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[RECENSIONE] Maze Runner. Il labirinto

Buongiorno a tutti i lettori del blog! Oggi voglio parlarvi di un romanzo che volevo leggere da tanto tempo e che mi è stato consigliato da diverse blogger. Finalmente sono riuscita a iniziare la trilogia Maze Runner di James Dashner e vi parlerò del primo volume: Maze Runner. Il labirinto.
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Quando Thomas si risveglia, le porte dell’ascensore in cui si trova si aprono su un mondo che non conosce. Non ricorda come ci sia arrivato, né alcun particolare del suo passato, a eccezione del proprio nome di battesimo. Con lui ci sono altri ragazzi, tutti nelle sue stesse condizioni, che gli danno il benvenuto nella Radura, un ampio spazio limitato da invalicabili mura di pietra, che non lasciano filtrare neanche la luce del sole. L’unica certezza dei ragazzi è che ogni mattina le porte di pietra del gigantesco Labirinto che li circonda vengono aperte, per poi richiudersi di notte. […] Il mistero si infittisce quando – senza che nessuno se lo aspettasse – arriva una ragazza. È la prima donna a fare la propria comparsa in quel mondo, ed è il messaggio che porta con sé a stupire, più della sua stessa presenza. Un messaggio che non lascia alternative. Ma in assenza di qualsiasi altra via di fuga, il Labirinto sembra essere l’unica speranza del gruppo… o forse potrebbe rivelarsi una trappola da cui è impossibile uscire.

∼ Recensione

Devo essere sincera, scrivere questa recensione si sta rivelando molto difficile. Per Maze Runner ho provato sentimenti contrastanti e questa lettura è stata un’altalena di sentimenti diversi dall’inizio alla fine. Ma voglio parlarvene meglio nel dettaglio!

Quando Thomas si risveglia all’improvviso in un ascensore non ha idea di dove si trovi. Non ha alcun ricordo della sua vita precedente e non riconosce neppure i ragazzi che lo accolgono nella Radura, un’immenso spazio circondato da alte mura di pietra che danno su un labirinto che non sembra avere fine.

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Thomas è il protagonista del romanzo e anche se di lui sappiamo poco o niente, il suo carattere emerge durante la narrazione. Thomas è anche il punto di vista dell’intero libro e il lettore si ritrova così a scoprire la Radura attraverso i suoi occhi. Questo espediente narrativo aiuta a catturare l’attenzione del lettore, che si ritrova così a porsi delle domande. Tuttavia, come ho già accennato prima, ho provato dei sentimenti contrastanti nei confronti di questo primo capitolo. Se da una parte lo stile di Dashner ha catturato la mia curiosità, alla lunga l’ho trovato rindondante. Le informazioni che concede nella prima parte del libro sono davvero poche, così come gli eventi veri e propri, che ci contano sulle dita di una mano. Non si può dire lo stesso invece del finale, nel quale inizia finalmente a districarsi la matassa di nozioni, in un epilogo fin troppo sbrigativo.

Nonostante molte informazioni sulla vita nella Radura vengano lasciate in sospeso è stato facile immaginare quel luogo, così come i suoi abitanti: I Radurai. Mi è piaciuto come lo scrittore è riuscito a coinvolgermi nella loro quotidianità. Eppure nonostante abbia apprezzato alcuni personaggi, non sono riuscita ad affezionarmi davvero a nessuno di loro. Voglio però precisare che ho letto soltanto il primo volume della saga e che forse mi serve solo più tempo.

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“Questo posto è diventato la mia casa, anche se passiamo ogni giorno a sperare di andarcene.”

Un personaggio che invece proprio non ho apprezzato è Teresa. Teresa è la prima ragazza che viene mandata nella Radura, e anche colei che cambierà per sempre le vite di tutti i Radurai, innescando “l’inizio della fine”. Di lei sappiamo davvero troppo poco (almeno fin’ora) e per questa ragione non ho provato alcun sentimento positivo nei suoi confronti. Anzi l’ho trovata piuttosto insignificante.

Dopo la sfilza di commenti negativi voglio comunque spendere qualche parola in favore di Maze Runner, che nonostante tutto ho apprezzato. Credo che sia un buon punto di partenza per una saga che sono certa ha ancora molto da offrire, e che continuerò molto presto. Per questa ragione voglio promuoverla con la sufficienza, perché ha saputo intrattenermi, stimolando la mia curiosità.

Il mio voto è di 3,5 su 5.

