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On my block: una serie Netflix da guardare [recensione flash]

Ciao a tutti i lettori del blog! Non sapendo quale serie tv guardare su Netflix in questo periodo, mi sono imbattuta in On my block, prodotto originale Netflix di dieci puntate a stagione, per una durata di 30 minuti ciascuna.

Cesar, Monse, Jamal e Ruby sono un gruppo di amici di quattordici anni, che vivono in uno dei quartieri più difficili di Los Angeles, abitato dai membri di una gang.

I ragazzi, cresciuti tra pestaggi e pallottole vaganti, in una realtà che appare quasi la norma per loro, con l’avvicinarsi delle superiori si promettono di affrontare insieme i cambiamenti che arriveranno.

Quando Monse torna dal campo estivo però le dinamiche tra il gruppo sono cambiate: Cesar è entrato nella gang del fratello. È compito dei suoi amici cercare di tirarlo fuori da guai prima che sia troppo tardi…

Nonostante On my block tratti tematiche piuttosto difficili, come delinquenza e omicidi, riesce a raccontare la realtà di alcuni quartieri americani con una nota di leggerezza, che si mantiene per tutto il corso delle puntate.

Lo fa introducendo alcuni personaggi eccentrici, come Jasmin, una vicina che vuole entrare a far parte del gruppo a tutti i costi, la nonna “cannaiola” di Ruby, o lo stesso Jamal, che ha una storyline a lui dedicata. Non mancano triangoli amorosi, litigi e gelosie, tipici degli adolescenti che si trovano a scoprire l’amore per la prima volta.

Trattare una tematica come lo scontro tra bande in una chiave semi-comica è stata una sfida, in cui On my block è uscita vincente.

Perché, nonostante si passi da una lunga parte dedicata a una caccia al tesoro, a una sparatoria mortale nel giro di qualche puntata, la serie non cade mai nello stereotipo. Riesce invece a bilanciare tutti gli elementi, anche grazie l’accurata caratterizzazione dei personaggi.

VOTO: 4 su 5

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