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Il club del libro e della torta di bucce di patata di Guernsey [Recensione libro]

Buon inizio settimana cari lettori! Oggi voglio parlarvi di un libro che ho letto di recente e di cui avevo già visto il film su Netflix; Il club del libro e della torta di bucce di patata di Guernsey di Mary Ann Shaffer e Annie Barrows.

1946. La seconda guerra mondiale è terminata da pochi mesi e il mondo cerca di risollevarsi dagli orrori subiti. Tra di loro c’è Juliet Ashton, giovane scrittrice che durante il conflitto ha tenuto una rubrica leggera e divertente per lo Spectator, diventata poi un libro. Alla ricerca di idee per un nuovo volume da scrivere, Juliet riceve all’improvviso una lettera da Dawsey Adams, un abitante dell’isola di Guernsey, che è in possesso di un libro che una volta le era appartenuto.

I due iniziano una fitta corrispondenza e Dawsey le racconta di appartenere al club del libro e della torta di buccia di patata di Guernsey. Juliet rimane affascinata dai racconti di Dawsey e decide di scrivere dei membri del club e delle loro vite durante l’occupazione nazista. Il resto dei membri del club, e anche qualche abitante un po’ troppo curioso, iniziano a scriverle, raccontandole aneddoti sul club e sulla loro vita…

Il club del libro e della torta di buccia di patata di Guernsey è un romanzo interamente epistolare, che riporta la fitta corrispondenza tra Juliet e i vari personaggi che compaiono nella storia. Inizialmente temevo che questa modalità potesse rivelarsi dispersiva e, in effetti, ho fatto un po’ confusione tra i numerosi personaggi riportati. Tuttavia, entrando nel vivo della lettura, è impossibile non farsi coinvolgere; come accade a Juliet, da ogni singolo personaggio, che prende vita sulla carta.

È un libro che fa commuovere e che non si limita a narrare dei fatti, ma li racconta attraverso i personaggi che hanno vissuto gli orrori della guerra, la fame, la paura. I protagonisti di questi racconti sono persone semplici, abitanti di un’isola di cui nessuno si ricorda mai, ma al tempo stessi ricchi di sensibilità, dolcezza, passione per la lettura.

“We read books, talked books, argued over books, and became dearer and dearer to one another. […] and our evenings together became bright, lively times – we could almost forget, now and then, the darkness outside.

[Traduzione: Leggemmo di libri, parlammo di libri, discutemmo di libri, e diventammo sempre più vicini gli uni agli altri… e le nostre serate insieme divennero momenti vivaci e luminosi – potevamo quasi dimenticare, adesso e allora, l’oscurità all’esterno.]

I libri sono il punto cardine di questo romanzo. La lettura ha il potere di unire le persone, di salvarle, e questo libro ce lo dimostra.

Ho apprezzato molto anche la ricerca storica che c’è alla base di questo romanzo. Sebbene i personaggi siano di finzione, l’occupazione tedesca è realmente avvenuta come descritta nel volume. Durante la guerra ogni contatto tra Guernsey e il resto del mondo è stato interrotto e gli abitanti dell’isola non avevano nessuna notizia dalla terra ferma. Alcuni passaggi, come il racconto delle condizioni dei prigionieri ebrei, sono stati davvero strazianti da leggere, ma necessari.

L’autrice ebbe l’idea di fare alcune ricerche durante un soggiorno a Guernsey nel 1980. Come Juliet, anche Mary Ann rimase affascinata dalla storia dell’isola durante l’occupazione nazista e, intervistando alcuni abitanti decise diversi anni più tardi di scrivere un libro.

Il manoscritto fu accettato da una casa editrice nel 2006, che voleva però alcuni cambiamenti nel libro. L’autrice, che nel frattempo si era ammalata, affidò il compito alla nipote Annie Barrows, che lo sistemò per la pubblicazione.

Il libro è uscito ufficialmente nel 2008 e dieci anni più tardi Netflix ne ha realizzato un adattamento.

E voi avete letto questo libro? Vi è piaciuto?

Se volete recuperarlo, potete farlo qui.

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