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BLOGTOUR La caccia del falco vol.2 || Selfpublishing: pro e contro

Buongiorno cari lettori! Qualche tempo fa vi ho parlato del libro La Caccia del Falco, dell’autore emergente Calvin Idol, uscito con il primo volume il mese scorso.(qui la recensione) Proprio ieri è uscita la seconda parte, che potete acquistare qui.

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Per l’occasione vi parlerò dei pro e contro del selfpublishing, metodo di pubblicazione utilizzato da Calvin Idol per entrambi i suoi romanzi. Nella prima parte mi focalizzerò sulla mia (breve) esperienza di autrice emergente e lettrice, dopodiché sarà lo stesso autore a intervenire, rispondendo a qualche mia domanda.

Al giorno d’oggi pubblicare con una casa editrice medio-grande sembra un sogno impossibile da realizzare. Oggi, per scelta o necessità, un autore può però affidarsi al selfpublishing e vedere la propria opera pubblicata online con un click.

Ovviamente non basta davvero solo un click, l’autopubblicazione richiede tantissimo lavoro. Per iniziare bisogna occuparsi dell’editing, della correzione delle bozze, della copertina e, ultima ma non meno importante, della promozione.

La concorrenza nel mondo del self è spietata e spesso è molto difficile promuovere il proprio libro quando l’offerta è così ampia. Perché i lettori dovrebbero leggere la nostra opera quando ci sono milioni di altre scelte? L’autore dovrebbe lavorare su questa risposta, offrendo qualcosa di unico e diversificandosi dalla massa. Il selfpublishing richiede molto tempo e una costante promozione.

I vantaggi sono però innumerevoli, a partire dal totale controllo del libro, alla scelta della copertina, fino al formato del volume. L’autore non deve confrontarsi con nessuna casa editrice che potrebbe contraddire la sua scelta. I guadagni i percentuale del singolo libro sono più alti, perché si elimina un canale di distribuzione.

Si ha inoltre la possibilità di creare un’interazione molto più importante con i propri lettori, ricevere feedback e confrontarsi con ognuno di loro.

Per capire meglio le dinamiche del selfpublishing ho voluto fare qualche domanda a Calvin Idol.

Per quale motivo hai preferito il self-publishing al “metodo tradizionale”? Scelta o necessità?

C.I: Ho scelto il Self per diversi vantaggi e praticamente nessun svantaggio rispetto a quanto avrebbe potuto offrirmi una piccola CE. Innanzitutto il vantaggio di avere controllo totale sull’opera, poi la possibilità di “spezzarla” in più parti e gestire al meglio il carico di lavoro, e in ultimo i guadagni al 30% che fanno sempre comodo rispetto al 4%/7% che mi veniva offerto. E poi anche per mettermi in gioco, non ho la pazienza di aspettare 12 mesi per una risposta.

Com’è cambiato il tuo approccio al self dal tuo primo libro a La caccia del falco vol.2?

C.I: Il mio approccio al self è cambiato drasticamente, merito sia mio, che delle persone straordinarie che ho incontrato (come te e Katy, le ragazze del blog tour, e anche lalibreriadicoraline) che mi hanno aiutato tantissimo nella promozione ma anche nell’organizzazione. E non posso non ringraziare Federica Lovasto che si è occupata dell’editing del Vol.2 dal principio e ora sta lavorando al Vol.1. Sinceramente sono davvero contento delle crescita che ho fatto in questi pochi mesi, avere un editor a cui piace il tuo lavoro e che ti aiuta è veramente un passo in avanti gigantesco, per questo le ho chiesto di riguardare anche il Vol.1. E tutte queste persone non le avrei probabilmente conosciute se non mi fossi deciso a mettermi in gioco pubblicandomi in self 7 mesi fa.

Quali sono state le maggiori difficoltà incontrate durante la stesura del tuo libro? Ti sei affidato a figure professionali o hai fatto tutto da solo?

C.I: Allora come dicevo sopra, difficoltà particolari nella stesura non ne ho mai (toccando ferro), il problema è stato una volta che era finito. Capire come usare i vari tool di amazon per la conversione, creazione di copertina, editing da solo, promozione sui social,… tutte cose che ho dovuto imparare a fare, perché un self non ha l’aiuto di nessuno e se vuole fare le cose in maniera professionale si deve sbattere parecchio. Io voglio proporre un romanzo curato in ogni suo aspetto. Poi, per fortuna, lungo questo finora breve percorso ho trovato una ragazza che mi fa editing di livello (è il suo mestiere) e quindi direi che sì, mi sono affidato anche a una figura professionale per quell’ambito, il resto l’ho fatto da solo.

51yfLPtQ0dL.jpgIl Lascito – La Caccia del Falco Vol. 2, è il seguito del romanzo fantasy ambientato a Jotnarheim, un mondo dove uomini modificati attraverso riti oscuri, chiamati arswyd, vengono usati come armi, per destabilizzare governi e ribaltare le sorti delle guerre.
La storia si sviluppa attraverso il punto di vista di cinque protagonisti:
– Doran, un giovane Cacciatore di arswyd costretto a causa di un equivoco a tradire il proprio ordine.
– Kahyra, una ragazza in cerca di vendetta dopo l’assassinio del padre.
– Ygg’xor, un pirata e sicario, avido di denaro e amante delle belle donne, che mette in moto eventi inarrestabili.
– Ceaser, una guardia reale incaricata di scortare la principessa di cui è innamorato verso la città in cui sarà offerta come sacrificio umano.
– Eryn, la principessa che, dopo aver perso ogni cosa, si ritrova in balia degli eventi, usata in modi diversi dallo zio e da un re straniero per poter avere il trono che fu di suo padre.
I cinque cercheranno di sopravvivere, alcuni in cerca di vendetta, altri di un semplice modo di sfuggire alla guerra civile.
Alla ricerca del proprio posto in un mondo cinico e brutale, dove nessuno è al sicuro, neppure un re.

In questo secondo volume alcuni misteri verranno svelati, altri se ne aggiungeranno. Per alcuni sarà la fine, per altri un nuovo inizio.

Chi sopravvivrà?


Se volete approfondire questo argomento vi lascio a questo post scritto in passato ( Come vorrei che fosse un romanzo autopubblicato.)

Vi invito inoltre a dare un’occhiata ai precedenti post dedicati all’autore:

13 pensieri su “BLOGTOUR La caccia del falco vol.2 || Selfpublishing: pro e contro”

  1. Davvero interessante!! Non mi sono mai soffermata a pensare troppo sul perchè si dovesse scegliere l’autopubblicazione piuttosto che una CE. Sicuramente come avete detto bisognerà “sbattersi” parecchio, ma immagino che anche la soddisfazione di aver fatto tutto da soli sarà enorme😊 Bell’articolo👍

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  2. Bellissimo articolo come sempre ma da te e Stefano non potevo aspettarmi altro. Io ho scelto una strada a metà, come tu ben sai, per avere a livello professionale sia editing che grafica, quindi stimo ancora di più voi che fate tutto da soli e in modo serissimo. La serietà nel self purtroppo spesso manca, quindi quando si trovano autori che agiscono con cognizione di causa, non possono che avere tutta la mia stima e il mio supporto!

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