Curiosità, Game of Thrones, Il Signore degli Anelli

I libri citati nelle serie televisive, film o romanzi che in realtà non esistono

Ciao a tutti! Come procede la settimana? Oggi voglio parlarvi di quei libri citati nelle serie televisive, libri o film ma che in realtà non esistono. Voi ne conoscete qualcuno? Vi aspetto nei commenti!

Teen Wolf ∼ I dottori del terrore

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Nella quinta stagione della serie televisiva Teen Wolf compare il libro I dottori del terrore, si tratta di “scienziati” ossessionati dal soprannaturale, e che hanno un ruolo fondamentale nel corso della stagione. Non voglio dirvi di più, soprattutto se state seguendo Teen Wolf. Per chi invece non conoscesse la serie, non posso che consigliarvela!stiles.PNG

Per tutti i fan di Stiles, guardate che bella questa felpa!Felpa con cappuccio Lacrosse


Una mamma per amica ∼ Gilmore Girls

Fin da bambina ho sempre seguito una mamma per amica e quando nel 2016 è uscito il revival non potevo che esserne entuasiasta (anche se poi è stato una delusione, ma questa è un’altra storia!). Negli episodi del revival Rory decide finalmente di scrivere un libro, che racconti la storia della madre e delle donne Gilmore. Alla fine [SPOILER!], nonostante l’iniziale opposizione di Lorelai, riuscirà a portarlo a termine, intitolandolo Gilmore Girls.

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Sapevate che Lauren Graham (Lorelai) ha scritto una biografia che racconta la sua esperienza sul set (ma non solo) di Gilmore Girls? Lo trovate qui.


Castle ∼ Nikki Heat/Derrick Storm

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Castle è una serie televisiva poliziesca/commedia andata in onda dal 2009 al 2016, per un totale di 8 stagioni. Narra le vicende di un famoso scrittore di gialli Richard Castle, che collabora con la detective della polizia Kate Beckett.

I gialli che compaiono durante tutta la serie televisiva in realtà esistono davvero, ma sono stati pubblicati in seguito al successo di Castle. Al momento ne sono usciti una ventina e trovate il primo della serie Nikki Heat anche in italiano (qui).


James Moriarty (Serie Sherlock Holmes) ∼ La dinamica di un asteroide

Ne La Valle della Paura si fa riferimento a James Moriarty, arcinemico di Sherlock Holmes dai romanzi di Arthur Conan Doyle, citando che è l’autore di La dinamica di un asteroide.

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Non è forse il celebrato autore di La dinamica di un asteroide, un libro che ascende a picchi così rarefatti di alta matematica che si dice che nessun esponente della letteratura scientifica sia stato in grado di recensirlo?”.

Il libro compare anche nel film Gioco di Ombre di Guy Ritchie.


Cronache del ghiaccio e del fuoco ∼ La danza dei draghi

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[Fanart gonzalokenny]

La danza dei draghi è il titolo di uno dei romanzi di George R.R Martin, ma nel mondo di Game of Thrones è un insieme di ballate, contenute ne La danza dei draghi, la vera storia, documento storico del Gran Maestro Munkun. Narra la guerra civile combattuta tra i membri della casa Targaryen per la conquista del trono di spade.


Libro rosso ∼ Bilbo Baggins [Tolkien]

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Il libro rosso è un libro immaginario dell’universo tolkeniano, redatto da Bilbo Baggins e citato ne Il signore degli anelli, Lo Hobbit e Le avventure di Tom Bombadil.

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Curiosità, Il Signore degli Anelli, Tratte da Libri

∼ Le mie 3 “Bromance” letterarie preferite

Buona domenica a tutti, come avete passato il weekend? Oggi voglio parlarvi dei rapporti di amicizia maschili nei libri e in modo ancora più specifico delle Bromance.

Ma che cosa sono le Bromance?

Una bromance è uno stretto rapporto, non sessuale, tra due o più uomini. È una forma di intimità omosociale, cioè un rapporto sociale non erotico tra persone dello stesso sesso. [wikipedia]

Scopriamo insieme quali sono le amicizie maschili (in ordine sparso) che ho preferito nei libri.

1. John Watson e Sherlock Holmes

Chi mi segue sa che non è la prima volta che manifesto il mio apprezzamento per questa “coppia”. Non vi so dire se sia colpa della chimica tra Benedict Cumberbatch e Martin Freeman (rispettivamente Holmes e Watson in Sherlock della BBC) ma adoro il rapporto di complicità che hanno costruito fin dall’inizio della serie e dei libri.

