Curiosità

Il dibattito: Amazon ha fatto bene a togliere dal proprio catalogo migliaia di libri nazisti?

Buongiorno lettori! Oggi mi piacerebbe sentire la vostra opinione su una notizia che riguarda il colosso dell’e-commerce Amazon.

Secondo il New York Times, negli ultimi diciotto mesi Amazon ha tolto dal proprio catalogo migliaia di libri di autori filo nazisti.

Tra i tanti sono stati eliminati titoli del leader del Ku Klux Klan, David Duke, così come quelli di Rockwell, fondatore del partito nazista americano.

Jeff Bezos, fondatore di Amazon, sembra aver fatto marcia indietro su una dichiarazione passata, nella quale sosteneva che avrebbe venduto qualsiasi tipo di libro, che fosse buono, brutto o cattivo.

Siete d’accordo con la decisione di Amazon?

Pensate che abbia fatto bene a eliminare alcuni titoli dal catalogo?

Vi aspetto nei commenti!

17 pensieri su “Il dibattito: Amazon ha fatto bene a togliere dal proprio catalogo migliaia di libri nazisti?”

  1. Amazon è un servizio privato, quindi agisce secondo i comandi del proprietario.
    Diverso sarebbe se, a proibire la presenza di certi libri, fosse una biblioteca pubblica: in tal caso parlerei di censura vera e propria.

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  2. Ha fatto bene? Dipende.
    Se erano forme di promozione del nazismo, sì. Se si trattava di documenti storici (tipo il Mein Kampf, o come si scrive) no.
    Immagino che la scelta non sia stata fatta per il bene dei bambini, quanto per motivi di immagine, ma forse sono malizioso e basta 😛

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    1. Penso si tratti propriamente di libri che inneggiano al nazismo e scritti da nazisti.
      I documenti storici dovrebbero ancora trovarsi sul catalogo. Ho cercato per curiosità il Mein Kampf e si trova ancora.
      È quasi sicuramente una scelta di immagine come dici tu!

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  3. Se invitavano al nazismo ha fatto bene. Poi amazon è un’azienda privata non un servizio pubblico pertanto è libera di decidere cosa vendere e cosa non vendere. Non sta certo ai clienti chiedersi se ha fatto bene oppure no.

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  4. Da una parte mi verrebbe da dire di no: per essere consapevoli di quello che è successo, è importante anche leggere in prima persona i documenti, quando è possibile. Dall’altra però ti dico di si: c’è ancora troppa gente che desidera un ritorno al nazismo o al fascismo, senza analizzare criticamente le fonti a nostra disposizione, non diffondere i documenti di propaganda potrebbe evitare che certe idee ritornino ad avere spazio.

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    1. Secondo me più che altro si tratta di libri che inneggiano al nazismo, escludendo i documenti storici.
      Come dicevo in un commento sopra, ho cercato per curiosità e il Mein Kampf si trova ancora.
      Quindi penso abbiano tolto più che altro i libri di stampo filo nazista

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  5. In tempi più pacifici mi sarebbe sembrata un’idea bislacca; adesso non così tanto. Mi rendo conto che far mettere un argine a simili derive ad agenti privati è una follia, ma sembra che la politica voglia sprofondarci fin sopra i capelli in quella melma, quindi ben venga chi si accorge che non è una buona idea (sia anche solo per marketing).

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