Film

Le mie unpopular opinion su film e serie tv [PARTE 1]

Buongiorno lettori! Da un’idea di un post sui social di Gaialor95 di qualche tempo fa, ho pensato di parlarvi delle mie unpopular opinion su film e serie tv.

Ma prima di iniziare: Che cosa sono le unpopular opinion?
Si tratta di opinioni che si discostano da ciò che comunemente apprezza la massa. Un esempio di Unpopular opinion potrebbe essere dire di odiare Game of Thrones, saga amata da un pubblico vastissimo. (Me compresa!)

Ovviamente non dimenticate di farmi conoscere le vostre unpopular opinion nei commenti. Sono curiosa!

La coppia Joey-Rachel è meglio di Rachel-Ross

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La storia d’amore tra Rachel e Ross è durata per ben dieci stagioni, tra tira e molla, un matrimonio a Las Vegas e la nascita di una figlia. Ad un certo punto della serie i creatori hanno però deciso di far scoppiare la scintilla tra Rachel e Joey, concludendo comunque con un lieto fine per Rachel e Ross.
Sebbene molti fan abbiano criticato la parentesi Rachel/Joey, io l’ho apprezzata tantissimo e speravo sarebbero rimasti insieme!

 Lo Hobbit è migliore de Il Signore degli anelli

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Quando sono usciti i film de Il Signore degli anelli credevo non facessero per me e ne ho rimandato la visione fino all’anno scorso, momento in cui avevo già visto la saga di Lo Hobbit (che mi era piaciuta molto).
Seppur abbia apprezzato molto tutti i film de Il Signore degli anelli, ho preferito il tanto odiato prequel!

Carrie Bradshaw è una pessima persona 

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Carrie Bradshaw è un personaggio amatissimo dai fan nelle mondo delle serie tv, ma in realtà a mio parere è una pessima amica e fidanzata. Si è comportata in modo egoista in diverse occasioni con le sue amiche e ha trattato malissimo Aidan!

Lorelai Gilmore è una pessima madre

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Ho già parlato di Lorelai in passato, ma non posso non citarla tra le unpopular opinion.
Quando seguivo Gilmore Girls da bambina, pensavo che Lorelai fosse fantastica. Eppure riguardando la serie da adulta mi sono resa conto delle pessime scelte che ha fatto come madre e fidanzata nelle relazioni che ha avuto nel corso della varie stagioni.

Credo che su questo punto ci siano molte cose da dire. Mi piacerebbe scrivere un articolo dedicato a Lorelai e Rory. Fatemi sapere nei commenti se vi può interessare!

I film d’animazione Disney sono sopravvalutati

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Questa è l’opinione di cui temevo di più la rivelazione.
Ebbene sì, penso che i film Disney siano sopravvalutati! Ovviamente pure io sono cresciuta con i classici Disney e li ritengo dei buoni film d’animazione, ma non riesco a capire tutto l’entusiasmo per l’universo Disney!

Ghost è sopravvalutato

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Di recente Serial Escape ha parlato di Ghost e mi sono trovata d’accordo con la sua opinione.
A mio parere Ghost non è nulle di eccezionale e quando l’ho visto non sono riuscita a capire per quale ragione sia così acclamato.

I film tratti dai libri di Nicholas Sparks sono sottovalutati

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I libri di Nicholas Sparks sono conosciuti per essere molto romantici e commoventi e così sono i film da cui sono tratti come Le pagine della nostra vita o I passi dell’amore.
È il momento di svelarvi il mio guilty pleasure: adoro questo tipo di film e non capisco come non possano piacere a tutti!


Per il momento mi fermo qui, ma non appena mi verranno in mente altre unpopular opinion continuerò con la seconda parte. Aspetto le vostre nei commenti!

 

 

25 pensieri su “Le mie unpopular opinion su film e serie tv [PARTE 1]”

  1. Hallo!
    Io ho una marea di unpopular opinion. Per esempio sono una delle poche della mia generazione a cui Friends non piace per nulla. Uguale Sex&the city. Anche se, ad onor del vero, sono proprio le comedy a non piacermi.
    La mia opinione impopolare più recente (o che almeno mi viene in mente al momento) è la mia preferenza per il personaggio di Malia in Teen Wolf. La odiano tutti, a me invece piace moltissimo e l’ho shippata sia con Stiles che con Scott. E restando in tema non ho mai capito tutta questa grande fomentazione per la coppia Stydia.
    Poi vabbè, sono una ragazza a cui piacciono prevalentemente i criminal ed i procedural.
    Mchan

    Ps: anch’io trovo Sparks sottovalutato. I film tratti dai suoi romanzi mi fanno sempre piangere.

