Film

The edge of seventeen [RECENSIONE]

Buona domenica lettori! Oggi voglio parlarvi di un film che ho visto qualche giorno fa su Netflix: The Edge of Seventeen.

Nadine ha diciassette anni e i problemi tipici della sua età, tra insicurezze e prime cotte. Dopo la morte del padre anni prima, Nadine è entrata ancora più in conflitto con la madre e il fratello Darian, la cui perfezione la irrita profondamente. Ha però l’appoggio della sua migliore e unica amica Krista, con la quale trascorre ogni minuto libero.

Quando Krista si innamora di Darian, Nadine è devastata e il rapporto tra lei e la sua famiglia si incrina ulteriormente…

La mia opinione [NO SPOILER]

L’anno scorso avevo visto un video di promozione dedicato al film, ma non l’ho mai considerato finché non mi è capitato tra i consigli di Netflix. The edge of seventeen è iniziato con un po’ di lentezza e il timore che fosse l’ennesimo film con personaggi adolescenti stereotipati. Entrando nel vivo sono stata fortunatamente smentita.

Nadine, fin da bambina, si è stata messa in ombra dai successi del fratello, per il quale la madre ha sempre avuto una preferenza. La ragazza ha però potuto contare sull’appoggio del padre, che aveva una parola di conforto pronta per lei in ogni occasione. Quando l’uomo muore all’improvviso, Nadine perde quell’appoggio, aumentando il divario tra lei e il fratello Darian, con il quale non ha mai davvero legato.

Con una situazione difficile a casa, Krista è stata l’unica persona su cui Nadine potesse contare. Quando la ragazza sorprende la sua migliore amica a letto con Darian, la obbliga a scegliere tra lei e lui. Krista sceglie Darian e l’amicizia tra le due si spezza. Nadine sente di aver perso l’unica cosa davvero importante della propria vita, l’unica cosa che fosse soltanto sua.

Ritrovandosi sola nel mondo, Nadine si avvicina al proprio professore, che cerca di confortarla con consigli piuttosto discutibili. Al tempo stesso il suo vicino di banco Erwin inizia a mostrare interesse per lei, ma la ragazza ha occhi soltanto per il bad boy della scuola fresco di prigione.

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Complice la ottima performance di Hailee Steinfeld nei panni di Nadine, The edge of seventeen riesce a raffigurare un quadro realistico di un’adolescente in crisi con se stessa e con il mondo intero. Nadine è un personaggio facilmente identificabile, con la tendenza a drammatizzare ogni situazione e in costante conflitto con chiunque sia apparentemente diverso da lei.

“Fin da quando eravamo piccoli, ho la sensazione di fluttuare fuori dal mio io e di guardarmi dall’alto. Odio quello che vedo, come mi relaziono e tutto quello che dico, e non so come correggerlo. Ho paura che questa sensazione non andrà mai più via.”

Seppure sia focalizzata costantemente sui propri problemi, che ritiene insormontabili, ha paura di come sarebbe un futuro nel quale è costretta a convivere con se stessa. In questo folle periodo che è l’adolescenza, una delle parti migliori del film è la costruzione del rapporto tra studente e insegnante. Mr. Bruner sembra quasi accettare a fatica l’invadenza di Nadine, che si presenta ogni giorno durante la pausa pranzo, tormentandolo con i propri problemi. Eppure quell’invadenza diventa poco a poco una routine per entrambi. In una realtà in cui troppo spesso la figura dell’insegnante viene sottovalutata, è stato bello riscoprire questo ruolo sotto una luce diversa.

The edge of seventeen è pur sempre una teen comedy, ma riesce in ciò che molti dei suoi predecessori hanno fallito: offrire una rappresentazione realistica e al tempo stesso divertente dell’adolescenza.

Non voglio svelarvi il finale del film, ma vi invito invece a guardarlo (Lo trovate su Netflix!)

Voto: 4,25 su 5

4 pensieri su “The edge of seventeen [RECENSIONE]”

  1. Da come lo hai descritto credo proprio che mi piacerebbe?
    PS: sai che Nadine era il nome che avevo scelto per mia figlia? Poi sull’ultimo abbiamo deciso per un nome diverso, ma Nadine è rimasto il mio preferito.

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