Curiosità, Harry Potter

Perché J. K Rowling non è solo Harry Potter

J. K Rowling è conosciuta al grande pubblico per essere l’autrice di una delle saghe letterarie più famose al mondo. Ad oltre vent’anni dall’uscita di Harry Potter e la pietra filosofale, resta una delle scrittrici più seguite e apprezzate.

Ma J. K Rowling non è solo Harry Potter, la saga che l’ha portata al successo, è molto di più. Oltre ad aver scritto diversi altri libri che nulla hanno a che vedere con il fantasy, è anche una filantropa molto attiva nel campo della beneficienza. Porta il suo nome l’associazione Lumos, che si focalizza sul migliorare la vita dei bambini in situazioni disagiate. Ha contribuito, cedendo i proventi di diversi libri, anche alla crescita di Comic Relief, fondazione che aiuta i bambini che vivono in condizioni di povertà. Non mancano donazioni ingenti alla ricerca contro la sclerosi multipla, Medici senza frontiere, ed altre associazioni in favore delle donne e bambini. Con la sua esperienza passata di madre single è inoltre diventata la presidentessa di National Council for One Parent Families, che si occupa di offrire assistenza a genitori che si ritrovano a capo di una famiglia.

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[PH: The Pool]

Tornando al suo lavoro di scrittrice, J.K Rowling per la prima volta nel 2012 si è dedicata alla stesura di un volume completamente lontano dai precedenti legati al mondo potteriano. La sua prima pubblicazione è stata Il seggio vacante.

Ha seguito poi l’uscita di Il richiamo del cuculo, primo romanzo di una serie di gialli con protagonista il detective Cormoran Strike. Questo suo debutto nel genere è però passato piuttosto inosservato al grande pubblico, all’epoca dell’uscita aveva infatti utilizzato uno pseudonimo (Robert Galbraith). La sua vera identità è stata rivelata l’anno successivo e ovviamente le vendite sono cresciute alle stelle. Rispettivamente nel 2014 e nel 2015 sono usciti il secondo e il terzo libro della saga, che riportano sempre il nome Robert Galbraith.

Dopo qualche anno di pausa dal detective, dedicati alla scrittura di Animali Fantastici e dove trovarli e alla premiere dello spettacolo teatrale, a settembre di quest’anno (2018) uscirà finalmente il quarto volume della serie.

J. K Rowling non è quindi solo legata al mondo di Harry Potter, ma negli anni ha saputo sfruttare la sua fama e talento anche in altri campi.

E voi eravate a conoscenza di questa parte della sua vita? Fatemi sapere nei commenti!

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9 pensieri su “Perché J. K Rowling non è solo Harry Potter”

  1. Mi piacciono molto anche i suoi libri fuori da Hogwarts, sono contento che la fine di Harry Potter non abbia significato anche la sua. Forse Il Seggio Vacante è quello che preferisco meno, mentre Career of Evil il mio preferito di Strike.
    Purtroppo anche conoscendo quello che fa a livello umanitario, non riesco a farnela stare del tutto simpatica, spesso mi sta sull’anima! Ma immagino sia solo un problema mio.

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    1. Capisco che vuoi dire. Anni fa anche io avevo la stessa sensazione.
      Ho ipotizzato che sia dovuta al fatto che è molto riservata. Poco si sa della sua vita privata attualmente e ad esclusione degli eventi dedicati ai suoi progetti non viene mai paparazzata in giro. Secondo me questo fatto ha creato una sorta di “antipatia” verso di lei.
      Non so se sia effettivamente questo il tuo caso ma per me in passato era così. 😊

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      1. Mah, a me interessa poco della sua vita privata, come quella di tutte le star. Mi aveva dato molto fastidio il modo in cui l’avevo letta rispondere ai fan, anche per domande o osservazioni innocenti, mi era sembrata molto supponente e sarcastica, e ci ero rimasto davvero male. Per non parlare della questione Hermione di Cursed Child, che secondo me ha gestito malissimo con i fan perplessi o arrabbiati.

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      2. In effetti ho notato anche io ciò che dici, soprattutto su Twitter ha questo comportamento.
        La storia di Hermione nera in effetti è stata una vera gaffe, gestita molto molto male 😕

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  2. Non vedo l’ora che esca..è un po’ che lo attendo. Trovo che la Rowling sia una delle migliori scrittrici viventi, ha una bella prosa e sa creare personaggi e trame bellissimi.

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  3. Ecco, io ho letto solo “Il seggio vacante”, e non ho mai letto altro di J K. Rowling (mea culpa … non ne vado certo fiera: ho sentito parlare bene dei romanzi della serie di Harry Potter e ho apprezzato il primo film, quando l’ho visto). Ho la fortuna di poter leggere in inglese senza difficoltà, ma “Il seggio vacante” l’ho letto in italiano, perché era un regalo. Mi è piaciuto molto. Non ricordo più esattamente la trama, ma ho un’impressione vivida della storia che racconta, o di una delle storie che si intrecciano nel romanzo: quella della ragazza che è tossicodipendente e ha una bambina …. L’assistente sociale che crede in lei e le dà una mano, e in questa difficile scommessa riesce a dare una vera chance a entrambe. Quindi nulla da dire su J. K. Rowling come brava scrittrice, almeno in base alla mia purtroppo scarsa esperienza.

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