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L’amore è sempre in ritardo [RECENSIONE]

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L’Amore è sempre in ritardo” è un libro che parla della solita storiella tra due ragazzi che non si vogliono ma si vogliono. Un romanzo rosa dal quale ti aspetti già un finale come quello di “Colazione da Tiffany”. Potremmo dire scontato.
Ma…. nonostante una storia trita e ritrita, Anna Premoli ha un modus scribendi che mi tieni incollata a quelle pagine: è come se mandasse messaggi minatori al mio cervello! Risultato: bang!!

La sua scrittura così lineare permette a ciascun lettore, anche a chi non mastica libri come pane quotidiano, di divorare un libro in pochi giorni (io ci ho messo 3 giorni perchè nel mio tempo libero ho anche lavorato).
Ha uno stile ironico, tutto suo, che colpisce e affonda!
Alexandra Tyler, una ragazza innamorata di Norman Morrison da quando era una bambina, finalmente decide di mettere una fine all’odio, o a quel sentimento negativo che crede di provare nei confronti del migliore amico di suo fratello Aidan.
Norman, che l’ha rifiutata quando non era ancora una ragazzina maggiorenne, ha il suo perchè nonostante indossi i suoi abiti che lo etichettano come “vecchio”.

“Senti, possiamo parlare?”. La sua voce è così profonda perchè la usa poco o semplicemente non sono abituata ad udirla così da vicino?
Inspiro guardinga. Parlare? Ho capito bene? Lui ora mi vuole parlare?
“Norman non farmi ridere. Sappiamo entrambi che noi non parliamo. Noi non facciamo proprio niente”, ci tengo a specificare.

Quello che mi è piaciuto di più in questo capitolo della Premoli è stato il fatto di avere una contrapposizione tra l’essere tecnologici e non. Lei, ragazza, esuberante e piena di vitalità che insegna a Norman ad usare Whatsapp e allo stesso tempo, a scrivere lettere, quel mezzo di comunicazione che ormai non usa più nessuno ma che invece dovrebbe essere riscoperto, per la sua bellezza del mettere per iscritto emozioni e sentimenti.

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“Ciao Alexandra,
di nuovo io. Sempre che queste lettere ti arrivino davvero e non le stia invece leggendo qualche funzionario nepalese, nel qual caso, buongiorno signor funzionario. Potrebbe gentilmente recapitare questa lettera ad Alexandra Tyler? La riconoscerà perchè è la donna col sorriso più bello che possa mai esistere.
Alexandra, na kirinla gaguidou (tibetano)”.

Grazie Anna Premoli, per la tua scrittura e per il tuo modo, implicito, di aver tentato di “svegliare” nel lettore della modernità, un tantino triste, il mondo “vintage” del passato.

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