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  2. Posso esprimermi solo su ciò che conosco.
    Non sono d’accordo su Il Signore degli Anelli e Lo Hobbit… proprio per niente! XD
    Invece anch’io reputo i film Disney sopravvalutati. Certo, alcuni per me sono davvero belli (Toy Story, Hercules…), ma nel complesso preferisco le storie con i personaggi di Paperopoli/Topolinia ai classici d’animazione. Certo non imparo a memoria le canzoni e alcuni non li vedo da quando uscirono al cinema…

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  3. Grazie per la citazione.
    Comunque quella di Ross/Rachel m’ha ucciso. Joey/Rachel è la cosa peggiore della storia di Friends per me.
    Non ho mai compreso l’odio per lo Hobbit. Sono due tipi di intrattenimento diverso. Uno è più epico, più maturo, l’altro più per famiglie. Entrambi godibili.

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  4. Per la Disney sono d’accordo: esteticamente molto belli ma niente d nuovo. Anzi, se mi leggi da abbastanza a lungo sai quanto ci abbia il dente avvelenato!
    A me i prequel dello hobbit non sono piaciuti perché non c’era sostanza, noiosetti forte.

    Ghost è un ottimo film che ha addirittura secondo me ispirato una serie tv! E poi la sensitiva è perfetta

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    1. Sì esatto, sono felice di essere in buona compagnia! Pensavo di scatenare ondate di odio 😂

      Ecco, sul fatto dei noiosi un po’ concordo. Li avrei accorciati un filino.

      La sensitiva era l’unica che si salvava di quel film 😁
      A quale serie tv di riferisci? 😊

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      1. È vero, però è una citazione dotta: non faccio il nome 🤣
        La cosa divertente della serie è che la protagonista aveva rifiutato anni prima di essere Paige Halliwell perché non era interessata a personaggi sovrannaturali 😂😂😂

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  5. Su alcune cose riesco ad essere d’accordo, o comprendere la tua opinione, su altre proprio no. Tipo, per me Il Signore degli Anelli è mille volte meglio de Lo Hobbit, che ho visto ma non ho apprezzato quasi per nulla. L’ho trovato veramente una macchina fabbricadollari, e l’idea di rendere una fiaba per bambini una trilogia così lunga non ha ripagato per nulla: i film sono infiniti e spesso noiosi, cercano di replicare l’epica di LOTR ma senza la genuinità d’ispirazione che ha reso speciale la prima trilogia. Insomma, non mi è piaciuto affatto!

    E poi la Disney. Per me la Disney è la miglior casa di produzione animata dell’occidente, superiore anche alla Pixar. Ha realizzato dei veri e propri capolavori che non solo non hanno nulla da invidiare al cinema dal vero, ma spesso li hanno ispirati e proposto innovazioni che hanno fatto avanzare anche quello. La qualità, ovviamente, è altalenante, ma ci sta, con più di 50 film all’attivo, ma alcune delle sue storie sono delle pagine di cinema importantissime che non andrebbero sottovalutate né trascurate.

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    1. Ahahah lo sapevo di scatenare pareri contrari! E giustamente anche!
      Di Lo Hobbit lo capisco perfettamente, ma nonostante tutto a me è piaciuto.
      C’è da dire che LOTR l’ho visto solo una volta e molto di recente, quindi dovrei mettere tutto a confronto e soprattutto leggere prima i libri, cosa che non ho ancora fatto.
      Ho letto invece Lo Hobbit.

      Per la Disney so che ha fatto la storia del cinema e tutto e riconosco la bellezza di molti dei film. Io stessa li ho apprezzati.
      Nonostante ciò rimango comunque abbastanza indifferente nei suoi confronti. Nel senso che non mi entusiasma

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  6. Sull’Hobbit (a parte il terzo film) sono d’accordo con te…non è poi così diverso dalla trilogia cinematografica del Signore degli Anelli e l’interpretazione di Martin Freeman mi è piaciuta più di quella di Eliijah Wood.

