Recensioni

Che pasticcio, Bridget Jones [RECENSIONE FLASH]

Buona sera cari lettori! Oggi torno per parlarvi del secondo volume del diario di Bridget Jones, Che pasticcio, Bridget Jones! (Trovate la recensione del primo qui)

51mAF39gSkL._SX317_BO1,204,203,200_.jpgLa vita della single trentenne Bridget Jones è completamente cambiata: fidanzata con Mark Darcy, l’uomo dei suoi sogni, ha finalmente vinto la battaglia contro la bilancia. Innamorata e dimagrita, Bridget scopre ben presto che la convivenza logora persino le relazioni più romantiche. Non le resta che ricorrere ai manuali di self-help, alla scorta di sigarette e allo Chardonnay in frigo, soprattutto quando all’orizzonte compare Rebecca, filiforme, alta, elegantissima e decisamente troppo interessata a Mark.

Finalmente Bridget Jones ha lasciato da parte i vizi (più o meno) per godersi la nuova vita insieme all’affscinante avvocato Mark Darcy. L’idillio dura però poco, perché i guai sono dietro l’angolo, e tra un lavoro che inizia a starle stretto e la bellissima Rebecca, troppo interessata a Mark, la vita di Bridget precipita in fretta.

Se nel primo volume Mark Darcy era poco presente, nel seguito ottiene uno spazio narrativo più ampio. Tuttavia, nonostante Bridget sia ben caratterizzata, Mark rimane enigmatico e poco approfondito.

In questo volume avrei voluto urlare “SVEGLIATI!!!” a Bridget in continuazione. La protagonista ha raggiunto i trent’anni, eppure si comporta come un’adolescente immatura. Non si impegna affatto nel proprio lavoro, sperpera il proprio denaro e non sa che cosa sia la comunicazione! Si mette in continuazione in situazioni spiacevoli, ma non fa il minimo sforzo per cercare di spiegarsi. Questo atteggiamento mi ha a dir poco infastidita! Credo che l’autrice abbia voluto costruire un personaggio goffo e divertente, ma abbia finito per calcare un po’ troppo la mano.

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Sinceramente mi sono chiesta che cosa possa trovare Mark Darcy in una donna come Bridget, perché non ha alcuna caratteristica interessante. E poi diciamolo, è anche abbastanza “stupida”. Non voglio sembrare snob, ma Bridget è un disastro su tutti i fronti e non sa neppure dove si trova la Germania!

Nel primo volume avevo sottolineato le continue lamentele di Bridget sul proprio peso. Per fortuna l’autrice ha corretto il tiro e si sono notevolmente ridotte. Nonostante ciò il seguito è stato meno coinvolgente e lontano dall’iconico film. Le differenze con quest’ultimo sono diverse, come il personaggio di Rebecca, che nel film è una donna che si rivela essere interessata a Bridget e non a Mark; e la presenza più frequente di Daniel Cleaver.

Tutto sommato è stata una lettura piacevole e molto scorrevole, che consiglio se siete amanti del genere. Trovate il libro qui al prezzo di 8,41€.

 

4 pensieri su “Che pasticcio, Bridget Jones [RECENSIONE FLASH]”

  1. Ho visto circa metà del film, poi ho dovuto smettere perché altrimenti facevo del male a qualcuno. Lei stupida e imbarazzante, lui snob e arrogante; non so come sia nel libro, ma mentre lo guardavo mi sono chiesto cosa diavolo ci trovassero l’uno nell’altra. Due personaggi veramente fastidiosi, sembra, come dici anche tu, che chi l’ha scritto avesse deciso di calcare troppo la mano di determinate caratteristiche, ma così facendo mi ha perso per strada.

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