Game of Thrones

Game of Thrones: Il vallo di Adriano che ispirò La barriera

Qualche tempo fa vi avevo parlato degli eventi storici che hanno ispirato George R.RMartin nella stesura delle Cronache del ghiaccio e del fuoco, in modo particolare della guerra delle due rose e della vera storia che ispirò le nozze rosse. Oggi ci soffermiamo invece su Il vallo di Adriano, da cui lo scrittore ha preso spunto per l’invenzione della barriera durante un viaggio in questo luogo.

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Il vallo di Adriano era un’imponente fortificazione in pietra (parte dei resti sono ancora visibili oggi) voluta dall’imperatore romano Adriano nel II secolo d.C. Aveva la funzione di segnare il confine che divideva la Britannia, sotto il controllo romano, dalla Caledonia, occupata dai Pitti.
L’intenzione era quella di fermare le incursioni dei Pitti da Nord, ma anche di mostrare l’imponenza dell’Impero Romano.

Oggi del Vallo di Adriano rimane ben poco, ma com’era al tempo dell’impero romano?
Immaginate un imponente muro alto circa 5 metri e largo tra i 2,5 e i 3 metri, con ben 80 fortini nei pressi delle porte, una ogni miglio romano. Tra ogni fortino vi erano oltre due torrette, utilizzate come punto di osservazione, e lungo tutto il muro un numero di forti ausiliari compresi tra 17 e 19. Si pensa che l’intero vallo impiegasse circa 9000 uomini, lungo i suoi 117 chilometri di lunghezza.

La Barriera di George R.R Martin è però molto più imponente di quella voluta da Adriano. Si estende infatti per 480 chilometri, arrivando a un’altezza compresa fra i 210 e i 270 metri di altezza, ed è costituita da blocchi di ghiaccio che arrivano a dieci metri di larghezza nella parte superiore. Lungo tutto il muro vi sono 19 castelli, dei quali però solo una parte è presidiata.

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“Era alta duecentocinquanta metri, il triplo del più alto dei castelli che proteggeva. Benjen Stark aveva detto che la sua sommità era larga abbastanza da permettere il passaggio di dodici uomini a cavallo, in armatura pesante e affiancati. Mastodontiche catapulte e ciclopiche gru di legno parevano montare di sentinella su di essa, simili a vestigia scheletriche di uccelli leggendari. E tra quegli scheletri, piccoli come formiche, camminavano gli uomini in nero.”

Il Vallo di Adriano nel corso degli anni fu più volte ristrutturato in seguito agli attacchi provenienti dal nord, per poi finire in disuso con la caduta dell’impero romano. Parte delle pietre usate per costruirlo furono riutilizzate per la costruzione di abitazioni nella zona.
Oggi il sito è partimonio dell’UNESCO.

Se volete approfondire la storia del Vallo di Adriano qui trovate alcune letture. Non dimenticate di lasciarmi un commento con le vostre impressioni!

[Per la stesura di questo articolo ho consultato il sito English Heritage e Il trono di spade wikia per le info dettagliate sulla barriera.]

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Il Trono di Spade: la vera storia che ispirò “Le nozze rosse”

George R.R Martin non ha mai fatto mistero di essersi ispirato ad alcuni eventi storici per la sua saga le Cronache del ghiaccio e del fuoco.
Oltre alle similitudini tra Il trono di spade e La guerra delle due rose, la saga ha anche preso ispirazione, per la stesura delle nozze rosse, a due eventi storici scozzesi: “The Black Dinner” e il Massacro di Glencoe.

The Black Dinner

Durante il Basso Medioevo il clan Douglas era uno dei più potenti della Scozia ed era visto come una sincera minaccia alla sicurezza nazionale. Nel 1440 Giacomo II di Scozia, che aveva solo dieci anni, invitò a cena William, conte di Douglas, e suo fratello David. Durante la cena ai fratelli venne servita una testa di toro, vista come presagio di morte.

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Dopo il pasto i Douglas vennero portati fuori dal castello di Edimburgo, dove furono processati come imbroglioni e decapitati. La cena fu in realtà organizzata da William Crichton, che in seguito alla loro morte venne ricompensato con una signoria. Quando il clan Douglas reagì alla morte dei fratelli mettendo il castello sotto assedio, Crichton lo restituì al Re.

[foto Stewart society – wikipedia Clan Douglas]

Il massacro di Glencoe

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Un altro evento al quale si è ispirato lo scrittore è il massacro di Glencoe, avvenuto nel 1692.
Questo evento ha segnato profondamente la storia del Paese e ancora oggi viene ricordato ogni anno.
Ma che cosa successe la fatidica notte del 13 febbraio?

Il clan MacDonald di Glencoe era riluttante a sottomettersi al nuovo sovrano d’Inghilterra Guglielmo III. Robert Campbell e 120 dei suoi uomini si fecero ospitare dal clan MacDonald con la scusa di riscuotere un tributo, nonostante i due clan fossero rivali da sempre. Il clan MacDonald ospitò Campbell e i suoi uomini per due settimane secondo la tradizione scozzese.

La notte tra il 12 e il 13 febbraio il capoclan dei MacDonald fu ucciso nel sonno, e con lui furono massacrati uomini, donne e bambini. I responsabili non furono mai puniti, l’ordine pare venisse infatti dallo stesso sovrano.
Questo evento è ancora ricordato per l’inaspettata violenza e le vite perse durante quella notte.

