Film

Tutte le strade portano a Roma: un film pieno di cliché con Sarah Jessica Parker e Raoul Bova

Buongiorno lettori! Oggi voglio parlarvi brevemente di un film americano che ho visto qualche giorno fa su Infinity, ambientato in Italia: Tutte le strade portano a Roma.

taglioAlta_001367.jpgMaggie (Sarah Jessica Parker), insegnante di giornalismo di New York, decide di portare la propria figlia problematica Summer in viaggio in Toscana, negli stessi luoghi dove vent’anni prima si è innamorata di un’artista italiano.
Arrivata a destinazione, viene accolta proprio dalla sua ex fiamma Luca (Raoul Bova), tornato in Italia per assistere la madre anziana.
Summer non ha però alcuna intenzione di assecondare il volere della madre nella sua vacanza italiana e decide di tornare a casa dal suo fidanzato, nei guai a causa della droga.
Ospitata a casa di Luca, Summer decide di rubare l’auto dell’uomo con la complicità della madre anziana di quest’ultimo e le due donne partono per un’avventura on the road.

Tutte le strade portano a Roma poteva diventare un prodotto carino, seppur non eccezionale, ma invece si rivela denso di problematiche.
Il problema principale è il concentrato di cliché sull’Italia e gli italiani che persiste in tutto il film.
Aggiungiamoci delle prove attoriali abbastanza scadenti e una sceneggiatura pessima, il risultato è un film da dimenticare.
Il film sfiora inoltre troppe tematiche che non vengono mai approfondite o trattate in modo banale, come l’uso delle droghe e il rapporto madre-figlia.
Tutte le strade portano a Roma non sa dove andare a parare, mentre con uno sforzo in più poteva diventare un prodotto quantomeno decente.
L’unica nota positiva è dettata dalla magnifica ambientazione che il nostro paese ha da offrire, dalle colline toscane a Roma, la città eterna.
Per il resto, mi rincresce dirlo, non si salva nulla.

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