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Sex Education 2: recensione flash della seconda stagione [NO SPOILER]

Buongiorno lettori! Oggi voglio parlarvi della seconda stagione di Sex Education, uscita ieri su Netflix. Non inserirò spoiler, perciò se ancora non l’avete vista, potete procedere nella lettura senza problemi.

~ La trama

Gli studenti del liceo Moordale devono affrontare un’apparente epidemia di Clamidia, che ha provocato un’isteria generale. Otis si ritrova a ricevere continue richieste per consulenze sessuali, ma i rapporti tra lui e Maeve sono tesi.

Come se non bastasse, Otis scopre che il padre della sua ragazza Ola sta frequentando sua madre e deve anche subire le conseguenze della fine del blocco sessuale che lo riguardava.

Eric, intanto, apprende che Adam non tornerà a frequentare il liceo, ma si lascia distrarre da un nuovo arrivo alla Moordale; l’affascinante Rahim.

Maeve, invece, assiste a un ritorno inaspettato quando la madre si presenta alla sua porta, giurando di non essere più tossicodipendente e di frequentare i Narcotici Anonimi da oltre un anno…

~ Che cosa ne penso

Chi segue la serie sa che Sex Education può contare su dei protagonisti solidi, dall’ottima presenza sullo schermo e dalla scrittura complessa.

La svolta di questa seconda stagione è la cura che viene riposta anche nei personaggi secondari, i quali portano avanti ognuno una propria storyline.

Danno voce a tematiche poco discusse e conosciute, quali l’asessualità e la pansessualità o riflettono sull’importanza del consenso.

Sono personaggi confusi, complessi e in costante cambiamento. Sono alle prese con legami familiari difficili, con la pressione di non essere abbastanza o la paura di rivelare al mondo chi sono veramente.

Sex Education ha la capacità di rappresentare un’età che la televisione e il cinema hanno spesso standardizzato. E lo fa senza mezzi termini. Si avvale di un cast corale che può in apparenza sembrare stereotipato, ma che con un po’ di pazienza si rivela essere tutt’altro.

Abbiamo la tipica bionda svampita, che però affonta il delicato tema del consenso e della violenza; o abbiamo il classico bullo, che si rivela un personaggio ricco di sfaccettature e dalla grande crescita umana. Ognuno dei personaggi ha qualcosa da dire e non è mai scontato.

La serie attrae con i suoi colori vivaci, i costumi eccentrici e la colonna sonora sempre azzeccata, ma conquista con la profondità dei personaggi e delle tematiche trattate.

Voto: 5/5

Approfondirò la stagione nei prossimi giorni con un articolo dedicato, che conterrà spoiler. Perciò continuate a seguirmi se volete scoprire qualcosa in più!

2 pensieri su “Sex Education 2: recensione flash della seconda stagione [NO SPOILER]”

  1. Per il momento ho visto solo il primo episodio e sinceramente mi è parso assurdo il fatto che pur essendo ambientato ai giorni nostri nessuno tra adolescenti ed adulti abbia usato internet per informarsi sulla clamidia e su come si contrae. A volte sembra essere ambientato negli anni ’90, anche per i vestiti, ma poi spunta uno smartphone e allora non puoi non chiederti perché non facciano una ricerca in rete.
    Questa cosa mi ha lasciato molto stranita. Spero che più avanti si torni ai problemi più della sfera psicologica che non di salute.
    Mchan

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