[foto Peter Jackson – fonte Glencoe: the story of the massacre]


Se volete approfondire il massacro di Glencoe vi segnalo il romanzo “La verità di Corrag“, che dedica un ampio spazio alla Scozia e a questo fatto storico.

“Scozia, 1692. In una cella buia e fredda una giovane donna, Corrag, sta aspettando che il suo destino si compia: tra pochi giorni sarà messa al rogo, accusata di essere una strega, responsabile del terribile massacro di Glencoe nel quale hanno trovato una morte orribile uomini, donne e bambini del clan MacDonald. Un episodio che interessa molto a Charles Lcslie, attivista politico irlandese, che vuole sfruttare la situazione di tumulto per ridare il trono al re James. Desideroso di ottenere informazioni, Leslie interroga Corrag e ascolta la sua verità e la sua storia: l’infanzia libera e selvaggia nelle brughiere con la madre guaritrice, l’amore per Alasdair MacDonald, il terribile giorno della strage, la fuga, la cattura. Un racconto destinato a mutare per sempre i destini dei protagonisti…”

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Game of Thrones: The Last Watch || la recensione del documentario

Buongiorno lettori! Qualche giorno fa vi ho segnalato l’uscita di Game of Thrones: The Last Watch, in arrivo su Sky Atlantic lunedì 3 giugno alle 21.15. Ho visto il documentario in inglese e oggi voglio parlarvene brevemente prima dell’uscita italiana.

Game of Thrones: The Last Watch ripercorre la realizzazione dell’ottava stagione di Game of Thrones, per la durata di un intero anno.
Il documentario, realizzato da Jeanie Finlay, si focalizza sul dietro le quinte della serie, che inizia negli uffici della produzione, fino ad arrivare al girato vero e proprio.
Mi sarei aspettata un maggior focus sugli attori della serie, soprattutto nel backstage delle varie scene, ma in realtà i personaggi hanno poco spazio all’interno del documentario. Vediamo gli attori principali al tavolo durante la lettura delle sceneggiature (vi sarete sicuramente imbattuti nelle loro reazioni sul web) e trascorriamo qualche minuto in compagnia di Kit (Jon Snow) ed Emilia (Daenerys) alla postazione trucco.

I veri protagonisti del documentario sono però persone che non compaiono nella serie, ma che hanno reso possibile la produzione, dal reparto make up e costumi, alla creazione dei set, fino ad arrivare a chi si occupa di fornire cibo e bevande alla produzione.
Tra i volti ricorrenti che ritroviamo nel documentario c’è Andrew McClay, una delle comparse dello show fin dal 2015, diventato star del web negli ultimi giorni.
L’uomo, di origini irlandesi, è comparso in numerose scene, prima come guardia Baratheon e poi come guardia Stark ed è lui il volto che rappresenta l’entusiasmo di un fan per la serie.
Lo spettatore ha anche la possibilità di conoscere meglio l’attore e stunt man Vladimir Furdik, che ha interpretato per tre stagioni il Re della notte.

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Game of Thrones: The Last Watch è un documentario ben realizzato e che si concentra sull’idea di valorizzare la produzione, lasciando in secondo piano gli attori.
Tuttavia, sebbene abbia apprezzato il progetto, The Last Watch mi ha lasciata con un senso di insoddisfazione.
È come se la regista abbia voluto a tutti i costi immortalare l’umanità dei membri della crew, con accenni alla loro vita privata e alle difficoltà del lavoro, tralasciando gli aspetti più interessanti che si svolgono su un set di una produzione colossale.
Si resta in attesa di quel qualcosa in più che però non arriva mai.
Il momento più interessante è la lettura della sceneggiatura degli attori, che conoscono per la prima volta il destino dei propri personaggi. Ho amato vedere la reazione di Kit ed Emilia alla fine della serie, ma la scena si conclude troppo in fretta e lo spettatore non ha la possibilità di assistere al resto delle rivelazioni.
Come già detto il documentario ha scelto di non focalizzarsi sugli attori, ma sui membri della crew. Una scelta coraggiosa e rispettabile, ma i due “mondi” non sono ben amalgamati tra loro.
Il documentario offre comunque una visione sull’enorme lavoro che si cela dietro una serie di questo tipo, come la costruzione, durata mesi, di una vera e propria città (e poi fatta bruciare) o l’impiego di migliaia di comparse differenti, ognuna con il proprio trucco e costume.

In conclusione The Last Watch è un documentario da guardare, ma che non soddisfa pienamente le aspettative.

Voto: 3,5 su 5. 

 

Game of Thrones, Serie Tv

Game of Thrones: The Last Watch || quando e dove vedere il documentario dell’ultima stagione di GoT

A una settimana dalla fine di Game of Thrones, HBO trasmetterà un documentario di due ore realizzato dalla filmmaker britannica Jeanie Finlay, che ha trascorso un anno sul set dell’ultima stagione di Game of Thrones.

Il docu-film racconterà la vita degli attori e della crew sul set, oltre alle difficoltà del portare il mondo fantasy di Westeros sul piccolo schermo, svelando anche il dietro alle quinte delle battaglie della stagione.

“Molto più di un documentario “making of”, Game of Thrones: The Last Watch è una storia emozionante e divertente, raccontata con spirito e intimità, sui piaceri dolceamari di ciò che significa creare un mondo e dovergli poi dire addio.”

