Interviste

Un tè con Jane Austen: Intervista all’autrice

Buongiorno lettori! Oggi voglio inaugurare una nuova rubrica un po’ particolare, nella quale intervisterò scrittori ormai scomparsi da tempo o personaggi provenienti da libri, film o serie tv.

Disclaimer: ovviamente l’intervista seguente è completamente inventata. Le domande e le risposte non si basano sulla reale vita di Jane Austen, in quanto la sua identità è stata svelata al pubblico solo dopo la sua morte. Anche i fatti sono diversi dalla realtà, perciò se siete fan dell’autrice sappiate che la mia intervista è da considerarsi come la trascrizione di un sogno senza alcun fondamento!

Intervista a Jane Austen

I: Buongiorno Signorina Austen. Vi ringrazio per aver accettato il mio invito per il tè. Mi vogliate scusare per l’accoglienza modesta, ma vi confesso che non avrei mai immaginato accettaste!

J.A: Trovo la sua casa davvero deliziosa e accogliente. È un piacere essere qui e rispondere alle vostre domande.

I: Non vorrei essere inopportuna, ma spero che mi permettiate di complimentarvi con voi per la brillante carriera. La vostra fama vi precede. Orgoglio e Pregiudizio è stato ristampato per la seconda volta e Persuasione è appena uscito nelle librerie di tutto il paese. Il suo talento è inarrestabile!

J.A: (sorride) Vi ringrazio. È sempre un’immensa gioia trovare così tanto affetto da parte dei lettori. Vi confesso che non avrei mai immaginato un tale entusiasmo. Non è per la fama che ho iniziato a scrivere.

I: Che cosa vi ha spinto a prendere carta e calamaio? Il denaro, forse?!

J.A: (Ride) Se mia sorella Cassandra mi sentisse ora sono certa che non ne sarebbe affatto felice: devo dirvi che non disdegno le entrate che sto ricavando dai miei libri. Per nulla. Ma no, non è per questa ragione che ho iniziato a scrivere.

Forse la mia risposta vi annoierà, ma sono sempre stata un’attenta osservatrice. La quotidianità della vita mi affascina e nei momenti di noia la mia mente da spazio all’immaginazione. Così sono nati molti dei miei personaggi. Non smetto mai di osservare.

I: Quante cose interessanti dovete aver visto!

A quale dei personaggi siete più affezionata in questo momento?

J.A: (riflette) Quando è uscito Prime Impressioni – Orgoglio e Pregiudizio. ndr – la mia paura più grande era che Elizabeth potesse destare antipatia nei lettori. Per me Lizzie è come una sorella e mi si spezzerebbe il cuore se non venisse apprezzata. Quindi posso dire con certezza che è lei il personaggio al quale sono più affezionata.

I: Elizabeth vi somiglia?

J.A: (riflette) Tutti i miei personaggi mi somigliano, e al tempo stesso nessuno. Vi confesso che vorrei possedere la sua tenacia e testardaggine, ma mi riesce difficile impormi come lei. Provo molta ammirazione per Elizabeth.

I: In Ragione e Sentimento avete esplorato il rapporto tra due sorelle molto diverse. Quanto ha influito la vostra esperienza personale?

J.A: Tantissimo! Io e mia sorella Cassandra siamo molto unite. Purtroppo viviamo lontane, ma la nostra corrispondenza è sempre fitta. Mi manca molto. A volte Cassandra mi accusa di essermi ispirata a lei nel dare vita a Marianne in Ragione e Sentimento.

I: È vero?

J.A: (sorride). Forse! Ma vi prego, non scrivetelo nell’intervista! Mi ucciderebbe se sapesse che l’ho ammesso! Lei è quanto di più caro ho al mondo.

I: Non posso promettervi nulla, come sapete i lettori amano queste piccole indiscrezioni! Ad ogni modo torniamo a noi: Bath, Southampton, Chawton… vi trasferite di frequente da una parte all’altra dell’Inghilterra. Nei vostri romanzi raccontate la vita nelle piccole comunità campagnole. Quanto di vero c’è nei vostri libri? Vi siete ispirata a persone incontrate realmente?

