Recensioni

Metempsicosi di Stefano Caruso [RECENSIONE]

Buongiorno lettori! Dopo un weekend lavorativo intenso posso finalmente dedicarmi alla recensione della nuova opera di Stefano Caruso, Metempsicosi, che ho avuto la possibilità di leggere in anteprima qualche mese fa.

Sebastian è un sensitivo, diventato dipendente da una droga, il Nac-B, che gli permette di traslare, ovvero volare lontano dal proprio corpo e rifugiarsi in una realtà diversa. Durante la traslazione Sebastian entra in contatto con delle entità che hanno la capacità di manipolare il suo comportamento.

Lavorando come sensitivo, Sebastian viene ingaggiato per ritrovare un gruppo di ragazzini, scomparsi all’improvviso da un villaggio nel deserto. Arrivato nella cittadina di Tunbleweed si rende conto però che qualcosa di insolito avvolge quel luogo, un’entità diversa e molto più forte.

Con l’aiuto di altri sensitivi, Sebastian inizia a indagare sulla figura che lo ha chiamato in quel luogo…

“Quando si fa notte l’uomo mi aspetta, perché l’uomo mi aspetta di notte?
Quando chiudo gli occhi l’ombra mi osserva, perché l’ombra mi osserva tutte le volte?
Nel buio l’uomo mi guarda, perché l’uomo mi guarda se muoio?
Quando sono solo l’uomo mi parla, perché l’uomo mi parla se non voglio?
Negli specchi la sua ombra mi trova, e io non ho ancora capito perché…
Quando mi nascondo l’uomo mi scova, e la sua ombra mi osserva quando lui non c’è.”

Metempsicosi non è un romanzo che si affronta con leggerezza, ma al tempo stesso è quel tipo di storia che tiene il lettore incollato alle pagine e lo spinge a volerne sapere sempre di più. L’autore è stato abile nel tessere un romanzo che porti il lettore ad affrontare una serie di emozioni molto intense, che vanno dall’ansia al disagio, fino alla paura. Ha uno stile in grado di trasmettere tutto ciò, dai dialoghi alle descrizioni dei luoghi.

Metempsicosi ha una trama diversa da qualsiasi cosa abbia mai letto in precedenza ed è una storia che merita la massima attenzione per essere apprezzata a dovere.

A volte ho provato una sensazione di smarrimento nella lettura, anche a causa delle poche spiegazioni, ma credo che ciò sia un effetto voluto, per far avvicinare ancora di più il lettore al protagonista. È difficile distinguere realtà da finzione, ma credo anche che questo effetto renda il romanzo più interessante.

Sebastian è senza dubbio il personaggio meglio riuscito. Su di lui l’autore ha speso una cura particolare, e il risultato è un protagonista intriso di sofferenza e anche molto umano.

Metempsicosi è un progetto che ha visto l’autore impegnato per ben quattro anni e leggendo è facile capire quanta dedizione abbia richiesto una storia così complessa.

Premettendo che Metempsicosi non è il mio genere di lettura, ho trovato pochi difetti al libro. Ribadisco però che il romanzo richiede una certa attenzione durante la lettura, perché in caso contratio il rischio è di ritrovarsi spaesati.

Ho apprezzato anche alcuni “giochi” che l’autore ha inserito nel libro e di cui, se non avete afferrato, trovate la spiegazione alla fine del romanzo. Anche se vi consiglio di provare a scoprirli da voi!

Se la mia recensione vi ha incuriosito, potete trovare il romanzo qui.

Vi lascio qui di seguito anche la sinossi ufficiale di Metempsicosi.



Non c’è redenzione per i dannati.
Sebastian ha perso tutto: amicizie, amori, sicurezze, e sa che la colpa è solamente sua.
Non vive più, guarda la sua vita scorrere e si rifugia in una realtà fittizia, creata dalla droga da cui è dipendente, il Nac-B, che gli permette di volare lontano dal proprio corpo, dove è tutto perfetto.
Questa è la traslazione.
Ma i mondi in cui si trasla sono abitati, la droga lo mette a contatto con delle entità, esseri di altre dimensioni in grado di manipolare il comportamento di chi assume il Nac-B.
Sebastian utilizza le conoscenze delle entità e si guadagna da vivere come sensitivo.
Una chiamata per un lavoro come tanti lo porta lontano da tutto, la scomparsa di alcuni ragazzi in un villaggio sperduto in mezzo al deserto.
L’entità del luogo è diversa da qualsiasi altra avesse mai affrontato prima.
I fantasmi del passato riemergono e gli offrono la possibilità di redimersi, ma il prezzo è l’umanità.
Quanto ci si può spingere oltre per riavere chi si ama?
Chi si può sacrificare per la propria felicità?
Si può correggere il passato?
Questo è Metempsicosi.

2 pensieri su “Metempsicosi di Stefano Caruso [RECENSIONE]”

  1. Piccolo off topic:
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