In Italia invece dovremo aspettare fino al 3 giugno, data in cui Sky trasmetterà il documentario alle ore 21.15 su Sky Atlantic.

Siete curiosi?

Game of Thrones

Il finale di Game of Thrones che avrei voluto

In questi giorni non si parla di altro. Il finale di Game of Thrones ci ha lasciato tutti sconvolti e tra petizioni online contro gli showrunner della serie e malcontento sui social, il clima generale è tutt’altro che positivo.

Ho immaginato il finale che avrei voluto io per le ultime puntate della serie, individuando alcuni punti centrali che a mio parere sono mancati nell’ottava stagione e altri che potevano essere evitati.

  • Lo scontro tra Cersei e Daenerys

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Per lungo tempo abbiamo atteso un confronto faccia a faccia tra Cersei e Daenerys, che in realtà non è mai arrivato.
Cersei è morta nel modo meno epico possibile, uccisa dalle macerie della fortezza rossa, e Daenerys è diventata il villain della serie in poche puntate, sterminando migliaia di innocenti.
Gli showrunner hanno creato un’aspettativa per otto stagioni, alimentando la rivalità tra Daenerys e Cersei, culminata in uno scontro che non è mai avvenuto.

  • L’evoluzione di Jaime e l’uccisione di Cersei

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Jaime è stato uno dei personaggi che più si è evoluto nel corso della serie e alla fine della settima stagione ha lasciato Approdo del Re e Cersei, per raggiungere il Nord.
È riuscito a vedere la sorella per la persona malvagia e manipolatrice che era, riuscendo finalmente a spezzare il legame morboso che li legava.
Gli showrunner hanno però deciso di rinnegare la sua evoluzione, facendo tornare Jaime tra le braccia di Cersei.
Ho sperato fino alla fine che fosse tornato da lei per ucciderla, ma ahimé non è accaduto.
Nel mio finale ideale Jaime avrebbe ucciso Cersei, per tornare poi da Brienne e vivere insieme a lei al nord.
Non dimentichiamoci che Bronn è stato inviato al nord da Cersei per uccidere proprio Jaime e Tyrion.

  • Il trono di spade, Bran e il corvo con tre occhi

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La distruzione del trono di spade da parte di Drogon è una scena che ho apprezzato. Non mi è invece piaciuta la decisione di far diventare Bran il Re dei Sei Regni, perché è totalmente incoerente con il suo personaggio.
Bran non è più il ragazzo caduto dalla torre a Grande Inverno, ma è diventato Il corvo con tre occhi. Ha ribadito in continuazione di non essere più Bran, eppure alla fine diventa Bran lo spezzato.
Inoltre la figura del corvo con tre occhi è rimasta troppo nel mistero, così come il vero obiettivo del Night King nei suoi confronti.
Certo, viene spiegato che il Night King voleva Bran perché lui è la memoria degli uomini, ma che cosa significa davvero tutto ciò? Perché nessuno ha pensato di interrogare Bran?
Per gran parte del tempo il personaggio sembra soltanto una comparsa e nessuno interagisce con lui.

  • Le vere origini di Jon Snow

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Diverso tempo fa siamo venuti a conoscenza delle vere origini di Jon Snow, e nell’ottava stagione anche Jon scopre di essere un Targaryen, così come le persone attorno a lui.
L’identità di Jon è sempre stato un plot twist importante, che però non è stato sfruttato a dovere e alla fine rimane nell’ombra.
Perché inserire una notizia simile se poi non si ha intenzione di svilupparla?
Ritengo comunque che la decisione di spedire al nord Jon sia stata giusta, perché ha impedito agli Immacolati e ai Dohtraki di scatenare una nuova battaglia, ma avrei preferito che non si fosse arrivati a quel punto.

  • Sansa e Daenerys

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Con l’arrivo di Daenerys al nord è chiaro che Sansa non è mai stata dalla sua parte e che la vede come una minaccia. La costruzione di questa rivalità non è però servita a nulla di rilevante.
Nel mio finale ideale Sansa e Daenerys si sarebbero confrontate, e chissà magari sarebbe stata proprio Sansa a uccidere la madre dei draghi.

  • Azor Ahai

Azor Ahai è la profezia raccontata da Melisandre, che vede l’eroe come colui che ha sconfitto gli Estranei in passato e che sarebbe dovuto rinascere, brandendo la spada Portatrice di luce.
I fan si sono interrogati a lungo su chi potesse Il principe che fu promesso, ma gli sceneggiatori sembrano essersi del tutto dimenticati di questa profezia, perché non viene più menzionata.

  • Momenti importanti tagliati

Scrivere un finale degno in sole sei puntate non deve essere affatto facile, soprattutto quando è il momento di decidere quali scene includere e quali storyline lasciar perdere.
A mio parere ci sono però alcuni momenti che sarebbe stato meglio mostrare al pubblico, come quando Jon rivela alle proprie sorelle la sua vera identità, o quando poco dopo è Sansa a rivelarla a Tyrion, o quando Verme Grigio, gli Immacolati e i Dothraki scoprono che Jon ha ucciso Daenerys.

