Harry Potter

Le mie citazioni preferite dai libri di Harry Potter

Ciao a tutti! Essendo passato fin troppo tempo dall’ultimo articolo dedicato a Harry Potter oggi ho pensato di condividere con voi le mie citazioni preferite dai sette libri di Harry Potter, una per ogni volume. Ovviamente voglio sapere quali sono le vostre nei commenti!

“Non serve a niente rifugiarsi nei sogni e dimenticarsi di vivere.”

[Harry Potter e la pietra filosofale]

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“Sono le scelte che facciamo, Harry, che dimostrano quel che siamo veramente, molto più delle nostre capacità.”

[Harry Potter e la camera dei segreti]

[…]
“Be’… i tuoi genitori mi hanno nominato tuo tutore” disse Black seccamente. “Se fosse successo qualcosa a loro…”
Harry rimase in attesa. Black intendeva dire quello che anche lui pensava?
“Lo capisco, naturalmente, se vuoi restare con i tuoi zii” disse Black. “Ma… be’… riflettici. Una volta che avranno riconosciuto la mia innocenza… se tu volessi una… una casa diversa…”
Qualcosa parve esplodere in fondo allo stomaco di Harry.
“Co… vivere con te?” chiese, battendo la testa contro una roccia che sporgeva dal soffitto. “Lasciare i Dursley?”
“Certo, lo sapevo che non avresti voluto” disse Black in fretta. “Capisco, credevo solo che…”
“Sei matto?” disse Harry, la voce di colpo roca come quella di Black. “Ma certo che voglio lasciare i Dursley! Tu hai una casa? Quando posso venire?”
Black vi voltò a guardarlo; la testa di Piton strisciava contro il soffitto, ma Black non ci fece caso.
“Lo desideri davvero?” chiese. “Sul serio?”
“Sì, sul serio!” rispose Harry.
Il volto tormentato di Black si aprì nel primo vero sorriso che Harry vi avesse scorto finora.

[Harry Potter e il prigioniero di Azkaban]

“Se vuoi sapere com’è un uomo, guarda bene come tratta i suoi inferiori, non i suoi pari.”

[Harry Potter e il calice di fuoco]

Rimasero a lungo in silenzio. Da qualche parte, fuori di lì, Harry sentì un suono di voci, forse studenti diretti alla Sala Grande per una colazione di buon mattino. Sembrava impossibile che al mondo ci fossero ancora persone che avevano voglia di mangiare e ridere, persone che non sapevano della scomparsa di Sirius Black, che non soffrivano per la sua morte. Sirius sembrava già lontano milioni di chilometri; eppure, una parte di Harry ancora credeva che, se solo avesse scostato quel velo, avrebbe scoperto Sirius che gli restituiva lo sguardo, pronto a salutarlo con la sua risata simile a un latrato…

[Harry Potter e l’ordine della fenice]

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“È l’ignoto che temiamo, quando guardiamo la morte e il buio, nient’altro.”

[Harry Potter e il principe mezzosangue]

“La cicatrice non gli faceva male da diciannove anni. Andava tutto bene.”

[Harry Potter e i doni della morte]

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