J.A: I miei sono personaggi di fantasia, ma ho sempre cercato di trasmettere la quotidianità che si percepisce nelle piccole realtà. Non conosco nessuna Signora Bennet o nessun Mr Willoughby. Ma se ho mai incontrato individui simili a loro? Non posso negarlo. (Ride)

I: E un Mr Darcy lo avete mai conosciuto?

J.A: Lo sto ancora aspettando.

I: Come si suol dire, le cose belle accadono a chi sa aspettare. I balli sono un’occasione di raccoglimento nei vostri romanzi. Ma ditemi Signorina Austen, siete una ballerina?

J.A: Se così si può dire! Mi diletto in questa arte, ma non posso ammettere di esserne portata. Tuttavia continuerò a ballare anche a costo di rendermi ridicola di fronte a tutti gli invitati a un ballo! Mi diverte troppo per rinunciarvi.

I: Tornando ai personaggi dei suoi libri, Emma è un’eroina insolita, a tratti detestabile. Per quale ragione avete scelto un personaggio di questo tipo?

J.A: Come ho scritto all’inizio del libro, credo di essere l’unica ad apprezzare il personaggio di Emma, forse perché ho avuto modo di trascorrere molto tempo con lei e andare oltre le apparenze. Emma è viziata, superficiale e da molta importanza alla propria posizione sociale. Ma conoscendola si percepiscono anche altri aspetti di lei che possono sfuggire a un occhio poco attento.

I: Il nostro tempo purtroppo volge al termine. So che avete una cena che vi aspetta e un romanzo al quale state lavorando.

J.A: Proprio così. Con grande rammarico devo lasciarvi, ma la mia famiglia mi aspetta per cena e non vorrei tardare.

Per scusarmi del poco tempo a disposizione, vi saluto con una notizia che spero possa rallegrarvi. Al momento sto lavorando alla stesura di un nuovo romanzo, che si chiamerà Sanditon. Tornerò sicuramente da voi in occasione dell’uscita del nuovo libro. È sempre un immensa gioia fare quattro chiacchiere con voi.

I: Vi ringrazio Signorina Austen. La aspetteremo con trepidazione!

Se avete qualche domanda per Jane Austen potete lasciarla qui sotto. Magari la prossima volta risponderà alle vostre curiosità!

27 pensieri su “Un tè con Jane Austen: Intervista all’autrice”

  1. Bellissima rubrica! Io Jane Austen me la immagino molto sarcastica e pungente, non proprio una persona con cui mi piacerebbe avere a che fare. Ma è proprio un’idea che mi deriva solo da Orgoglio e Pregiudizio, che ho trovato molto cinico e pieno di ipocrisia, sicuramente frutto dell’osservazione della società di cui parli, ma credo anche della natura della sua autrice.
    Chissà, forse se a un certo punto quel suo mister Darcy fosse arrivato…

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    1. Grazie mille!
      In effetti anche io me la sono immaginata così!
      Credo che l’unico amore che abbia sperimentato Jane sia stato quello dei suoi romanzi. Si è spesso romanzata una sua presunta relazione con Lefroy, ma pare non fosse nulla.
      Chissà quali altri capolavori ci avrebbe regalato se non fosse scomparsa così giovane

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  2. Ciao! Nuova iscritta 🙂
    Jane Austen è una delle mie scrittrici preferite e ho davvero adorato questa intervista, hai colto perfettamente la sua personalità. E non vedo l’ora di leggere anche quella a Hermione, dato che sto leggendo Harry Potter proprio in questo periodo!
    P.s. Mi piace molto il tuo blog, ho già adocchiato molti altri articoli interessanti la cui lettura credo mi terrà occupata per un po’ 😀

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  3. veramente bella questa idea! e mi è piaciuta davvero molto questa intervista alla Austen!
    “E un Mr Darcy lo avete mai conosciuto?
    J.A: Lo sto ancora aspettando.”
    mi hai conquistata 😃

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