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Il Debito di Glenn Cooper [RECENSIONE]

Risultati immagini per il debito glenn cooper“In Vaticano è in corso una guerra silenziosa. E nessuno è al sicuro…”.

E anche stavolta Glenn Cooper ha fatto centro! Le mie aspettative non sono state deluse!

Sono sbalordita dalla sua bravura nel trattare argomenti storici e nel riuscire a tenere sempre alta l’attenzione del lettore.

Un mix di realtà e invenzione. Una sorta di un nuovo Manzoni.

Un romanzo storico, un thriller, un giallo. Scambi di lettere minatorie e telefonate clandestine.

Ogni volta resto a bocca aperta.

Io e la Storia non abbiamo mai avuto un bel rapporto e, credo, anche molti altri abbiano avuto il mio stesso trauma.

Protagonisti: famiglia Sassoon, il professor Calvin Donovan, il clero e Papa Celestino VI.

Ho letto varie critiche; tutte dicevano più o meno la stessa cosa: Cal Donovan, professore della facoltà di Teologia all’università di Harvard, è uno scopiazzo di Robert Langdon di Dan Brown.

Vorrei spezzare una lancia a favore di Mr Cooper.

Mi chiedo: e anche se fosse?!?!? Non possono esistere due cervelloni protagonisti di due libri con storie e disavventure completamente diverse?!?!

Una storia di corruzione clericale contro l’opera umanitaria del caro Santo Padre la cui figura, a mio avviso, è uguale, in tutto e per tutto, al nostro attuale Papa Francesco.

“… [Celestino VI] aveva fatto parlare di sé nella Curia, decidendo di non alloggiare negli appartamenti del sommo pontefice e preferendo invece la piccola suite costituita da due stanzette al secondo piano della Domus Sanctae Marthae, e scegliendo come auto per gli spostamenti un’utilitaria della Fiat con trentamila km alle spalle. Molti membri della Curia avevano bollato quei comportamenti come trucchi per ingraziarsi i fedeli, ma ben presto si erano resi conto che costituivano solo la punta dell’iceberg. Celestino aveva ben altri progetti”.

Storia di un debito contratto, anni prima, tra la Banca Sasson, ebrea, e la Chiesa cattolica, che non ha mai avuto intenzione di estinguerlo.

Scandalo al Vaticano!

Quello che Papa Celestino VI propone per saldare e pareggiare i conti è caritativolmente sbalorditivo.

Linguaggio scorrevole, in alcuni tratti, ironico e divertente, con un solo scopo: catturare mente e anima del lettore, e far sì che resti incollato a quelle pagine, che siano cartacee o che siano digitali.

Una grandissima amicizia tra il professore americano e il pontefice italiano.

Un Cal Donovan, ancora una volta, strepitoso, arguto  spregiudicato!

Missione compiuta.

Ennesimo best seller.

Grande Glenn.

Tantissimi pollici in su!!!!

6 pensieri su “Il Debito di Glenn Cooper [RECENSIONE]”

      1. No per niente ahahah per un milione di motivi che vanno dal protagonista che è un Gary Stue, alla ragazza che è una Mary Sue, ai cattivi che sono di una stupidità assurda…
        Io trovo che Cooper sia l’equivalente letterario di Nicholas Cage.
        Infatti mi chiedevo se questo fosse meglio o no, per quello chiedevo.

        Se ti interessa sapere la mia più nello specifico su Dannati e su Cooper, avevo fatto la recensione per lande incantate: https://www.landeincantate.it/recensione-dannati-glenn-cooper/

        Piace a 1 persona

  1. Paragonare Cooper a Nicolas Cage secondo me è un grandissimo complimento!
    Il Debito è il secondo capitolo della trilogia di Calvin Donovan [credevo che il tuo nick fosse ispirato al suo personaggio, ma mi sono sbagliata :)], una trilogia che tratta temi storicamente più “religiosi” e spirituali e “I figli di Dio” – l’ultimo capitolo – è un exploit ammirevole. Un Cooper laico e un Cooper religioso.
    Ho letto la tua recensione e non sono d’accordo. Io vedo Glenn Cooper più come un romanziere, storico ma pur sempre romanziere, mentre tu “lo accusi” di essere uno storico poco colto, viste le incongruenze che hai riscontrato.
    Per me i suoi libri non sono alberi buttati.
    Abbiamo gusti diversi, aggiungerei PER FORTUNA. Sai che noia essere uno la fotocopia dell’altro? 🙂

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