedie romantiche, non potevo non guardare l’ultimo arrivato in casa Netflix: To all the boys I’ve loved before.
Devo essere sincera, non sapevo fosse tratto da un libro fino a poco prima di vederlo, pertanto la mia recensione si baserà esclusivamente sul film.
E se tutti i ragazzi per cui hai avuto una cotta scoprissero contemporaneamente che li hai amati? Fino a quel momento puramente immaginaria, la vita sentimentale di Lara Jean Song Covey si anima incontrollabilmente quando le lettere d’amore scritte ai cinque ragazzi dei suoi sogni raggiungono misteriosamente i destinatari.
Lara Jean è un’adolescente timida e riservata, orfana di madre, morta quando lei era una bambina. Quando la sorella maggiore decide di trasferirsi in Scozia, Lara Jean deve affrontare per la prima volta la realtà scolastica completamente sola. La sua timidezza le ha sempre impedito di trovare nuove amici, ad eccezione di Josh, il fidanzato della sorella. Come se una sorella lontana non fosse abbastanza, la vita di Lara Jean viene improvvisamente catapultata sotto i riflettori quando alcune lettere d’amore che la ragazza ha scritto durante l’adolescenza escono allo scoperto, e recapitate agli ignari destinatari. Cinque lettere per cinque cotte in momenti diversi della sua vita. Uno dei destinatari è proprio Josh, il primo amore (ormai ex) della sorella di Lara Jean. Come uscire dall’umiliazione ed evitare che lei lo venga a scoprire? La soluzione si presenta con il nome di Peter Kavinsky, uno dei ragazzi più popolari della storia, con il quale Lara Jean inizierà una finta relazione…
Un teen movie non deve per forza essere frivolo o irreale, anche se si tratta appunto di un film rivolto ad un pubblico giovane. Esistono serie tv e pellicole brillanti con protagonisti adolescenti, che ricalcano una società odierna nella quale i giovani possano ritrovarsi e non una realtà ovattata, plasmata secondo i propri desideri. Teen movie non deve per forza essere sinonimo si sciatteria, ma può invece essere un occasione per avvicinarsi al pubblico adolescente, mostrandone la realtà, a tratti anche cruda.
Non so quanto il film ricalchi le dinamiche del libro, ma la sceneggiatura risulta molto approssimativa, trattando il modo troppo frettoloso alcune tematiche che invece sarebbe dovute essere approfondite. Tra questi, ad esempio, il tema della privacy e della condivisione online.
Tuttavia si tratta di un film senza troppe pretese. È adatto al pubblico di riferimento e non è poi molto diverso dalle commedie romantiche che popolavano i cinema nei primi anni duemila. Ho sempre avuto un debole per questo genere di film e ne ho visti così tanti da perdere il conto. Sono certa che se lo avessi visto un decennio fa me ne sarei innamorata, così come capitava ai tempi con i film di Sandra Bullock, Kate Hudson, Drew Barrymore ecc…
Nonostante dipinga alcuni scenari con dei cliché, non rappresenta dei personaggi con comportamenti malati come se fossero normali (vedi The Kissing Booth), cosa non scontata al giorno d’oggi.
To all the boys I’ve loved before è un film dimenticabile ma che può comunque intattenere per la durata di 1 ora e 39 minuti.
Ciao a tutti i lettori del blog e buona domenica! Devo scusarmi per l’assenza degli ultimi giorni sulla community, ma sono stata molto impegnata con il lavoro. Ad ogni modo recupererò in giornata, promesso!
Oggi voglio parlarvi di un film originale Netflix dal titolo un po’ impronunciabile (Il club del libro e della torta di bucce di patata di Guernsey) ma che vorrei consigliare a chiunque ami la lettura, e non solo!
A Juliet Ashton, giovane scrittrice londinese, la guerra ha portato via entrambi i genitori. I libri sono stati per lei un rifugio dalla sofferenza e così, quando riceve una lettera da un appassionato lettore come lei, non può che iniziare subito una corrispondenza. Dawsey, un allevatore dell’isola di Guernesey, ha deciso infatti di scriverle dopo aver trovato un libro che riportava il nome della donna e il suo indirizzo. Juliet non può ignorare la curiosità che prova nel leggere le sue parole, soprattutto quando lui le confessa di appartenere al club del libro e della torta di bucce di patata di Guernsey. Juliet non può fare altro che partire e conoscere di persona Dawson e il resto del membri del club di lettori. Al suo arrivo scoprirà però che gli abitanti dell’isola nascondono un segreto, troppo doloroso da riportare alla luce.
Premessa:Forse anche voi vi starete chiedendo dove si trovi Guernesey e ammetto che neppure io conoscevo questo luogo magico, che sembra quasi un incrocio tra la Scozia e i Caraibi. Con una veloce ricerca ho scoperto poi che si tratta di una dipendenza della Corona Britannica (anche se non fa parte del Regno Unito), con una propria moneta, passaporto e governo. Il film è quasi interamente ambientato in questo splendido territorio, anche se è stato girato nel Devon, in Inghilterra.
Recensione
Avrei voluto postare la recensione con una sola frase: “Michiel Huisman. Guardatelo!”, ma ovviamente non sarebbe stato professionale e soprattutto questo film merita qualche parola in più. Dovete scusarmi, ma quando vedo il bell’olandese (il secondo Daario di Game of Thrones per chi non lo conoscesse) è difficile essere obiettiva!
