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The Upside: il remake americano di Quasi Amici [RECENSIONE FLASH]

Sempre amici (The upside) è il remake americano del celebre film francese Quasi amici, uscito nel 2011.
Il film ha avuto un’uscita travagliata a causa degli scandali di Weinstein, arrivando nelle sale un anno dopo, nel 2018. In Italia è disponibile da poche settimane sulla piattaforma streaming Prime Video.

Il protagonista è Phil, un uomo ricco tetraplegico, alla ricerca di un badante che lo aiuti nelle azioni quotidiane.
Durante i colloqui per la ricerca di personale, si presenta Dell, un pregiudicato fannullone senza alcuna esperienza di lavoro e poco incline a darsi da fare.
Nonostante il parere contrario dell’assistente di Phil, Yvonne, l’uomo assume Dell.
A dispetto delle diversità culturali e sociali i due stringono amicizia, diventando l’uno il supporto dell’altro.

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Quando ho scoperto dell’esistenza di Sempre amici ero sorpresa, perché non riuscivo a capire la necessità di realizzare un remake di un film già praticamente perfetto.
La scelta vincente sarebbe stata quella di cambiare le dinamiche dei protagonisti, ma gli sceneggiatori hanno scelto la via sicura, ricalcando fedelmente il film originale.
Cambiano alcuni dettagli, certo, ma troppe scene sono identiche a Quasi amici, al punto che sembra di vedere la stessa pellicola.
In realtà una differenza importante c’è, ovvero l’interpretazione degli attori.
Kevin Hart è un comico molto conosciuto e amato, ma non riesce a reggere il confronto con Omar Sy, che spiccava anche nelle scene drammatiche e non solo in quelle umoristiche.
Hart strappa più di una risata nel corso del film, è a proprio agio con le battute di Dell e il suo modo di fare espansivo. Tuttavia, quando il ruolo richiedere un’interpretazione più curata, l’attore si allontana dal suo personaggio, non riuscendo a coglierne l’essenza più drammatica.
0f1ddf5387cfbfd31303003237bd150a.jpgNon possiamo dire invece la stessa cosa di Bryan Cranston, eccelso come al solito anche quando può avvalersi solo delle sue espressioni facciali, senza ricorrere alle gestualità del resto del corpo.

Devo essere sincera, se Sempre amici non fosse stato un remake, il giudizio non sarebbe stato così severo. The upside è un bel film, ma è qualcosa di cui non avevamo bisogno.
È inevitabile confrontarlo con la controparte francese, ma si tratta di una mera copia; di una scelta facile senza correre rischi.

Se non avete visto Quasi Amici vi consiglio di recuperare quello, perché a mio parere merita molto di più.

 

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4 pensieri su “The Upside: il remake americano di Quasi Amici [RECENSIONE FLASH]”

  1. Gli americani hanno un po’ la fissa per i remake (veramente ultimamente anche noi italiani…).
    Finché si tratta di film asiatici posso anche capirlo, cultura differente, attori non facili da distinguere per noi occidentali. Ma in questo caso proprio non ne capisco il motivo. Tra l’altro è un film che è uscito poco tempo fa e che, come hai già detto giustamente tu, era perfetto. Storia ed interpretazioni.
    Mah, avranno soldi da sprecare. E comunque il fatto che non sia uscito al cinema ha già detto tutto.
    Mchan

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    1. Verissimo. Probabilmente pensano di rendere tutto migliore solo perché è americano.
      Esatto, non ce n’era alcun motivo.
      È un bel film tutto sommato, ma è inevitabile fare il confronto, e al confronto non regge per nulla con quello francese

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