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    1. Domenico, questo tuo commento mi fa venire una gran voglia di scrivere finalmente il mio articolo su “Lo Hobbit”… Chissà se ci riuscirò mai? Spero proprio di sì, così magari potremo parlare in maniera più approfondita dell’argomento, forse facendo addirittura un confronto – nelle dovute proporzioni – con “Il Signore degli Anelli”! Per il momento mi limito a chiederti: come mai hai preferito l’interpretazione di Martin Freeman a quella di Elijah Wood? Per una questione di modo di recitare, oppure di fedeltà al personaggio letterario?

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      1. Lieto che questo mio commento possa esserti d’ispirazione per un tuo nuovo articolo;) Dunque, si tratta di una preferenza dovuta a una duplica ragione: da un lato, infatti, apprezzo la maggiore fedeltà al personaggio letterario rispetto al ruolo di Frodo e dall’altro sono rimasto molto soddisfatto della bravura di Martin Freeman. Vedendo agire il personaggio di Bilbo nella trilogia dell’Hobbit ricevi proprio la medesima impressione che ricavi attraverso la lettura del libro: Bilbo ti appare come un agiato borghese, un po’ annoiato da un ruolo che gli rende possibile una vita agiata, ma che al contempo gli va un po’ stretto. Anche la successiva maturazione di questo personaggio va di pari passo con la crescita evidenziata dal libro: soprattutto Bilbo continua a mantenere la sua umanità, una delle sue caratteristiche più belle, a mio parere.
        Per quanto riguarda Frodo, credo che il problema della sceneggiatura della trilogia cinematografica sia stato, principalmente, quello di aver accorciato drammaticamente i tempi: tra compleanno di Bilbo, scoperta della pergamena di Isildur da parte di Gandalf e fuga di Frodo dalla Contea quanto tempo passa? Poche settimane, forse qualche mese? Un tempo molto ridotto, in ogni caso, a paragone dei 17 anni che intercorrono fra «la festa a lungo attesa» e la scoperta della vera natura dell’Unico da parte di Frodo. Certamente su un Hobbit (e per di più in possesso dell’Unico) il trascorrere del tempo ha una valenza differente rispetto a un essere umano: il problema, tuttavia, è che non si coglie nessuno stacco tra questi momenti della vita di Frodo. Credo, in definitiva, che Elijah Wood fosse troppo giovane (fisicamente parlando) per interpretare un personaggio come Frodo…personalmente l’avrei visto meglio nei panni di Pipino o Merry…

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      2. Grazie per aver risposto in maniera così approfondita.
        A mio parere, qui i problemi sono due:
        1) Il personaggio di Frodo è più difficile da rappresentare in un film rispetto a quello di Bilbo, sia perché il percorso che compie è più complesso, sia perché la sua caratterizzazione è un po’ più particolare. Bilbo è fondamentalmente uno Hobbit; certo, il suo lato Tuc gli conferisce quel “guizzo in più”, quella spinta verso l’avventura di cui lui stesso, inizialmente, neppure si rende conto, ma resta un personaggio che tende più verso l’ordinarietà che verso la straordinarietà. Quindi, nel caso di Bilbo, basta rappresentare caratteristiche tipicamente hobbit e già una buona parte del lavoro è fatta. Frodo è sì uno Hobbit, ma ha un qualcosa di elfico che, se già è difficile da spiegare a parole, è ancor più complicato da mostrare (credo che nel film abbiano tentato di esprimere l’ “elficità” di Frodo tramite l’aspetto fisico del personaggio).
        2) La gestione dei tempi, ne “Lo Hobbit”, è molto semplice: inizia tutto con Bilbo che incontra Gandalf e poco dopo si parte per l’avventura – un’avventura i cui personaggi di spicco sono meno di quanto potrebbe sembrare, poiché i Nani costituiscono un gruppo, tra cui si distinguono solo alcuni elementi (come Thorin). E se anche nella versione cinematografica avessero cominciato così come nel libro, anziché fare il prologo con Bilbo anziano, la resa sarebbe stata comunque efficace. Ne “Il Signore degli Anelli” la questione è diversa: abbiamo al centro della scena i membri di una Compagnia che sono ben differenziati tra loro, spesso diversi per appartenenza (razza, lignaggio), e vanno introdotti in maniera tale da rimanere il più possibile impressi al pubblico, tutti quanti. Togliendo il salto temporale tra la festa di Bilbo e la partenza di Frodo, il regista e le sceneggiatrici hanno potuto introdurre facilmente Sam, Pipino e Merry insieme, come amici di Frodo e non troppo distanti da lui per età (che poi si uniscono alla Compagnia proprio perché suoi amici), risparmiandosi delle complicazioni più avanti. Quindi credo che la scelta di eliminare il salto temporale sia dovuta a questo, oltre che a un desiderio di aumentare la tensione, rendendo tutto un po’ più frenetico per mantenere il pubblico sempre attento. Insomma, o facevano un Frodo più anziano dall’inizio (riducendo la sua differenza d’età con Bilbo), oppure, seguendo più fedelmente i tempi e le età del libro, avrebbero avuto maggiori difficoltà nel presentare Merry, Pipino e Sam dopo.

