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Intervista all’autrice romance Jenny Leotta

Oggi voglio segnalarvi due libri dell’autrice catanese Jenny Leotta: “È una vita che ti sto aspettando” e “La verità è negli occhi di chi sa guardare oltre“.
Per l’occasione le ho fatto qualche domanda. Siete curiosi?

Buongiorno Jenny, benvenuta sul blog Il Lettore Curioso. Presentati ai lettori che ancora non ti conoscono!
Salve a tutti! Intanto vorrei ringraziare il blog Il Lettore Curioso per questa opportunità e poi mi presento volentieri. Dunque, Ho venticinque anni, ventisei a settembre, sono nata a Catania (Sicilia) e ho frequentato il liceo socio psico pedagogico. Sono un appassionata della lettura, praticamente appena ho cinque minuti liberi mi metto a leggere; i miei generi preferiti sono i romanzi rosa, i contemporanei e biografie varie. Per quanto riguarda la scrittura, invece, ho deciso di provare solo nel 2019, subito dopo un momento particolare della mia vita e devo dire che è stato abbastanza divertente e realizzante.

Oggi ci presenti due romanzi che hai pubblicato nel 2019. Ti va di parlarcene?

Il mio primo romanzo, “E’ una vita che ti sto aspettando”, l’ho scritto in dieci giorni. Narra la storia d’amore di due ragazzi che si conoscono alle elementari, lei se ne innamora subito, potremmo dire che sia stato un colpo di fulmine, ma un po’ per paura e un po’ per timidezza, decide di tenere nascosti i suoi sentimenti. I protagonisti si perdono di vista per sette anni e si ritrovano, per puro caso, nella stessa università. Tra i due nasce un rapporto di amicizia e il resto… è da scoprire! 🙂 Il secondo romanzo, invece, “La verità è negli occhi di chi sa guardare oltre”, è un libro un po’ più delicato, poiché tratta temi più importanti come le diversità sociali, la disabilità, il saper guardare oltre le apparenze e ovviamente tratta anche i temi di amicizia ed amore.

3) Hai descritto il romanzo “La verità è negli occhi di chi sa guardare” come un’opera di finzione e un documento. A che cosa ti riferisci quando parli di “documento”?
Il secondo romanzo, l’ho definito un documento perché parla di una storia che riguarda la realtà, l’essere diversamente abile, quindi ho usato la finzione perché ho raccontato una storia inventata ma allo stesso tempo ho inserito elementi realistici, che, purtroppo, succedono nella realtà.

4) Come descriveresti i protagonisti dei tuoi romanzi? Facciamo un gioco! Prova a descrivere i protagonisti con 3 aggettivi ciascuno.
I protagonisti principali del mio primo romanzo sono Jenifer e Giordano. Jenifer la definirei un po’ timida, romantica e fedele sia in amicizia che in amore; per Giordano, invece, sicuro di se, dolce e anche lui romantico.
Per quanto riguarda il secondo romanzo i protagonisti principali sono Jack, Joe e Cristian. Jack è un ragazzo disilluso, diffidente ma anche generoso. Anche Joe è una persona diffidente ma fiduciosa e molto legata a suo padre e a suo fratello, quindi direi amorevole. Cristian… Cristian è un ragazzo maturo, realista fino al midollo e molto solidale.

5) Hai autopubblicato il tuo primo romanzo e per il secondo ti sei affidata a una casa editrice. Come descriveresti le due esperienze?
Mi sono trovata bene in entrambi i casi, anche se con la casa editrice speravo di avere più pubblicità. Paradossalmente ho venduto di più con l’autopubblicato, forse perché era il primo romanzo che ho scritto.

6) Hai altri progetti in cantiere per il futuro? Se sì, ti va di parlarcene?
No, al momento no; più avanti non so, quando arriva l’ispirazione… 🙂
Grazie mille a voi del blog e a chi deciderà di leggere questa intervista e i miei romanzi!


La verita è negli occhi di chi sa guardare oltre

“Jack, il protagonista maschile, è costretto a guardare dentro di sé per vincere la diffidenza nei confronti delle donne. Joe, protagonista femminile, è impegnata a fare fronte alle sue paure. E Cristian, costretto in sedia a rotelle, deve superare la prova più dura, accettare di essere amato per quello che è. Ognuno di loro lotta per conquistare la felicità. Ognuno deve per questo essere se stesso, senza finzione e senza paure. Nel romanzo non sono troppi gli ostacoli da sormontare, almeno per chi legge. Ma l’ostacolo che a un osservatore appare semplice, sembra una montagna a chi deve superarlo.”


È una vita che ti sto aspettando

“Si può essere «colpiti« da un colpo di fulmine alla tenera età di sette anni? Può un amore andare momentaneamente in letargo, e al momento giusto risvegliarsi più forte di prima? Può bastare uno sguardo per innamorarsi per… sempre? Jenifer e Giordano hanno ventuno anni e non si vedono da tanto tempo. Ma che accadrebbe se il destino decidesse di metterli, di nuovo, nella stessa strada? Lei ha sofferto tanto, a detta sua anche troppo, e non intende assolutamente ricascarci; lui in passato prestava attenzione ad altro e non la vedeva nemmeno. O forse faceva finta di non vederla? Adesso però è arrivato il suo momento di innamorarsi di lei e di dover fare in modo che lei si innamori, di nuovo, di lui. Può l’amore resistere al tempo, alle gelosie e alle incomprensioni? I due ragazzi sono ancora in tempo per essere felici insieme o hanno già avuto la loro occasione e hanno perso il loro treno?

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