[Vi propongo questo esilarante video che riassume perfettamente la bromance tra i due!]

2. Frodo e Sam

In questo caso non ho ancora letto i libri e quindi mi baso solo sulla saga cinematografica, ma fin dal primo momento in cui Frodo e Sam sono comparsi in scena sono rimasta colpita dal forte legame che li unisce.

Non voglio ridurre il loro legame a un breve post perciò non spenderò altre parole su di loro, ma magari in futuro analizzerò meglio la loro amicizia.

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[Fanart by ClassicalNocturne]

Sam: Chissà se ci metteranno mai nelle canzoni o nei racconti.
Frodo: Cosa?
Sam: Chissà se la gente dirà mai: “Sentiamo di Frodo e dell’Anello”; e io dirò: “Si, è una delle mie storie preferite. Frodo era molto coraggioso, vero papà?” “Si figlio mio; il più famosissimo degli hobbit! E questo è dir poco.”
Frodo: “Ah! Hai tralasciato uno dei personaggi principali: Samvise l’Impavido! Voglio sapere di più su di Sam.” Frodo non avrebbe fatto granché senza Sam.
Sam: Su padron Frodo; non dovreste scherzare! Io dicevo sul serio.
Frodo: Anche io.

3. Harry e Ron

Fin dai primi momenti di Harry Potter e la pietra filosofale, Harry e Ron sono stati inseparabili. In sette libri, tra alti e bassi hanno affrontato avventure e rischiato la vita. Per Harry, Ron è diventato come un fratello e un membro a tutti gli effetti della famiglia Weasley.

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[Fanart by sibandit]


Ci sono altre bromance che negli anni mi hanno conquistato, come quella tra Mr Darcy e Mr Bingley o sempre dal fandom di Harry Potter, quella tra Sirius e Lupin. Quali sono invece i vostri rapporti d’amicizia preferiti nei libri? Vi aspetto nei commenti!

Fantasy, Harry Potter, Il Signore degli Anelli

∼ 5 luoghi dal mondo dei libri fantasy che vorrei visitare nella realtà

Ciao a tutti e buon lunedì!

Quante volte, durante una lettura, avete sognato di vivere nel mondo descritto nelle pagine del libro? Io tantissime! Ho quindi selezionato per voi alcuni luoghi che vorrei esistessero nella realtà! Fatemi sapere i vostri preferiti nei commenti!

∼ Hogwarts

Se Hogwarts esistesse davvero e io avessi dovuto frequentarla durante l’adolescenza, penso sarei stata una degna rivale di Hermione Granger! Non c’è niente che non amo della scuola di magia e stregoneria di Hogwarts (sotterranei a parte!) , dalle lezioni di Incantesimi, al quidditch, all’immenso castello. E vogliamo parlare del cibo?! Lunghe tavolate imbandite di pietanze prelibate, pollo, arrosto di vitello, patate in tutte le salse, salsicce, bacon, costolette d’agnello e un tripudio di deliziosi dolci. Mi viene fame solo a pensarci!

E poi vogliamo parlare della Biblioteca di Hogwarts? Penso che se avessi frequentato la scuola avrei passato il mio tempo libero in biblioteca come Hermione oppure al campo da Quidditch come Harry!

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∼ Hogsmeade e Diagon Alley

Siamo ancora nel magico mondo creato dalla Rowling, per due luoghi che penso amerei alla follia e nei cui negozi spenderei tutti i miei galeoni. Parliamo di Hogsmeade, luogo che nella saga compare dal terzo anno di Harry e di Diagon Alley, dove gli studenti sono soliti fare acquisti prima dell’anno scolastico.

Se andassi a Hogsmeade ovviamente non mi farei mancare il negozio Mielandia, il luogo per gli amanti dei dolci come me. Api frizzole, palline acide, cioccorane, lumache gelatinose e tantissime altre leccornie! A Diagon Alley passerei sicuramente dalla gelateria di Florian Fortebraccio per un gelato, per poi fare acquisti ai Tiri Vispi Weasley!

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∼ Hobbiville – La Contea

Da quando ho letto Lo Hobbit e visto i film di Lo Hobbit e Il signore degli anelli mi sono innamorata della Contea e penso che vivrei benissimo insieme agli Hobbit! Svegliarmi ogni mattina immersa nel verde e in una delle confortevoli casette degli Hobbit sarebbe un sogno. Non dimentichiamoci poi che gli Hobbit sono soliti fare non una, ma ben due colazioni, il sogno di ogni amante del cibo!

