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[Dal libro alla serie tv] Recensione della seconda stagione di Anne with an E

Ciao a tutti e buon inizio settimana! Come state? Oggi voglio parlarvi della seconda stagione di Anne with an E su Netflix, che ho finito da poco di vedere. (Dei libri vi avevo già parlato qui)

[Disclaimer: cercherò di limitare gli spoiler ma potrebbe sfuggirmene qualcuno]

Anne with an E è una serie televisiva (giunta al momento alla seconda stagione) originale Netflix, tratta liberamente dal romanzo di Lucy Maud Montgomery Anna dai capelli rossi.

La seconda stagione si compone di 10 episodi della durata di 44-45 minuti ciascuno e sono già tutti disponibili in catalogo. La novità di quest’anno è l’introduzione di nuovi personaggi. Uno di questi è Sebastian, che si rivelerà molto importante nella vita di Gilbert. Nella prima stagione abbiamo infatti lasciato il ragazzo su una nave diretta oltre oceano, dopo essere rimasto orfano. Troverà in Sebastian un socio in affari e amico fidato, nonostante la differenza culturale e di età . Mi è piaciuta molto questa parentesi, soprattutto per come è stato trattato il tema del razzismo.

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Anne with an E riesce infatti a trattare in modo molto equilibrato tematiche forti, raggiungendo un pubblico molto vasto. In particolar modo la nuova stagione ha spaziato da temi come il bullismo, l’omosessualità a per l’appunto il razzismo. Lo fa in modo convincente, senza mai risultare forzato e politicamente corretto.

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Il secondo personaggio novità è Cole, un ragazzino vittima di bullismo che troverà in Anne e Diana delle amiche fidate e la strada per essere davvero se stesso.

La seconda stagione ha lasciato più spazio agli altri personaggi, ma il perno centrale della serie resta comunque Anne, interpretata dalla talentuosa Amybeth McNulty. Anche questa volta non sono mancati (seppur meno frequenti) flashback dell’infanzia di Anne. Ho apprezzato l’evoluzione del rapporto tra Anne, Marilla e Matthew e lo spazio concesso agli ultimi due, anche in questo caso con alcuni flashback sul loro passato.

Capiamo quindi la ragione che ha portato Marilla a diventare così distaccata e Matthew a chiudersi in se stesso, almeno fino all’arrivo di Anne a Green Gables.

Non ho particolari appunti negativi da fare a questa serie, perché mi è davvero piaciuta tanto, tant’è che l’ho vista in pochissimo tempo. Spero che venga rinnovata per una terza stagione e oltre.

Se volete acquitare il primo libro della serie lo trovate qui.

Se volete invece sapere qualcosa in più sui libri di Anna dai capelli rossi vi rimando al mio precedente articolo.

 

13 pensieri su “[Dal libro alla serie tv] Recensione della seconda stagione di Anne with an E”

  1. Io ho visto la prima stagione. Non ho ancora avuto il tempo vedere la seconda. Sicuramente lo farò il mese prossimo, durante la pausa. Insieme a Tutte le volte che ho scritto ti amo. Ormai Netflix, Amazon Prime, e company, sono tutto ciò che guardo. La tv, l’accendo solo per il telegiornale, quando capita. Altrimenti si legge il giornale, insieme ai libri 😉 ❤

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