 

 

 

27 pensieri su “[RECENSIONE] Maze Runner. Il labirinto”

  1. Ecco la recensione😂 l’ho letto talmente tanti anni fa e visto cosí tante volte il film che non riesco a ricordarmi di preciso i particolari del libro, quindi non saprei dirti se avevo notato o meno le stesse cose… so solo che finito quello avevo subito dovuto comprare gli altri due perchè non riuscivo a resistere e dovevo scoprire tutto subito!😍

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  2. Teresa la odio anch’io e la odierai anche nei prossimi libri 😂😂 comunque mi spiace che tu non ti sia affezionata a nessun personaggio, io invece a molti. I libri successivi sono pieni di azioni specialmente il secondo 😍

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  3. Ciao! Bella recensione! 🙂 Ho letto l’intera serie, compresi i due prequel, e devo dire che secondo me meritano. Ho riscontrato anche io alcuni punti in cui la narrazione si fa ridondante (per esempio quando Thomas nota le stranezze dovute ai ricordi), ma oltre a questo mi sono affezionata ai personaggi (nel corso della serie ho trovato i miei preferiti e anche quelli che non sopporto) e lo stile di Dashner cattura. I film per ora li ho visti tutti, ma si discostano tantissimo (anzi, direi proprio del tutto) dai libri e soprattutto l’ultimo per me è stato brutto a un livello imbarazzante!

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    1. In effetti ho letto commenti piuttosto brutti dei film, soprattutto per le differenze con i libri. Ho visto i primi due ma devo dire che non ricordo quasi nulla. Quando ho finito di leggerli magari mi riguardo la serie cinematografica 🙂

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  4. Finalmente cominciano a emergere recensioni oggettive e che non temono di parlare di aspetti negativi di un libro, anche se quest’ultimo è abbastanza famoso e amato 😉
    Non l’ho letto, ho solo visto il film (che credo segua abbastanza fedelmente sul libro). Che dire, mi sembra uno di quei libri che segue la scia di “Hunger games”, un po’ come Divergent. Per carità, ne risultano storie carine e che intrattengono e se si cerca solo questo, vanno più che bene. Eppure non so, a me queste storie lasciano comunque quel sapore da “sono stato pubblicato perché è un topic che va di moda e sono soldi assicurati” 😛

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    1. Credo che il primo libro in effetti sia abbastanza fedele, mentre se non erro dal secondo sono stati completamente stravolti. Ma so solo per sentito dire!
      Per quanto riguarda il libro in sé in effetti segue le orme di quelli che hai citato. Credo comunque che continuerò, perché tutto sommato voglio averne un quadro più completo. Spero gli altri siano migliori, ma non mi aspetto nulla di più che un mero intrattenimento ☺️

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  5. Ho letto la saga alcuni anni fa e questo primo libro non ieri era per niente dispiaciuto, nonostante lo stile dello scrittore non mi abbia mai fatto impazzire! Purtroppo, non posso dire lo stesso per i libri seguenti, per i quali ho perso interesse durante la lettura e che ho finito quasi a fatica 😅

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  6. Io l’ho letta. Il primo aveva lasciato sentimenti contrastanti anche a me. Parti che mi erano piaciute e parti no, forse perché ancora troppo misterioso. L’avevo trovato, quindi, un debutto un po’ fiacco, ma, alla fine, un romanzo per ragazzi carino. Il secondo mi ha sorpreso piacevolmente, perché gli avvenimenti importanti non si basano sull’azione, cosa che invece c’è in questo libro e ne fa, come hai detto tu, una continua ripetizione. Perciò decisi di continuare la saga, che alla fine ho finito a fatica solo perché non mi piace lasciare i libri a metà. Ho letto il libro in una settimana d’estate (quando ho anche più tempo per leggere) e sono 220 pagine circa. Per farti un esempio, ho appena letto la verità sul caso harry quebert in 5 e ne ha 800, e ora sono impegnato anche a studiare per gli esami che mi iniziano tra 20 giorni. L’ultimo è davvero brutto, perciò decidi bene se davvero vale la pena di continuare o no.

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    1. La pensiamo allo stesso modo. Anche a me il primo ha lasciato sentimenti contrastanti. Penso comunque di proseguire prima o poi, almeno per vedere come evolve il secondo e poi vedrò se procedere anche con il terzo.
      Io per questo avevo optato per l’audiolibro, però se non mi prende rischio di non ascoltare e perdermi dei pezzi, spero mantenga il mio interesse stabile!

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      1. Ripeto, il secondo a me ha colpito. Non è un grandissimo romanzo, eh, ma, a mio parere, meglio del primo, scritto meglio e anche più chiaro. Inoltre mi ha sconvolto il cambiamento che si ha proprio nella struttura ed è perfetto perché ti fa capire che non sono più nel labirinto. A mio parere il problema è proprio il terzo

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      2. Io non ho visto nessuno dei tre. Diciamo che sui film sono ancora più severo che sui libri, e si vedeva già dai trailer che erano delle grandi ciofeche. Comunque se recensirai leggerò, ma spero per te di no. Ahahah

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