  • Scene che non hanno senso ed errori

Questa stagione, bicchieri di Starbucks e bottigliette di acqua a parte, è stata anche ricca di sviste da parte degli autori.
Mi chiedo come sia possibile che in una serie con un budget così alto siano sfuggiti dei dettagli semplici.
Una delle scene a cui mi riferisco è ad esempio quando Daenerys viene acclamata dalla folla di Dohtraki, che appare numerosissima, quando quasi tutto l’esercito è stato sterminato dai morti nella 8×03.
Fatemi sapere nei commenti se vi potrebbe piacere un articolo dedicato agli “errori” di questa ottava stagione!

Questi sono i punti che ho riscontrato in questa stagione. Se vi va lasciatemi un commento, così possiamo discuterne meglio nei commenti!

Game of Thrones

Quanti pronostici dell’ultima stagione di Game of Thrones ho azzeccato?

Attenzione contiene spoiler della puntata 8×06

Buongiorno lettori! Se ricordate, prima dell’inizio dell’ottava stagione ho fatto alcuni pronostici su Game of Thrones ed è finalmente arrivato il momento di fare il punto della situazione e vedere se ne ho azzeccato almeno uno!
Vi avevo anche proposto un sondaggio per votare il personaggio che secondo voi sarebbe finito sul trono di spade e i risultati davano Jon a pari merito con Tyrion tra i favoriti. Nessuno ha invece votato Bran, che è effettivamente diventato il Re dei sei regni (con il Nord indipendente e governato da Sansa).

Ecco i pronostici che avevo fatto:

  • Daenerys morirà, insieme a Jon, prima di dare alla luce un figlio 

Daenerys è effettivamente morta, ma è stata uccisa da Jon, che è sopravvissuto ed è andato oltre la Barriera insieme al popolo libero.

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  • Jaime ucciderà Cersei, magari per difendere Brienne

Sebbene lo abbia sperato fino all’ultimo, Jaime non ha ucciso Cersei, ma è morto invece tra le sue braccia. Non credo qualcuno si sarebbe mai aspettato una svolta simile!

  • Brienne morirà tra le braccia di Jaime

Brienne è sopravvissuta e seppur diventata un cavaliere, ha perso l’uomo che amava.

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  • Bronn avrà finalmente il suo castello

Il pronostico di Bronn è uno dei pochi che ho azzeccato. Bronn è diventato infatti Masto del conio dei sei Regni e ha ottenuto il suo amato castello!

  • Yara sarà il primo personaggio a morire.

Yara era una delle favorite tra i primi decessi della stagione e invece è sopravvissuta, tornando alle Isole di ferro.

  • Sam Tarly e Gilly sopravvivono al finale  e Sam diventa un eroe

Non possiamo dire che Sam sia diventato un vero e proprio eroe, ma è sopravvissuto al finale insieme a Gilly e al bambino, portando avanti il nome dei Tarly.

  • Gendry salirà sul trono al fianco di Arya

Seppur i due abbiano avuto una breve parentesi romantica, Arya ha rifiutato la proposta di matrimonio di Gendry ed è partita verso Ovest, per scoprire che cosa si trova oltre i confini conosciuti. 
Il titolo Re è spettato invece a Bran.

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L’ultima stagione di Game of Thrones si è senz’altro discostata da qualsiasi finale i fan avessero in mente e, per come sono andate le cose, credo sarebbe stato impossibile azzeccare tutti i pronostici.

Se volete ripercorrere la trama dettagliata della puntata finale, la trovate qui.


 

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Game of Thrones: Riassuntone 8×06 [finale]

Il post contiene spoiler

Tyrion si aggira tra i cadaveri e le macerie dell’ormai distrutta Approdo del Re, seguito da Jon e Davos. Si allontana dagli altri, dicendo che ha bisogno di tempo per sé e si incammina verso ciò che resta della Fortezza rossa.
Verme Grigio sta per condannare alcuni dei sopravvissuti per ordine della Regina ma Jon interviene, cercando di fermarlo.
Davos dice a Jon che devono parlare con la Regina e i due si allontanano, mentre Verme Grigio finisce il lavoro.

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Tyrion alla fortezza ripercorre il percorso di Jaime e Cersei, trovandosi di fronte un passaggio crollato dalle macerie, sotto alle quali trova i corpi dei fratelli, morti abbracciati.
Anche Arya si aggira per Approdo del Re, dove intravede Jon, che sta raggiungendo la Regina.
Mentre Jon raggiunge Daenerys, Drogon vola sopra alla sua Testa.
La nuova Regina dei Sette Regni viene acclamata dalla folla di Dohtraki e Immacolati sopravvissuti.
Nomina Verme Grigio comandante delle armate per la fedeltà dimostrata durante la battaglia e dice che non si fermerà finché non avrà liberato ogni territorio del mondo.
Daenerys accusa Tyrion di tradimento per aver liberato Jaime e Tyrion le dice che lei invece ha distrutto una città e getta a terra la spilla di cavaliere.
Daenerys lo fa quindi catturare dall’esercito.
Jon si ricongiunge ad Arya e lei lo mette in guardia dicendogli che sarà sempre una minaccia per Daenerys finché sarà in vita.
Jon fa visita a Tyrion e gli dice che ora la guerra è finita. Ma Tyrion dice che non finirà finché Daenerys non governerà il mondo.
Jon cerca di difendere la donna, ma Tyrion gli chiede se lui lo avrebbe fatto e gli dice che non lo avrebbe fatto perché lui è diverso.

