Recensioni

Il diario di Bridget Jones [RECENSIONE LIBRO]

Buongiorno lettori e buon sabato! Approfitto della pausa pranzo per scrivere una recensione su un libro appena terminato: Il diario di Bridget Jones. Erano diversi anni che volevo leggerlo e finalmente mi sono decisa a regalarmelo per Natale.

51aGH37H+pL._SX322_BO1,204,203,200_.jpgMangia troppo, beve troppo, fuma troppo, ha una mamma troppo invadente, un uomo troppo sposato e troppo pochi “pretendenti”. È il ritratto di una single di oggi, moderna trentenne in carriera, quale risulta dal diario di un anno della sua vita, dove vengono raccontati, con humor e ironia, i problemi, le speranze, le delusioni di una donna qualunque.

Bridget Jones è una trentenne single, con un lavoro noioso, che si destreggia nella vita di tutti i giorni, tra chili di troppo e una dipendenza per alcool e sigarette. Bridget ha anche una grandissima cotta per Daniel, il suo capo con una reputazione di donnaiolo, che le invia messaggi spinti durante l’orario di lavoro. Nonostante i suoi genitori cerchino in tutti i modi di farla avvicinare a uomini rispettabili e un tantino noiosi come l’avvocato Mark Darcy, Bridget ha occhi solo per Daniel…

In questo libro Bridget ci racconta la sua vita tramite un diario, che copre un arco narrativo di un anno. Guardando il film mi ero – ovviamente – “innamorata” dell’affascinante Mark Darcy, interpretato da Colin Firth, ma con mio rammarico mi sono resa conto che nel libro compare davvero poco. Ad esclusione di qualche sporadica comparsa, fino alla fine Bridget e Mark non hanno davvero molte interazioni.

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Il libro non si focalizza tanto sulla storia d’amore, quanto sulla vita di Bridget e le difficoltà col l’accettazione di sè. In questo proposito voglio aprire una parentesi.

Le giornate di Bridget iniziano con un resoconto sui chili di peso persi o acquistati, delle calorie ingerite, sigarette fumate e alcool consumato. Questo tema si ripercorre per tutta la durata del libro e la donna continua a rivolgersi a se stessa come un’obesa, rimarcando in continuazione i rotoli di grasso e la lista dei cibi che ingerisce. Se all’inizio poteva trattarsi di una trovata divertente e originale, dopo un po’ ha iniziato a stancarmi. Principalmente mi ha infastidita che una donna con il peso di circa 55-57 kg venga considerata obesa da se stessa e dalla società. Sarà che io l’ultima volta che pesavo 55kg andavo probabilmente alle elementari!

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Il che è un peccato, perché tutto sommato Il diario di Bridget Jones è una lettura scorrevole e divertente, ma viene appesantita da quanto sopracitato. Per me, che obesa lo sono davvero, questo libro invece di intrattenermi come avrei creduto, mi ha fatta sentire inadeguata.

Un altro aspetto che non ho gradito è la caratterizzazione dei personaggi secondari. Gli amici di Bridget sono abbastanza presenti sulla carta, ma sono ridotti a delle semplici comparse. Non hanno personalità o comunque di loro non sappiamo a sufficienza di loro per farci un’idea più precisa. La stessa cosa, come già ribadito poco fa, vale per Mark.

Il diario di Bridget Jones è comunque una lettura piacevole, che ha dato vita a una serie di film decisamente migliori. Il film riesce infatti a colmare molte delle lacune che traspaiono dal libro.

Ad ogni modo continuerò la serie, pertanto prossimamente potrebbe uscire la recensione del secondo volume. E voi lo avete letto? Vi è piaciuto?

Se volete acquistare il libro potete farlo qui.

 

13 pensieri su “Il diario di Bridget Jones [RECENSIONE LIBRO]”

  1. cavolo
    però non credo che rené, di suo magra come un chiodo, nel film con la sua pancetta pesi solo 55-57 kg; avrà esagerato la scrittrice perke sarà un’impressione della protagonista^^

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  2. Noto che la questione del grasso ha calamitato l’attenzione! 🤣 Penso che il peso in sé sia solo un’informazione parziale per definire il proprio stato, dato che conta anche l’altezza.
    Ipotizzando che sia piuttosto bassa – 1,50 m – 55/57 kg sono in effetti abbastanza, ma non si può parlare di obesità. Se poi fosse 1,60 m allora sarebbe forse robusta, ma certo non obesa! Ok che l’impressione può dipendere anche da “come” uno è grasso, dall’aspetto, però… obesa non direi proprio.
    E non lo dice neanche l’OMS.
    Credo anch’io fosse il parere negativo che la protagonista ha di sé a venire espresso dalla scrittrice.

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    1. Sì concordo anche io che sia più che altro il modo in cui si vede Bridget, però viene ribadito in continuazione, in ogni pagina! E mi ha urtato parecchio, perché penso già abbastanza al mio di peso senza doverci pensare anche mentre leggo un libro ahaha 😉 ma credo sia un problema mio!

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  3. Mi dispiace che si sia affrontato il tema del peso. Io ho decisamente molti chili di troppo. In passato mi sono dato alla fame per due anni, salvo poi riprendere tutto il peso perso. Francamente, per il momento, del mio peso me ne frega poco e sto bene così come sto. Se avrò problemi di salute, inizierò a farci attenzione.
    Ad ogni modo probabilmente si considerava obesa perché in generale non si accettava. Comunque sia dalla recensione non penso che mai mi cimenterò con il libro.

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    1. Ti capisco! Anche io ho perso e rimesso su più di prima. Ma è davvero difficile.
      Comunque se stai bene così e sei in salute allora non è poi un problema.
      Io invece ho sempre fatto fatica ad accettarmi, ma è davvero difficile darsi una regolata!
      Ho preso anche il secondo comunque, voglio capire se il peso viene ancora rimarcato o meno.

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