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Intervista a Giovanni di Rosa in occasione dell’uscita di Ancora Addio, la sua nuova Novel Romance

Oggi voglio presentarvi la nuova novella di Giovanni di Rosa, disponibile su Amazon al prezzo di 0,99€. Per l’occasione ho voluto fargli qualche domanda su “Ancora Addio”.

~ Buongiorno Giovanni. Bentornato sul blog!

Ancora Addio è la tua nuova novella, nata inizialmente come un racconto breve e pubblicata nella raccolta “Racconti di mare” del gruppo Facebook Scrittura creativa e blogging. Per quale ragione hai deciso di riprendere il racconto e trasformarlo in una novella?

Innanzi tutto ti ringrazio per avermi dato questa nuova opportunità.

Parto con una precisazione: i termini novella e racconto sono quasi sovrapponibili; ho presentato questo lavoro più lungo come novella per chiarire che si trattava di un lavoro differente da quello inserito nella raccolta. Per essere estremamente chiaro: si tratta di una storia di circa settanta pagine che sviluppa un racconto originale di cinque.

Per quanto riguarda la tua domanda, mi sento di dire che per me scrivere “Ancora Addio” in questa forma più “estesa” è stata una sfida. Volevo provare a cimentarmi con un racconto sentimentale e parlare di vita reale, cercando di racchiudere anche un po’ delle mie esperienze in una storia in cui si potessero riconoscere tutti.

Inoltre, ho pensato che il racconto funzionasse così bene da meritare un approfondimento sulla storia dei miei personaggi. Io stesso ero curioso di scoprire di più della storia d’amore dei protagonisti di “Ancora Addio”, che avevano avuto una vita assai breve nel racconto inserito nella raccolta.

~ Parlaci brevemente di Ancora Addio e presenta Remo e Giada ai lettori del blog.

Volevo creare due personaggi che fossero allo stesso tempo rappresentanti dell’era contemporanea e protagonisti di una storia senza tempo. Remo e Giada hanno tanti caratteri dei giovani di oggi, ma sono anche individui con una scala valoriale che sembra riportarli ad altre epoche. Tra i loro pregi e difetti, credo che chiunque possa trovare qualcosa di sé nell’uno o nell’altro personaggio.

Giada è una ragazza assennata, con la testa sulle spalle, che io definisco come “nata vecchia”, per quella determinazione ineguagliabile nel perseguire i propri obiettivi.

Remo, invece, fa più fatica. Il suo percorso di maturazione è più lungo, ma alla fine riscoprirà dentro sé una profondità che i lettori potrebbero non scorgere nei primi capitoli.

~ In Ancora Addio ci sono diverse citazioni a serie televisive, in modo particolare Gilmore Girls. Proviamo a fare un gioco: ti sfido ad associare alcuni personaggi dal mondo delle serie TV ai personaggi principali della tua novella! A chi assomigliano Remo e Giada?

Nella storia, Giada si ritrova a paragonare se stessa e Remo a Rory e Dean di “Una Mamma per Amica”, ma non è detto che siano i personaggi televisivi assolutamente più simili a loro. Se, da una parte, penso che Remo calzi a pennello con la figura di Dean, ovvero quella del bravo ragazzo che commette errori a fin di bene e non si accorge dei passi importanti che fa e delle conseguenze che avranno, Giada è molto diversa da Rory.

Paragonerei Giada a Rachel di “Friends”. Rory è una “sconfitta dalla vita”, che soccombe di fronte alle problematiche della sua gioventù poco fortunata, Rachel, invece, ha ancora quell’entusiasmo di tempi che non sono più i nostri e malgrado comprenda tutte le lacune della persona che ama, alla fine decide di non poter chiudere la porta all’uomo che sembra essere destinato a lei da sempre. Allo stesso modo, Giada ha quella determinazione a non darsi per vinta, ad andare avanti nella sua vita, senza mai dimenticarsi di un amore che l’ha cambiata nel profondo.

~ Come ti sei trovato, dal punto di vista stilistico, a realizzare una storia che si estende in un arco narrativo così lungo? Hai avuto particolari difficoltà?

Ho sempre apprezzato le storie che accompagnassero il lettore in diverse fasi della vita dei protagonisti. Trovo che una storia d’amore vada raccontata in tutte le sue fasi, nelle sue svolte, nei suoi alti e nei suoi bassi, pertanto sentivo che Remo e Giada dovessero vivere nelle pagine diversi anni della loro vita. La storia inizia subito dopo il loro diploma e culmina con loro pienamente adulti, pronti a vivere la seconda metà dei loro vent’anni.

Raccontare questi anni non è stato complesso, data la brevità dell’opera. Penso, inoltre, che mi abbia aiutato un’impostazione narrativa che ha scansionato questi sei anni in una serie di flash. Ho provato a raccontare gli eventi salienti delle loro vite per ogni anno, senza dilungarmi in particolari meno rilevanti. In qualche modo, coi dovuti distinguo fra le opere, ho cercato di emulare l’impostazione narrativa di un libro che trovo meraviglioso, ovvero “One Day” di David Nicholls.

~ Il tema del primo amore è centrale nella tua novella. Qual è la tua opinione su questo argomento? Credi che il primo amore sia davvero così significativo nella vita di un individuo?