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∼ Gran Burrone

Un altro luogo dal mondo di Tolkien che vorrei visitare è Gran Burrone. Ecco come lo descrive lo scrittore in Lo Hobbit:

La sua casa era perfetta, che vi piacesse il cibo, o il sonno, o il lavoro, o i racconti, o il canto, o che preferiste soltanto star seduti a pensare, o anche se amaste una piacevole combinazione di tutte queste cose. In quella valle il male non era mai penetrato

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∼ Alto Giardino

Il mondo delle Cronache del ghiaccio e del fuoco creato da George R.R Martin ha luoghi che non vorrei mai visitare (un esempio? La barriera e quello che c’è oltre!), ma tra le vaste lande si nascondono anche territori che amerei visitare! Tra questi c’è Alto Giardino, dimora della Casa Tyrell.

“Il castello, cinto di mura a gradoni, racchiude boschetti, fontane, cortili ombrosi e colonnati di marmo. È pieno di cantanti, pifferai, violinisti e suonatori d’arpa. Le stalle hanno un’ottima selezione di cavalli, e ci sono battelli di diporto per navigare lungo il Mander. Ci sono campi di rose in fiore che si stendono fino all’orizzonte e oltre. I frutti che crescono vicino includono meloni, pesche e prugne.”

[http://wiki.ghiaccioefuoco.com]

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[Highgarden by Ted Nasmith ©]

Fantasy, Il Signore degli Anelli, Recensioni

[RECENSIONE] Leggere Lo Hobbit 80 anni dopo l’uscita

Ciao a tutti i lettori del blog! Come state?

Oggi voglio parlarvi di Lo Hobbit, il capolavoro di Tolkien pubblicato per la prima volta 81 anni fa e che ho finito di leggere ieri. Vi lascio alla sinossi e alla mia recensione.

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Protagonisti della vicenda sono, gli hobbit, piccoli esseri “dolci come il miele e resistenti come le radici di alberi secolari”, che vivono con semplicità e saggezza in un idillico scenario di campagna: la Contea. La placida esistenza degli hobbit viene turbata quando il mago Gandalf e tredici nani si presentano alla porta dell’ignaro Bilbo Baggins e lo trascinano in una pericolosa avventura. Lo scopo è la riconquista di un leggendario tesoro, custodito da Smaug, un grande e temibile drago. Bilbo, riluttante, si imbarca nell’impresa, inconsapevole che lungo il cammino s’imbatterà in una strana creatura di nome Gollum.

Bilbo Baggins è un hobbit che passa le proprie giornate in serenità nella Contea, finché un giorno alla sua porta bussa il mago Gandalf, in compagnia di tredici nani e una proposta: lasciare la Contea e partire per un viaggio. L’avventura ha lo scopo di recuperare un enorme tesoro, custodito da un temibile drago, Smaug. Bilbo, seppur titubante, decide di partire con Gandalf e i nani attraverso un’avventura che ricorderà per tutta la vita.

∼ Recensione

Nel corso degli anni ho avuto modo di vedere la trilogia di Lo Hobbit al cinema, ma ho sempre provato una sorta di timore di approcciarmi al libro e alla fine ho sempre rimandato. Recentemente, su consiglio di un’amica, ho deciso di acquistarlo e sono felice di averlo fatto! Ammetto però di essere rimasta sopresa dalla “brevità” del romanzo, perché con una trasposizione di tre film ero convinta di trovare un fantasy molto più corposo. (Ma di questo vi parlerò in un altro momento)

“In un buco nella terra viveva uno hobbit. Non era un buco brutto, sudicio e umido, pieno di vermi e intriso di puzza, e nemmeno un buco spoglio, arido e secco, senza niente su cui sedersi né da mangiare: era un buco-hobbit, vale a dire comodo.”

Lo Hobbit è un romanzo pensato per un pubblico giovane, ma adatto a ogni età. Lo stile è molto scorrevole, descrittivo e coinvolgente. Tolkien ha la capacità di trasportare il lettore in un mondo fantastico, renderlo parte di un’avventura in un vasto mondo che sembra prendere vita parola dopo parola.