        Riassumendo (altrimenti intaso troppo lo spazio di Feliscia!): secondo me, il ringiovanimento di Frodo è stata una precisa scelta, dovuta sia a ciò che ho esplicitato nel mio secondo punto, sia all’idea che un giovane avrebbe potuto riscuotere maggiori favori da parte del pubblico (penso che l’immagine dell’eroe giovane sia più popolare rispetto a quella dell’eroe di mezza età). Quindi sì, effettivamente Elijah Wood non era abbastanza anziano per il ruolo, ma qui non si tratta solo un problema di sceneggiatura, bensì di una questione che riguarda il passaggio di un’opera dalla pagina allo schermo – e anche dall’essere un libro scritto senza l’intento preciso di piacere alla massa all’essere un film che deve attirare più gente possibile.
        Con “Lo Hobbit” è diverso: dopo il successo della prima trilogia, si sapeva che la gente sarebbe andata al cinema a vederlo, fosse per curiosità, per fiducia in Peter Jackson o per effetto nostalgia. Aggiungiamoci il fatto che la storia di partenza è più semplice e Bilbo un personaggio un po’ meno complesso di Frodo… Inoltre, non c’erano ragioni per non rispettare l’età del protagonista, che peraltro ci era già stato mostrato non proprio giovanissimo nel prologo della prima trilogia (con la quale si cercava un collegamento diretto). Poi ne “Lo Hobbit” hanno infilato Tauriel (personaggio abbastanza giovane), dato spazio a Kili e ringiovanito Thorin (che doveva essere molto più anziano), per cui…

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      3. Sostanzialmente sono d’accordo con te nella ricostruzione delle scelte che possono aver portato a un Frodo più giovane rispetto a quello che appare nel romanzo. In attesa di un tuo articolo specifico sulla questione, per il momento mi limito a commentare che un Frodo di un’età più simile rispetto a quella originaria avrebbe creato una maggiore sintonia con il pubblico nel proseguio dei film, quando questo personaggio si trova a interagire con i problemi dovuti all’uso e al contatto con l’Anello…

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  7. “Lo Hobbit” migliore de “Il Signore degli Anelli”?? No, su questo siamo proprio in disaccordo!
    Riguardo alla Disney, secondo me è un po’ sopravvalutata in generale, come conseguenza per aver realizzato dei capolavori in passato (oggi mica tanto ne realizza…). Ma credo che molti suoi film non siano sopravvalutati e meritino il successo e il riconoscimento avuti.

    Opinioni impopolari mie… Be’, mi vengono in mente queste:
    – Il discorso di Sam Gamgee ne “Le Due Torri” non è una delle migliori scene dedicate al personaggio
    – Cho Chang non è una debole solo perché piange spesso
    – Elsa di “Frozen” è un personaggio sopravvalutato
    – Harry Styles non c’entra niente col principe Eric de “La Sirenetta” (lo ammetto, questa non so se è esattamente un’opinione impopolare, ma l’ho voluta scrivere lo stesso! 😀 )

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