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Tutto ciò che ha portato Daenerys ad essere così è stato il suo percorso da Essos a Westeros e il fatto di essere sempre stata acclamata per aver ucciso uomini potenti, come il clan di Dohtraki o i signori di Mereen.
Tyrion ha creduto in lei e l’ha amata, l’amore è più potente della ragione, quello stesso amore che ha portato Jaime alla morte.
Jon ha sempre voluto proteggere le persone, ed è Daenerys ora la minaccia degli innocenti.
Prima di salutare Tyrion, Jon ribadisce che Dany è la sua Regina ma lui gli dice che le sue sorelle non la accetteranno mai come tale.

Daenerys ammira il trono di spade che ha tanto bramato, ma viene raggiunta da Jon che le urla contro la sua frustrazione per tutti i morti innocenti.
Daenerys giustifica le proprie azioni, dicendo che è stata Cersei a volerlo, che è stata lei ad aver messo in pericolo le loro vite.
Jon vorrebbe che Daenerys avesse compassione per i pochi sopravvissuti, ma la Regina ribatte che sa che cosa è buono e che costruirà un nuovo mondo.
Dany chiede a Jon di restare e Jon giura di nuovo fedeltà alla Regina, ma mentre la bacia la pugnala al petto. Daenerys muore tra le sue braccia.
Drogon raggiunge il corpo esanime di Daenerys, ma invece di uccidere Jon distrugge il trono di spade, che si scioglie sotto la potenza del suo fuoco.
Drogon raccoglie il corpo di Daenerys e vola via, sparendo nella nebbia.

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Verme Grigio raggiunge Tyrion in cella e lo conduce al centro dell’arena, al cospetto di Bran, Arya, Yara, Sansa, Davos, Gendey, Sam, Brienne, Edmure Tully e gli uomini più potenti di Westeros.
Gli Immacolati hanno imprigionato anche Jon e non hanno intenzione di liberarlo. Davos suggerisce a Verme Grigio di riprendersi le terre e fondare la propria casata, aggiungendo che c’è già stata abbastanza guerra e ora hanno bisogno di pace. Ma loro non vogliono un pagamento, bensì giustizia.

Tyrion suggerisce ai presenti di scegliere il proprio Re. Sam dice che tutti dovrebbero decidere il proprio Re e non solo i presenti, che in risposta scoppiano a ridere per la proposta.
Chiedono a Tyrion chi proporrebbe come Re e lui dice che è Bran che dovrebbe guidarli verso il futuro e quando Sansa puntualizza che il fratello non può avere figli, Tyrion dice che ogni sovrano verrà deciso dai signori più importanti di Westeros.
Chiede a Bran se è disposto a servire come sovrano e lui risponde che è venuto fin lì per una ragione. Tutti i presenti danno il proprio consenso, ma Sansa vuole che il nord resti un territorio indipendente e Bran acconsente.

Bran lo spezzato diventa Re dei sei regni e nomina Tyrion cavaliere. Verme Grigio non è d’accordo e dice che deve essere punito, ma Bran gli dice che è una punizione adeguata e che avrà tutta la vita per rimediare ai propri errori.
Bran condanna Jon esiliandolo a vita tra i Guardiani della notte, risparmiandolo agli Immacolati che lo vogliono uccidere.
Verme Grigio e gli Immacolati salpano per l’isola di Naath.
Sansa chiede a Jon di perdonarla e Jon dice che il Nord è libero grazie a lei e che sarà Sansa a parlare in nome di Ned. Arya dice a Jon che non tornerà al Nord e che andrà a Ovest di Westeros per scoprire che cosa c’è oltre alle mappe.

Jon si scusa con Bran per non esserci stato quando aveva bisogno, ma lui gli dice che era esattamente dove doveva essere. Jon se ne va, salutando i propri fratelli e salpando verso Il castello nero.
Brienne intanto ad Approdo del Re scrive la storia di Jaime nel libro dei Lannister, concludendo che il cavaliere è morto nel proteggere la propria Regina.
Sam porta un libro a Tyrion, si tratta di “Le cronache del ghiaccio e del fuoco” e si riunisce con Bran, Brienne, Davos e Bronn per parlare della situazione attuale.
Bronn ha ottenuto finalmente il proprio castello, diventando anche Maestro del conio, Sam è diventato invece Arcimaestro.

Le ultime scene sono dedicate ai fratelli Stark. Jon arriva al castello, dove trova Tormund e il suo popolo, insieme a Spettro.
Arya salpa per terre ignote e Sansa protegge il suo territorio, diventando Regina del nord.
La puntata e così l’intera serie si concludono con la partenza di Jon, Tormund e i Bruti oltre la barriera.

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Che ne pensate di questo finale? Vi è piaciuto?
Personalmente sono molto delusa, ma ho bisogno di dormirci su e rifletterci a mente più fredda. Vi auguro una buona notte!

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Game of Thrones: Riassuntone 8×05 + promo 8×06

“Più grande il rischio, più grande la ricompensa.” dice Varys a uno dei suoi “uccellini”.
La puntata ha inizio con Varys, che dice a Jon che dovrebbe essere lui a governare i Sette Regni al posto di Daenerys. Jon ribadisce di non voler diventare Re e che Daenerys sarà sempre la sua Regina.