Ma facciamo un po’ di ordine, partendo dal principio. Quando ho visto il trailer de Il club del libro e della torta di bucce di patata di Guernsey temevo di essermi di nuovo spoilerata l’intero film. Come forse avrete notato, la tendenza degli ultimi anni è quella di inserire davvero troppe informazioni nei trailer, finendo per rovinare la visione agli spettatori ignari. Questo film non è da meno, ma per fortuna mancano informazioni che toglierebbero il colpo di scena. (E che per ovvi motivi non vi rivelerò)
Il club del libro e della torta di bucce di patata di Guernsey è un film che tutti gli amanti dei libri dovrebbero guardare, perché mostra allo spettatore il potere della lettura, ma anche della condivisione con altri appassionati.
La lettura non è l’unico tema del film, non mancano i riferimenti alla seconda guerra mondiale, con alcuni flashback che ci mostrano la realtà di un’isola invasa dai tedeschi e colpita dalla fame durante il conflitto. Nonostante la guerra sia terminata, gli abitanti di Guernesey sono segnati dalle perdite e dai ricordi, che non vogliono abbandonarli. Riuscirà la lettura a colmare questo vuoto?
Si è iniziato a parlare di un adattamento del libro omonimo nel 2012. L’attrice protagonista sarebbe dovuta essere Kate Winslet e il regista Kenneth Branagh, ma dopo l’abbandono del progetto da parte di entrambi e diverse speculazioni sulla protagonista, alla fine la scelta è ricaduta su Lily James nel ruolo di Juliet. Nonostante adori Kate Winslet e ritengo sarebbe stata perfetta (a parte il problema dell’età) sono felice della scelta finale. Ho avuto modo di vedere Lily James in diversi ruoli in passato e la trovo un attrice piuttosto versatile.
Il resto del cast è già noto al grande pubblico e comprende ben quattro volti noti da Downton Abbey (Matthew Goode, Lily James, Jessica Brown Findlay e Penelope Wilton).
Il mio voto per questo film è di 4,5 su 5.
Il club del libro e della torta di bucce di patata di Guernsey è tratto dal romanzo omonimo di Mary Ann Shaffer e della nipote Annie Barrows. Potete acquistarlo su amazon.
È il 1946 e Juliet Ashton, giovane giornalista londinese di successo, è in cerca di un libro da scrivere. All’improvviso riceve una lettera da Dawsey Adams – che per caso ha comprato un volume che una volta le era appartenuto – e, animati dal comune amore per la lettura, cominciano a scriversi. Quando Dawsey le rivela di essere membro del Club del libro e della torta di bucce di patata di Guernsey, in Juliet si scatena la curiosità di saperne di più e inizia un’intensa corrispondenza con gli altri membri del circolo. Mentre le lettere volano avanti e indietro attraverso la Manica con storie della vita a Guernsey sotto l’occupazione tedesca, Juliet scopre che il club è straordinario e bizzarro come il nome che porta. Una commedia brillante (anche se nel corso della narrazione emergono tradimenti, bassezze, vigliaccherie) che parla di amore per i libri, di editori, scrittori e lettori, e poi di coraggio di fronte al male, di lealtà e amicizia, e di come i libri ti possano salvare la vita.
Ciao a tutti i lettori del blog! Come procede la settimana? Oggi ho deciso di introdurre una nuova rubrica mensile nella quale vi parlo dei miei preferiti del mese appena trascorso. Non dimenticate di farmi sapere i vostri nei commenti!
LIBRO
La mia lettura preferita di luglio è stata probabilmente La via del male di Robert Galbraith (J.K Rowling) che sto terminando proprio in questi giorni e che ho amato particolarmente. La via del male è il terzo volume della serie di gialli di J.K Rowling che ha come protagonisti Cormoran Strike, un detective privato, e la sua assistente Robin.
“Quando un misterioso pacco viene consegnato a Robin Ellacott, la ragazza rimane inorridita nello scoprire che contiene la gamba amputata di una donna. L’investigatore privato Cormoran Strike, il suo capo, è meno sorpreso, ma non per questo meno preoccupato. Solo quattro persone che fanno parte del suo passato potrebbero esserne responsabili – e Strike sa che ciascuno di loro sarebbe capace di questa e altre indicibili brutalità. La polizia concentra le indagini su un sospettato, ma Strike è sempre più convinto che lui sia innocente: non rimane che prendere in mano il caso insieme a Robin e immergersi nei mondi oscuri e contorti degli altri tre indiziati. Ma nuovi, disumani delitti stanno per essere compiuti, e non rimane molto tempo…”
Questo mese non ho visto film che mi sono rimasti particolarmente impressi. Ho però rivisto parte di Shelter, un film a tema LGBT del 2007.
“Fresco di studi, Zach rinuncia a una borsa di studio per occuparsi del nipote di cinque anni.Ormai rassegnato alla nuova realtà, la sua vita cambia quando incontra Shaun, uno scrittore trentenne, fratello del suo migliore amico. Con in comune la passione del surf tra i due inizia a divampare un sentimento che va oltre a una semplice amicizia…”
Questo mese ho visto la seconda stagione di Anne with an E che ho amato tantissimo (Trovate la recensione qui). Si tratta della serie tv liberamente tratta dai romanzi di Lucy Maud Montgomery.
MUSICA
Questo mese le mie giornate sono state riempite dalla musica degli Amber Run, uno dei miei gruppi preferiti. Qualche giorno fa sono persino andata fino a Lugano, in serata, per vederli ed è stata un’esperienza bellissima. Ho avuto la fortuna di conoscere i membri della band e parlare con loro, inutile dire che sono super dolci e gentili. (Magari farò un post a parte con la mia esperienza al concerto) Se vi piace la musica Indie/alternativa vi consiglio di dare una possibilità a questo gruppo.
“And you don’t know what you’ve got until it’s gone
And you don’t know who to love until your lost
And you don’t know how to feel until the moment’s passed