Film

Vicino all’orizzonte: recensione del film tratto da una storia vera

~ Trama

1999. Jessica ha appena compiuto 18 anni. Ha finito la scuola e lavora con i propri genitori nell’attività di catering della famiglia.

Con l’imminente partenza della sua migliore amica, l’estate per Jessica si preannuncia tutt’altro che eccitante, ma l’incontro con Danny, un modello e kickboxer gentile e affascinante, cambia il corso degli eventi.

Danny sembra il ragazzo perfetto, ma poco tempo dopo l’inizio della loro frequentazione, Jessica si rende conto che la vita di Danny è molto più complicata di quanto potesse immaginare.

Il ragazzo nasconde un passato difficile, di cui porta ancora i segni sul proprio corpo e l’unica persona che sembra esserne a conoscenza è Tina, la sua migliore amica, con la quale ha un rapporto fin troppo stretto…

~ La mia opinione

Disclaimer: Scrivere la recensione di un film tratto da una storia vera non è mai semplice. Ci tengo a precisare che la mia opinione è riferita esclusivamente agli elementi del film e non vuole in alcun modo criticare la vera storia che lo ha ispirato.

Con un’ambientazione anni ’90 e una buona cura per la fotografia e i costumi, Vicino all’orizzonte sembra inizialmente porsi come una commedia romantica in stile Hollywoodiano.

Abbiamo una giovane protagonista piuttosto ingenua, un ragazzo affascinante e ricco e una serie di scene parecchio prevedibili che ricordano quasi la saga di 50 sfumature.

Entrando nel vivo della storia la narrazione prende però una svolta improvvisa con la rivelazione di un segreto che affligge Danny. Qui la narrazione abbandona le tinte rosa, per diventare più drammatica, in un escalation di eventi che mettono a dura prova i due protagonisti.

Attenzione spoiler!

Scopriamo infatti che Danny ha subito ripetute violenze da parte del padre, quando aveva undici anni ed è diventato sieropositivo.

Ho apprezzato molto la scena della rivelazione della malattia, perché sebbene abbia visto il film doppiato, ho percepito le emozioni dei protagonisti, la rabbia di Danny e lo shock di Jessica.

La verità porta i due innamorati ad avvicinarsi ancora di più e ad abbattere qualsiasi pregiudizio nei confronti della malattia. Nonostante inizialmente Jessica sia sconvolta, decide di tornare da Danny e fa l’amore con lui. Il giorno seguente si reca in un consultorio per capire la malattia di Danny e garantire a entrambi un’intimità sicura e serena.

Credo che questa scena avrebbe potuto essere approfondita, diventando un’occasione per informare il pubblico sulla malattia. Nonostante ci sia molta più conoscenza rispetto a due decenni fa, l’HIV è infatti ancora oggetto di stereotipi e malinformazione.

Dopo un’iniziale reticenza, Tina, la coinquilina di Danny, si avvicina a Jessica.

È un momento cruciale per la caratterizzazione dei tre personaggi.

Tina è una figura fondamentale nella vita di Danny e soltanto nel momento in cui si apre a Jessica, la protagonista comprende la dinamica del loro rapporto.

I dubbi e la gelosia vengono abbattuti quando Tina le svela il proprio passato di abusi e uso di droghe. Anche Tina abbandona i timori che provava nei confronti di Jessica, perché comprende che lei non è una minaccia, ma una figura importante nella vita di Danny.

Con la scoperta della malattia di Danny, il ragazzo diventa il centro delle attenzioni di Jessica. È costretta a fare i conti con i pregiudizi dei suoi genitori e della sua migliore amica, che vorrebbero per lei una vita diversa.

Inizialmente ho pensato che la caratterizzazione di Jessica fosse molto debole. Il personaggio sembra infatti vivere in funzione di Danny. Riflettendoci ho capito che la scelta è stata voluta e che in realtà Jessica matura una crescita non indifferente, che può sfuggire in un primo momento.

Quando la narrazione pare quasi propendere per un epilogo più sereno, il passato di Tina torna a tormentarla e Danny deve fare i conti con il manifestarsi della malattia.

Vicino all’orizzonte è un film sull’amore travolgente tra due giovani. Un amore pieno di ostacoli, scandito dal tempo e dalle scelte. Fuggire o restare e combattere insieme?

Non è un film perfetto, soprattutto nella prima parte, che manifesta una sceneggiatura troppo povera. Ma riesce a portare sullo schermo una storia di amore e sofferenza molto intensa, trattando con delicatezza temi difficili come l’uso di droghe, la depressione e la malattia.

Voto: 3,5/5

Se siete interessati a leggere il libro, potete acquistarlo qui.

Guarda l’orizzonte, il punto dove il cielo e la terra si toccano, quello è il confine tra i due mondi, dove potremmo sempre incontrarci

4 pensieri su “Vicino all’orizzonte: recensione del film tratto da una storia vera”

Rispondi