In seguito Tyrion raggiunge Daenerys per dirle che qualcuno l’ha tradita. Lei dice subito che si tratta di Jon, ma lui le svela che è stato Varys.
Daenerys si sente tradita da Jon per aver detto a Sansa delle sue origini. Secondo la madre dei draghi Sansa lo ha detto a Tyrion soltanto perché voleva che la voce su Jon si spargesse.

Verme Grigio raggiunge Varys e lo porta al cospetto di Jon, Daenerys e Tyrion. Tyrion saluta Varys dicendogli di essere stato lui a tradirlo.
Varys viene condannato a morte da Daenerys e ucciso da Drogon.
Jon raggiunge Dany e lei gli dice che Sansa è colpevole quanto lei e che ora sa che cosa accade a chi scopre la verità su di lui.

Intanto la battaglia ad Approdo del Re è imminente, ma Tyrion è preoccupato per gli innocenti che moriranno nella battaglia.
Fa quindi promettere alla madre dei draghi che quando sentirà le campane suonare dovrà cessare l’attacco, perché significa che il popolo si è arreso.
La donna dice a Tyrion che Jaime è stato catturato mentre cercava di superare le linee nemiche.
Tyrion chiede a Davos un favore e riesce a raggiungere Jaime per liberarlo dalla prigionia. Vuole convincere Cersei a fermare la guerra per evitare lo spargimento di sangue innocente, facendo fuggire i due fratelli verso Pentos.
Tyrion dice al fratello che senza di lui non sarebbe mai sopravvissuto all’infanzia e che era l’unico a non trattarlo come un mostro.
I due si salutano con un abbraccio e Jaime raggiunge le mura della città.

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Intanto Arya e Il Mastino hanno raggiunto Approdo del Re per uccidere Cersei e la capitale si prepara alla guerra.
Jaime ha difficoltà a entrare ad Approdo del Re, perché i cancelli vengono chiusi.
Dany e Drogon iniziano l’attacco, distruggendo le navi di Euron e le balestre costruite per uccidere il drago.
Daenerys e Drogon si spostano poi in città, facendo crollare i cancelli. L’assedio ha inizio.
In breve tempo il drago distrugge tutte le mura della città, mentre Cersei osserva inerme dalla fortezza rossa.
Mentre Jaime si fa strada tra la gente per arrivare a Cersei, l’esercito della Regina si arrende e gli abitanti di Approdo del Re restano in attesa che le campane suonino, dichiarando la resa.
Le campane finalmente suonano, ma Daenerys decide di ignorare la promessa, bruciando vivi migliaia di innocenti e distruggendo Approdo del Re.
A terra anche Verme Grigio ridà inizio alla battaglia, sotto gli occhi increduli di Jon, sterminando l’esercito che si era arreso.
Il drago arriva fino alla fortezza rossa, dove nel frattempo Qyburn convince Cersei a fuggire.

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Jaime cerca di raggiungere Cersei, ma viene fermato da Euron. I due lottano e Euron accoltella Jaime.
Ferito, Jaime riesce ad uccidere Euron e fuggire.
Arya e Il Mastino intanto hanno raggiunto la fortezza, ormai distrutta. Il Mastino dice ad Arya di non seguirlo e che se lo farà morirà. Le dice anche di non cercare la vendetta o finirà come lui.
Arya lo ringrazia e i due si separano.

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Mentre le ultime mura della fortezza crollano, Cersei e Qyburn vengono protetti dalla Montagna. Vengono però fermati nella fuga dal Mastino.
Cersei chiede alla Montagna di proteggerla, ma la Montagna non obbedisce e uccide Qyburn.
Cersei fugge quindi da sola e viene raggiunta da Jaime. I due si abbracciano.
Nel frattempo sia Arya che Il Mastino tentano di sopravvivere. Arya cerca di fuggire da Approdo del Re, mentre Il Mastino trafigge la Montagna, senza successo.
La Montagna preme gli occhi del Mastino, proprio come aveva fatto con Oberyn Martell, ma il Mastino riesce a trafiggerlo al volto.
L’uomo si getta poi dalla Fortezza insieme al fratello e i due muoiono inghiottiti dal fuoco.

Jon invoca la ritirata. Approdo del re è distrutta.
Ad un passo dalla salvezza, Jaime e Cersei si rendono conto che il passaggio è ostruito dai detriti dei crolli.
Cersei inizia a piangere e dice a Jaime che non vuole morire, che vuole sopravvivere per il bambino.
Jaime le dice che non conta nient’altro, solo loro due.
Le ultime mura rimaste in piedi crollano sopra ai due fratelli, l’uno delle braccia dell’altro.
La puntata si conclude con Arya, che fugge da Approdo del re in groppa a un cavallo.


Vi aspetto domani con la pagella della puntata e le mie impressioni sui personaggi! Ma prima, non perdetevi il promo dell’ultima puntata!

 

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Game of Thrones La pagella della 8×04 + i momenti migliori e peggiori

La scorsa notte è uscita la quarta puntata dell’ultima stagione di Game of  Thrones (il riassuntone della puntata qui) e oggi voglio parlarvi dei momenti salienti.

Ovviamente l’intero post contiene spoiler della puntata!