Devo essere onesto: no. Ma ogni storia è diversa. Nel caso di Remo e Giada, il primo amore era quello giusto. Ma non capita sempre, anzi è statisticamente improbabile.

Devo essere sincero e dire anche che ho scritto questa novella con un pizzico di nostalgia, accorgendomi di non aver conosciuto davvero l’amore e cosa si provi ad amare una persona con passione e a essere ricambiati fino a pochi anni fa. Quindi, ho provato a sperimentare una storia alternativa, differente dalla mia, cercando di metterci tutti i sentimenti che, presto o tardi, ho conosciuto nella mia esperienza di vita.

In generale, però, il primo amore è comunque qualcosa che non si dimentica. Che sia una storia travolgente o un amore non corrisposto, una fantasia o un’esperienza imbarazzante, penso che sia qualcosa che ti segna, nel bene o nel male, quindi perché non parlarne in un libro?

~ Sei reduce da poco dall’uscita del fantasy Cloude e Ancora Addio è la tua seconda pubblicazione. Hai altre novità in arrivo? Ti va di parlarcene?

Sì, certo. Ho due romanzi finiti e da revisionare, ma non so né come né quando vedranno la luce. È, invece, notizia pressoché certa quella di un’altra piccola pubblicazione a Dicembre. Ho deciso, infatti, di mettere insieme tutte le ricerche fatte per i miei video e per il mio blog e creare una piccola guida per gli aspiranti scrittori. E, in particolar modo, per chi ha difficoltà a finire il primo romanzo della sua carriera. Ho chiesto aiuto a molte persone del settore e ho cercato di creare una risorsa utile per gli scrittori alle prime armi.

Penso che le prossime settimane saranno soprattutto dedicate alla revisione dei romanzi e alla preparazione di questa pubblicazione.

~ Oltre ad essere uno scrittore emergente, hai anche un blog e un canale YouTube aperto da poco. Come sono nati questi progetti?

Ho sempre avuto bisogno di esprimermi. Ho iniziato a fare blogging, parlando di serie televisive e presto mi sono ritrovato a parlare delle storie in senso lato. Sono un appassionato di storie, in ogni forma esse vengano prodotte, e da questo desiderio di commentare, recensire e interfacciarmi con altre persone è nato il blog. Il canale è nato più recentemente, perché penso che Youtube sia un social dalle grandissime potenzialità. Ho parlato finora di scrittura e lettura sul canale, ma presto conto di iniziare a creare dei podcast, cercando di sviluppare analisi approfondite su capisaldi della cultura popolare. È un progetto agli albori, ma che spero vivamente funzioni. La mia attività da blogger corre parallela a quella di scrittore, ma penso che non potrebbe andare diversamente. Anzi, cerco di portarmi dietro tutto quello che scopro e conosco per i miei contenuti nella mia attività di scrittore.

~ Come già detto, Ancora Addio è la tua seconda pubblicazione uscita in selfpublishing. Com’è cambiato il tuo approccio all’autopubblicazione? Hai incontrato particolari difficoltà?

Sì, con la pubblicazione di “Cloude – Il Portale”, mi sono potuto rendere conto di quante difficoltà si incontrino nella strada dell’autopubblicazione. Mi sono reso conto che non importa quanto tu possa lavorare duro, creando e proponendo un prodotto tutto da solo, gli errori possono essere sempre dietro l’angolo.

“Ancora Addio” è un progetto meno ambizioso di un romanzo, e quindi un testo con una revisione più facile, che io mi auguro risulti impeccabile agli occhi del lettore.

Devo ammettere, però, che l’autopubblicazione sia uno step che consiglio a tutti gli scrittori emergenti, perché quello che si impara, buttandosi in questo mondo, non lo si può imparare solamente immaginando. Impari a essere più esigente e impari a capire cosa funziona e cosa no con il pubblico.

Per far sì che i miei prodotti siano sempre più curati, in questi mesi ho letto diversi testi sulla scrittura e lavorato sodo sul mio stile di scrittura per renderlo più omogeneo e agile. Sono convinto di aver portato avanti un percorso che darà i suoi frutti e mi auguro soprattutto che la novella piaccia e risulti convincente!

ESTRATTO

“Giada si abbassò e stampò le sue labbra sulla guancia di lui. Un bacio fuggente e dolce, che sapeva di strade interrotte. Le labbra umide di lei erano già un preludio alla nostalgia che avrebbe provato, nei giorni a venire. Chissà per quanto tempo avrebbe bruciato quell’addio? Una ferita accesa nel petto, sulla pelle che era stata cuscino per il riposo di lei.

La ragazza iniziò ad allontanarsi, ciabattando sulla sabbia via via più fresca, ora che la sera si faceva sempre più prossima.

Remo non poté fare a meno di voltarsi, di fissarla. Era un pezzo di se stesso che si allontanava già. Era un dolore che non riusciva nemmeno a comprendere. Ci sarebbe stato tempo, però, per metabolizzare. Tutto si supera, in fondo. Anche l’amore che cammina lento, sulla sabbia, via da te. Anche l’amore che ti volta le spalle, dopo gli anni passati a rincorrerlo.”

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