Curiosità, Fenomeni Letterari

∼ Parliamo del sessismo nei romanzi!

Buongiorno a tutti! Come procede la settimana? Qui da me è arrivata la neve e come da normalità in questi casi tutto è fermo, con il risultato che sono piuttosto tranquilla in pasticceria. Ne approfitto quindi per scrivere un po’. Oggi vorrei discutere con voi di un tema che incontro spesso nei romanzi e che mi fa innervosire parecchio: il sessismo nei romanzi. Mi è già capitato di parlarvi di questo argomento, ma non se ne discute mai abbastanza, perciò eccomi di nuovo qui!

Sessismo e stereotipi spesso viaggiano a braccetto e vi spiego perché: Quante volte vi è capitato di trovare una protagonista descritta come la classica ragazza acqua e sapone, senza esperienze sessuali o gusto nel vestire? A me molto spesso, ma fin qui nessun problema, a parte l’emblema dello stereotipo. Il problema si pone quando il resto delle ragazze vengono definite poco di buono perché non rispecchiano le caratteristiche della suddetta, hanno una vita sessuale attiva o diversi partner. Lo scrittore crea quindi dei canoni che definiscono una donna “seria” e una “poco di buono” (per non usare termini più volgari, che però nei romanzi non vengono risparmiati”).

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Ma non sono solo le figure femminili a essere vittima degli stereotipi di genere. Ebbene sì, anche gli uomini non vengono risparmiati in questa corsa al sessismo. Una caratteristica che accomuna un gran numero di Young Adult è la creazione di un personaggio che sembra uscito da una produzione in serie. È la figura del “bello e dannato”, e gli uomini vengono immediatamente divisi in alpha e beta. Sono maschi alpha (sempre secondi i canoni di questo tipo di romanzi, s’intende) i ragazzi che hanno addominali da urlo e una schiera di ragazze che cadono ai loro piedi. Non possono mostrare le proprie fragilità in pubblico, non sarebbe accettabile per i loro canoni. Non dimentichiamo che devono anche guadagnare molto più della figura femminile per essere accettati dalla società.

Tutti gli altri rientrano invece nella categoria dei beta, a cui spesso vengono affidate le parti degli amici “sfigati” o omosessuali. L’omosessualità rappresenta ancora una categoria a sé stante se parliamo di stereotipi di genere, in quanto molto spesso viene rappresentata con dei cliché. L’uomo omosessuale viene ridotto a una macchietta che si veste di rosa, ha la passione per la moda ed è sempre al corrente di ogni pettegolezzo. Mentre le ragazze gay si vestono con abiti considerati maschili e hanno i capelli corti. (Io vi consiglio di leggere Chiamami col tuo nome, che di cliché non ne ha neppure l’ombra!)

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[Sherlock ha un messaggio per tutti gli scrittori/scrittrici sessisti/e!]

Avete mai trovato il sessismo nei romanzi? Mi piacerebbe conoscere la vostra opinione per approfondire meglio l’argomento nei commenti. Vi aspetto!

Voglio lasciarvi con un video che parla del sessismo nella vita di tutti i giorni. Nei video correlati troverete anche la versione maschile.

Se vi è piaciuto questo articolo vi lascio ad altri titoli che potrebbero interessarvi:

23 pensieri su “∼ Parliamo del sessismo nei romanzi!”

  1. Sai che hai dato un nome al fastidio che ho provato durante la lettura dell’ultimo romanzo che ho finito? Hai descritto proprio la situazione di “ragazza per bene” e il resto poco di buono, come detto dalla stessa protagonista. Anno del Signore 2018, la libertà sessuale dovrebbe essere più che accettata! Almeno noi scrittori andiamo avanti, su!

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  2. Finalmente! Lo dico da anni e qualcuno finalmente se ne è accorto! Ti dirò, sono stati proprio questi stereotipi sessisti ad allontanarmi dai libri Young Adult. Per non parlare poi del fatto che le storie si assomigliano sempre e i personaggi presentano le stesse caratteristiche. Ne leggi uno, gli leggi tutti. Ci sono sicuramente delle eccezioni ma dopo un pò ti passa la voglia di leggerli!Grazie per il post!

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  3. Grazie per aver parlato di questo argomento: diversi blogger americani lo stanno affrontando perché è ora di liberarsi di questi stereotipi (anche di quelli che riguardano questioni di genere e orientamento sessuale, per non parlare di una corretta rappresentazione di gruppi religiosi o personaggi appartenenti a diverse etnie). Per fortuna, alcuni autori si stanno muovendo in questo senso, penso a opere come Aristotele e Dante… o a Nimona (anche se è un fumetto). C’è ancora tanta strada da fare, ma si può sempre sperare ,).

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    1. Hai ragione, dobbiamo parlarne e continuare a farlo, in modo da sensibilizzare i lettori e gli scrittori. Sperando che in qualche modo la situazione cambi in positivo.
      Ti ringrazio per la tua risposta 🙂
      Nimona vorrei proprio leggerlo, credo proprio potrebbe piacermi.

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  4. Bellissimo post. Purtroppo è vero che molti libri (ma spesso anche molti film) sono ancora troppo pieni di stereotipi di genere, etnia e orientamento sessuale. Qualcosa si sta muovendo nella giusta direzione, ma purtroppo la strada è ancora lunga. Speriamo che il processo si velocizzi, perché questi stereotipi sono legati ai pregiudizi che causano conflitti e fatti di cronaca aberranti di cui sentiamo quasi tutti i giorni nei telegiornali. Nel 2018, sarebbe anche ora di dire basta!

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  5. Bell’articolo. Sono totalmente d’accordo. Sinceramente sto venendo a noia, in questo periodo, con le protagoniste femminili. Sono stufo di queste donne seducenti, che sembrano avere sempre un’arma in più. Vorrei vedere personaggi con difetti anche meno tenebrosi. Con personaggi che sappiano essere meno “speciali”.

    Il tipico bello e dannato negli Young Adult è una sorta di piaga dell’umanità. Mi chiedo se davvero le scrittrici donne apprezzino questo tipo di uomini o lo facciano per esigenze di vendita in un pubblico di adolescenti donne.

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    1. Grazie mille. Hai ragione, abbiamo bisogno di personaggi veri! A questo proposito mi viene in mente Emma di Jane Austen, personaggio insopportabile ma che alla fine funziona perché risulta vero.

      Guarda secondo me la cosa triste è che molte scrittrici vorrebbero davvero un uomo uguale a quello che descrivono :/ poi ci sarà sicuramente chi lo farà per vendere, ma secondo me molte no.

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  6. Quello che mi sorprende è il fatto che, sebbene sempre più lettrici e lettor* (sia blogger sia gente che lascia commenti qua e là) si lamentino degli stereotipi sessisti, scrittrici e scrittor* continuino a farne un così largo uso…evidentemente non siamo ancora abbastanza…

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  7. Per esempio io che ho letto migliaia di libri ho notato che non solo gli scrittori maschi mostrano i personaggi femminili sempre allo stesso modo ma in più anche le donne fanno la stessa cosa. Le donne devono essere sempre belle, sempre affascinanti, o da povere o da ricche devono sempre rispecchiare lo stereotipo femminile.

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