Il Personaggio peggiore

Jaime: Voto 4 

Jaime è uno dei miei personaggi preferiti dell’intera serie e se l’ultima volta lo avevo messo tra i personaggi migliori, in questa quarta puntata ha perso il titolo quando ha deciso di tornare ad Approdo del Re, lasciando Brienne in lacrime.
L’incredibile cambiamento che ha visto protagonista Jaime nelle ultime stagioni è crollato all’improvviso. Ha scelto Cersei, di nuovo.
A questo punto potrebbe farsi perdonare soltanto se uccidesse la sorella!

Il Personaggio migliore

Varys: Voto 8

Ci sono volute quattro puntate ma finalmente abbiamo visto Varys come qualcosa di più che una semplice comparsa. Varys è l’unico davvero preoccupato per l’incolumità del popolo e per la salute mentale di Daenerys. Infatti alla fine lo vediamo prendere finalmente una posizione.
Spero che il personaggio di Varys abbia un ruolo fondamentale nelle prossime puntate; le premesse sembrano buone.

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Il Personaggio inutile

In questa categoria sono indecisa tra Tormund, ridotto ormai a una macchietta comica o Bran, di cui ancora non ho capito l’utilità.
Spero che prima o poi avremo qualche spiegazione in più sul suo ruolo. Tormund intanto sembra sia stato congedato.
Lascio la decisione a voi!

Il personaggio più intelligente

Sansa: Voto 8

Sansa si sta rivelando uno dei personaggi più intelligenti della serie. Non si fida di Daenerys e non ci pensa due volte a tradire la promessa fatta a Jon per liberarsi della Madre dei Draghi.
Sono curiosa su quello che ci riserverà nelle prossime puntate.

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I momenti più commoventi

Jon saluta Sam e Gilly: 8

Prima di partire per Approdo del Re, Jon saluta Sam e Gilly, i quali aspettano un bambino, che hanno intenzione di chiamare Jon se sarà un maschio.
Sam saluta Jon, dicendogli che è l’amico migliore che abbia mai avuto.

Arya e il Mastino: Voto 9

La reunion tra Arya e il Mastino ci sta regalando delle piccole gioie in questa ottava stagione, non ultimo il momento in cui insieme cavalcano per Approdo del Re. Credo che le scene tra i due non siano ancora terminate in questa stagione. 

Il mio momento preferito

Jaime e Brienne finalmente insieme: Voto 9

Molti lo hanno definito fan service e forse lo è stato davvero, ma dopo stagioni intere passate a sperare in qualcosa tra Jaime e Brienne, finalmente è accaduto!
Non ho dato una votazione piena perché il momento tra i due è stato tagliato sul più bello.
Fingiamo invece che il successivo addio di Jaime non sia mai avvenuto!

Bonus

Il Mastino: Voto 10

Non posso non includere Sandor nella pagella e il suo “faccia a faccia” con Sansa.
Adoro il rapporto che ha con le ragazze Stark e seppur non lo ammetterebbe mai apertamente, tiene molto a entrambe.
Sono certa che vedremo il Mastino ancora di più nelle prossime puntate, soprattutto nel tanto atteso sconto con La Montagna.

 


Quali sono i momenti che avete preferito? Vi aspetto nei commenti!
Se volete leggere il riassunto della puntata vi rimando al mio precedente articolo (QUI).

Fantasy, Game of Thrones

Game of Thrones || Riassunto 8×04 + promo 8×05

Attenzione contiene spoiler

Al Nord i sopravvissuti danno l’ultimo saluto ai morti della guerra contro il Night King.
Dany dice addio a Jorah Mormont e Sansa a Theon.
Con le ultime parole di Jon, i corpi vengono bruciati.
I superstiti festeggiano la fine della guerra tra alcool e cibo e Daenerys legittima Gendry, nominandolo Lord di Capo Tempesta, in quanto figlio di Robert Baratheon.
Tra i festeggiamenti Daenerys si rende conto che Jon è ancora visto dal popolo con un Re, diversamente da lei.
Mentre bevono e festeggiano, Tyrion insinua che Brienne sia ancora vergine davanti a Jaime e la donna lascia la festa risentita.
Viene seguita da Jaime nelle sue stanze, dove l’uomo ammette di essere geloso di Tormund. Jaime bacia finalmente Brienne e i due fanno sesso.
Sansa intanto raggiunge Sandor e lui le dice che non le sarebbe accaduto niente se lei se ne fosse andata con lui.
Ma Sansa gli dice che se non ci fossero stati Ramsey o Ditocorto lei sarebbe ancora un piccolo uccellino per tutta la vita.
Gendry invece trova Arya, che non era presente ai festeggiamenti. Le racconta di essere stato nominato Lord e anche che la ama e vuole sposarla.
Ma Arya rifiuta; non è una Lady e mai lo sarà.
Daenerys intanto raggiunge Jon e gli dice che Jorah la amava, ma che lei non ha mai potuto ricambiare il suo amore, perché non lo ha mai amato nel modo in cui ama Jon.
Daenerys è preoccupata per il futuro, perché teme che la voce sulla reale identità di Jon venga alla luce. Jon la rassicura che vede lei come sua Regina e che ciò non cambierà mai.
La madre dei draghi lo prega di non dire la verità a nessuno o non verrà mai accettata come Sovrana. Ma Jon vuole dirlo ad Arya e Sansa, nonostante Daenerys sia contraria.