E se all’inizio Bilbo può risultare un personaggio fastidioso, con il proseguo della storia riesce a farsi amare nonostante le imperfezioni. Eh già, perchè Bilbo è tutt’altro che perfetto! Passa la metà del tempo a lamentarsi per la fame, sognando di essere ancora nella Contea, e l’altra metà a rabbrividire dalla paura. Eppure, nonostante sia all’apparenza privo di coraggio, mette a rischio la propria vita in più di un’occasione per i propri amici.

“Non c’erano risa, né cori o suono d’arpe, e la fierezza e la speranza suscitate nel loro cuore dal canto delle antiche canzoni sul lago si erano spente in una stanca malinconia. Sapevano che stavano per arrivare alla fine del viaggio, e che poteva essere una fine davvero orribile.”

Nonostante Lo Hobbit mi sia piaciuto davvero molto non ha saputo convincermi del tutto in alcuni punti. Rispetto al resto del romanzo ho trovato che il finale fosse davvero troppo sbrigativo. La Battaglia delle cinque armate si è risolta infatti in pochissime pagine, lasciandomi un senso di insoddisfazione. Avrei preferito che fosse diviso in più libri magari, anche se per questo c’è il Signore degli anelli! Non dimentico però che il romanzo è rivolto a un pubblico giovane e la scelta di non allungare troppo alcuni capitoli è comprensibile.

Il mio voto per Lo Hobbit è di 4,5 su 5.

Potete acquistarlo qui al prezzo di 9,35€.

 

 

Il Signore degli Anelli

Una saga in musica: Lo Hobbit

Se mi seguite su facebook  avrete notato che ieri ho pubblicato il video di unboxing dei miei recenti acquisti amazon. Tra i libri acquistati c’è anche Lo Hobbit, il capolavoro di Tolkien che ho intenzione di iniziare nei prossimi giorni. Se vi piace l’idea oltre alla recensione prossimamente potrei fare una serie di articoli su questa saga. Fatemi sapere nei commenti! La saga l’ho vista al cinema negli anni scorsi e sono rimasta colpita dalla colonna sonora, che ho recentemente ripreso ad ascoltare.

La musica è stata composta da Howard Shore, che aveva già curato la colonna sonora della saga Il signore degli anelli. Per il primo capitolo (Un viaggio inaspettato) è stata scelta la London Philarmonic Orchestra, mentre i seguiti sono stati incisi dalla New Zealand Shympony Orchestra.

Howard Shore ha vinto numerosi premi, tra cui tre Oscar per il suo lavoro nella trilogia Il signore degli anelli. Ha inoltre lavorato a decine di film, tra i più recenti troviamo Hugo Cabret, Il caso Spotlight e Il drago invisibile.

Ogni capitolo ha inoltre una canzone composta ed eseguita da un cantante famoso per i titoli di coda:

  • Song of the Lonely Mountain, composta e interpretata dall’artista neozelandese Neil Finn [Un viaggio inaspettato]

Anche se devo ammettere di preferire la versione cantata da Richard Armitage (Thorin) e il cast dei nani.

  • I see fireinterpretata da Ed Sheeran [La desolazione di Smaug]

“Now I see fire Inside the mountain

I see fire Burning the trees

And I see fire Hollowing souls

I see fire Blood in the breeze

And I hope that you remember me.”

Ma la mia preferita tra tutte è in assoluto:

  • The last goodbye, interpretata e composta da Billy Boyd. [La battaglia delle cinque armate]

“Night is now falling
So ends this day
The road is now calling
And I must away
Over hill and under tree
Through lands where never light has shone
By silver streams that run down to the sea”
The last goodbye è la canzone conclusiva che chiude l’intera saga e per quanto mi riguarda ritengo che Boyd abbia fatto un lavoro eccellente. Impossibile non sciogliersi in lacrime al primo ascolto!
Della canzone Boyd ha detto in un’intervista a EW:
Dopo aver visto il film, sono andato in camera mia e ho iniziato a mettere giù qualche idea, e insieme a Fran e Philippa, abbiamo iniziato a dare forma alla canzone. Tante idee ci hanno portato a vicoli ciechi o abbiamo trovato che il tono non fosse giusto. Penso che abbiamo scoperto molto rapidamente che questa non era solo una canzone finale de ‘La Battaglia delle cinque armate’, ma era una canzone per dire addio alla Terra di Mezzo.
Se siete interessati a vedere un video del “dietro le quinte” della musica composta da Howard Shore lo trovate qui.

E a voi è piaciuta la colonna sonora di Lo Hobbit? Fatemi sapere nei commenti la vostra canzone preferita!