Oggi voglio presentarvi Escape, primo volume di una saga di Corinna Corti, uscito con la collana Over the Rainbow del marchio editoriale Pub Me.
La Collana Over the Rainbow si occupa di valutare e pubblicare romanzi a tematica LGBTQ+.
Ho avuto occasione di fare qualche domanda a Corinna Corti per la rubrica del Pride Month. Siete curiosi?

Ciao Corinna! Grazie per aver accettato di rispondere alle mie domande. Ti va di presentarti ai lettori del blog? Chi sei e che cosa fai nella vita?
Ciao! Sono una ragazza di 31 anni, vivo a Como e nella vita faccio la copywriter. Negli anni dell’adolescenza ho cominciato a scrivere su piattaforme di scrittura online cimentandomi in racconti fantasy. Da qualche anno ho deciso però di dedicarmi a progetti diversi e più articolati da cui sono nati un primo libro a otto mani intitolato “Memorie di Theras” (2019 – Capponi Editore) e un secondo libro “Escape” (2020 – Pub Me, Collana Over the Rainbow).
Oggi ci presenti Escape, primo volume di una saga della collana Over The Rainbow della PUB ME. Parlaci un po’ del libro!
Escape racconta le vicissitudini di due ragazzi, Ethan Blake e Dean Wright, allievi della prestigiosa Accademia St Patrick riservata a pochi eletti dotati della particolare abilità di utilizzare la Psococinesi. La loro vita di rampolli dell’alta società trascorre fra svaghi e studio fino a quando vengono coinvolti dalle rispettive famiglie in una sanguinosa guerra di potere. Gli schieramenti di Rosa Rossa e Rosa Bianca li dividono, costringendoli a scontrarsi fino a trasformarli in nemici giurati. Eppure, come spesso accade, non sempre cuore e mente vanno di pari passo, e anche in questo caso i due si ritroveranno a combattere una lotta più interiore per scoprire chi sono davvero e che ruolo intendono recitare in questo scontro senza quartiere.

Escape è un fantasy ambientato in un’accademia in Inghilterra. Com’è strutturato il mondo fantasy che hai creato?
Punto focale di Escape è la Psicocinesi, l’abilità cioè di influenzare con la propria mente spazio e materia. A cavallo fra Alchimia e Mentalismo, questa abilità ha diviso il mondo in due classi sociali, spingendo coloro che la possiedono a rivendicare posizioni di potere collocandosi ai vertici della società per lasciare a tutti gli altri il ruolo di sudditi.
Ethan e Dean sono i protagonisti del romanzo. Ti va di parlarci del rapporto tra i due? Come descriveresti i loro caratteri?
Ethan e Dean rappresentano gli opposti per antonomasia. Divisi sia per aspetto fisico che per rispettivi caratteri, incarnano due personalità apparentemente inconciliabili che ciononostante continuano ad attirarsi l’una verso l’altra, irresistibilmente spinte allo scontro. Credono di odiarsi, ma la realtà è molto più complicata di così. Il loro legame è il tema principe dell’intera vicenda e sarà proprio lui a condurli verso l’inevitabile epilogo.

Giugno è il mese del pride. C’è qualche libro, film o serie tv con personaggi LGBTQ+ che vorresti consigliare ai lettori del blog?
Come film consiglio “Chiamami col tuo nome”, “American Trans “e “The Danish Girl”, tre titoli che secondo me sono in grado di rappresentare appieno diverse sfumature il mondo LGBT.
In quanto a libri, vi consiglio di tenere d’occhio le prossime uscite della Collana Over The Rainbow, pronta a stupirvi con una nuova autrice di grande talento!
Escape è il primo volume di una saga. Hai qualche anticipazione da offrire ai lettori?
Per il prossimo capitolo di Escape ho in serbo qualche piccolo mistero da aggiungere al rapporto già travagliato di Ethan e Blake. Per i due protagonisti le vicissitudini non sono ancora finite, purtroppo!
Grazie per avermi dedicato un po’ del tuo tempo. Ti chiedo di salutarci con una citazione del libro o un tuo pensiero!
Il più giovane dei Wright rimase in silenzio, lo sguardo a scorrere su quella serie di parole che descrivevano proprietà e fenomenologia della pratica psicocinetica che Lady Electra gli aveva appena descritto.
Incorporatus. In altre parole, possessione.
Come una marionetta. Come un pupazzo.
Ma chi?
«Non ne ho idea, Dean» fece la professoressa leggendogli nel pensiero. «Credo però che non ti serva il mio aiuto per capire che, chiunque sia, non è di certo un tuo amico.»
Appropriarsi di un corpo altrui, scuoterlo dal torpore del riposo per manovrarlo a proprio piacimento e a insaputa dello stesso proprietario; nell’anonimato più che totale compiere qualunque tipo di azione senza che nessuno ne abbia poi memoria.
«Da quanto?» chiese con voce strozzata.
La donna si strinse nelle spalle. «Immagino da quando sono cominciati i sintomi.»