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Il giorno seguente il Nord deve fare i conti con la verità: le armate sono state dimezzate e le forze non sono sufficienti per sconfiggere Cersei.
Daenerys vorrebbe attaccare subito Approdo del Re, ma Sansa non è d’accordo, perché sostiene che le truppe abbiano bisogno di riposo prima di una nuova guerra.
Jon ricorda che il Nord obbedirà alla Regina e che farà ciò che lei comanda.
Arya, Sansa e Bran parlano con Jon. Sansa non vuole obbedire agli ordini di Daenerys, Arya invece dice che Jon ha fatto la cosa giusta inginocchiandosi a lei, perché non aveva altra scelta, ma non si fidano comunque di lei.
Arya ricorda a Jon che loro sono una famiglia, gli ultimi quattro Stark rimasti in vita.
Jon deve prendere una scelta: dire la verità o protrarsi al volere della Madre dei draghi.
Incarica quindi Bran di dire la verità sulle sue origini, non prima di far promettere alle due ragazze di non svelare mai il segreto a nessuno.

Jon e Tyrion discutono sul loro futuro. Jaime ha deciso di restare a Grande Inverno insieme a Brienne.
I loro discorsi vengono interrotti dall’arrivo di Bronn, incaricato da Cersei di uccidere i suoi fratelli. Bronn però sa che Cersei è spacciata dal momento in cui ha visto i draghi di Daenerys ed è arrivato a Grande Inverno per ottenere qualcosa di meglio.
Tyrion offre quindi Altopiano, dando la propria parola a Bronn. Gli chiede anche di restare a combattere al loro fianco, ma lui rifiuta.
Arya e Sandor intanto cavalcano insieme e Il Mastino dice alla ragazza che anche lui andrà ad Approdo del Re perché ha un conto in sospeso.

Tyrion si confronta con Sansa, non riesce a capire perché si ostini a odiare la Madre dei draghi. Teme inoltre per la sua incolumità, perché una volta che Daenerys sarà salita al potere, Sansa diventerà protrettrice del Nord.
Sansa decide quindi di spezzare la promessa fatta a Jon e rivela le reali origini del ragazzo a Tyrion.
Prima di partire per Approdo del Re Jon saluta Tormund, che ha intenzione di tornare a casa insieme al proprio popolo e gli chiede di portare con se Spettro, dove appartiene.
Jon saluta anche Sam e Gilly, che aspettano un bambino, che chiameranno Jon se sarà maschio.

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Tyrion dice a Varys la verità su Jon e i due discutono sul possibile futuro. Varys sa che se la notizia venisse fuori, il popolo non accetterebbe mai Daenerys come propria regina, neppure se Jon rifiutasse il trono.
Varys è inoltre preoccupato per la salute mentale della donna.
Mentre Daenerys è in volo con i draghi verso Approdo del Re, la flotta viene attaccata all’improvviso da Euron. Uno dei draghi viene abbattuto immediatamente e le navi distrutte.
Nello scontro Missandei viene catturata da Euron.
Euron torna da Cersei con la notizia della morte di uno dei draghi e lei gli dice che il figlio che aspettano governerà sui Sette Regni.
Intanto Daenerys è decisa a raggiungere Cersei, ma Varys le dice che sta commettendo un errore e che migliaia di persone innocenti moriranno se lei invadesse Approdo del Re.
L’intento è sempre stato di proteggere gli innocenti, ma Daenerys dice che quello è il suo destino e che farà di tutto per combattere le tirannia.
Tyrion chiede a Daenerys di parlare prima con Cersei.
In privato Varys insinua che la donna sia una tiranna e chiede a Tyrion chi tra lei e Jon sarebbe un sovrano migliore.
Tyrion suggerisce di nuovo l’idea del matrimonio tra i due, ma il legame di sangue non sarebbe ben visto e Daenerys non accetterebbe mai di condividere il trono con qualcuno.
Varys dice che farà di tutto per proteggere I Sette Regni; anche a costo di eliminare Daenerys?

Jaime viene messo al corrente delle novità ad Approdo del Re, e nonostante le insistenze di Brienne, che lo prega di restare, decide di partire. Jaime le ricorda di tutte le orribili cose che ha fatto per Cersei e che non è un brav’uomo come Brienne crede. Cersei è un essere spregevole e così e lui.

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Ad Approdo del Re intanto giunge Daenerys per parlare con Cersei.
Qyburn viene inviato fuori dalle mura per parlare con Tyrion. Tyrion chiede a Qyburn di arrendersi e liberare Missandei. D’altra parte Cersei ordina di arrendersi immediatamente oppure ucciderà Missandei.
Tyrion chiede di salvare la città da un inevitabile massacro, ma Qyburn sa che Cersei è in netto vantaggio numerico.
Tyrion si avvicina quindi alle mura, mettendo a rischio la propria sicurezza, ma Cersei non lo fa uccidere.
L’uomo dice che sa che Cersei odia il suo popolo e il suo popolo odia lei, ma che nonostante ciò non è un mostro. Tyrion lo ha visto nell’amore che ha provato per i propri figli e per il figlio che porta in grembo.
Le dice che non deve finire per forza male e che lei può salvarsi.
Cersei si avvicina a Missandei, chiedendole se ha delle ultime parole da dire.
Mentre Missadei pronuncia “Dracarys”, La Montagna la giustizia davanti allo sguardo sgomento di Daenerys e Verme Grigio.