Scrittura

Scrivere un romanzo a quattro mani: la mia esperienza

Buona sera a tutti i lettori curiosi!

Se ancora non lo sapete, nell’ultimo anno e mezzo ho scritto un libro a quattro mani, che uscirà tra poco più di un mese (tutte le info qui). Scrivo per passione da quando ero quattordicenne, quindi sono passati ormai dieci anni dall’inizio, ma con Somnium ho sperimentato per la prima volta la scrittura a quattro mani.

L’esperienza è nata un po’ per caso, la mia migliore amica aveva un’idea per una storia e mi ha chiesto se volevo collaborare alla stesura. Parlandone meglio abbiamo deciso di fare sul serio, dividendoci equamente i compiti e di trasformare l’idea in un libro.

Scrivere a quattro mani per quanto mi riguarda è stata un’esperienza più che positiva, perciò ho pensato di stilare una lista di consigli dedicati a chi vuole instaurare una collaborazione, ma è ancora dubbioso sulla buona riuscita del progetto.

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  • FEELING: 

A mio parere è molto importante scegliere un collaboratore con cui si ha un forte feeling. Scrivere un libro comporta prendere molte decisioni, dalla trama, allo stile, alla copertina ecc…  e se mancasse la sintonia tra i due scrittori, lavorare diventerebbe molto difficile, perché si finirebbe per discutere ed essere insoddisfatti del proprio operato.

Il mio consiglio è di scegliere quindi una persona della quale vi fidate ciecamente, ma anche che sia sulla vostra stessa “lunghezza d’onda”. Non sarebbe piacevole lavorare con qualcuno con idee completamente opposte alle vostre! Questo non significa che il vostro partner debba assecondare ogni vostra scelta. Ci saranno momenti in cui non sarete daccordo su una delle scelte dell’altro, ma ricordate che un confronto pacifico può portare a una soluzione.

  • BLOCCO DELLO SCRITTORE:

Quante volte vi è capitato di non sapere come proseguire una storia e di fissare frustrati la pagina bianca del computer? Lavorare a quattro mani è un ottimo modo per disfarsi del temuto blocco dello scrittore!

Se capita che uno dei due scrittori incappi un questo problema può rivolgersi al suo compagno, che lo aiuterà a proseguire con la storia. Per quanto mi riguarda le migliori idee del libro sono nate da un confronto diretto tra me e la coautrice di Somnium. Parlando della trama e con uno scambio di opinioni le idee sono venute da sé e ogni volta abbiamo finito con il chiudere l’incontro con una lunga lista di idee per il seguito.

  • REVISIONE

Se decidete di autopubblicare il libro e occuparvi della revisione, avere un compagno può rivelarsi molto utile.  Il romanzo non avrà una sola mente focalizzata sul progetto, ma ben due, ed eventuali errori saranno più facili da trovare.

  • EQUILIBRIO

È fondamentale decidere fin dall’inizio come verranno suddivisi i compiti per l’intera durata della collaborazione. In questo caso la divisione dipende da voi, potete scegliere di alternare un capitolo alla volta o di lavorare entrambi sullo stesso. Pensate alle vostre qualità personali e a come meglio potrebbero essere utilizzate nella scrittura.

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  • GUADAGNO

I soldi sono sempre un argomento spinoso ma che è meglio affrontare fin dal principio, per evitare di creare spiacevoli fraintendimenti. È premura di entrambi gli scrittori valutare come dividere eventuali spese o guadagni. La soluzione potrebbe essere l’apertura di un conto condiviso, per tenere traccia delle entrate e delle uscite.

  • VENDITE

Essere in due può rivelarsi anche molto utile per il fattore vendite, in quanto le conoscenze di ogni collaboratore sono differenti e quindi i potenziali clienti raddoppierebbero.

  • MOTIVAZIONE

Procrastinare è dannoso per un libro, ma quando si è in due la motivazione è molto più forte, un po’ perché non si vuole deludere l’altra persona e un po’ perché si ha un appoggio morale che spinge a voler fare sempre meglio.

  • DIVERTIMENTO

Ciò che più mi resterà impresso della scrittura a quattro mani è il tempo che ho passato con la mia migliore amica e quanto ci siamo divertite a lavorare a questo progetto. Una collaborazione non è infatti fatta solo di lavoro, ma ci saranno momenti di svago, che si riveleranno essere forse i ricordi più piacevoli!

Spero che questi consigli vi saranno utili in caso di una collaborazione a quattro mani! Non dimenticate di lasciarvi un commento con le vostre impressioni.

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23 pensieri su “Scrivere un romanzo a quattro mani: la mia esperienza”

  1. Interessante 🙂 anche se io la vedo dall’altra parte della barricata, cioè da lettore

    Il doppio autore mi fa venire in mente un romanzo epistolare, anche se all’epoca non nasceva per quello
    Lettere d’amore di Michelet e Mialaret
    Questo sarebbe il più semplice da scrivere, quando si è innamorati, si è ispirati 😀

    Per il resto… in bocca al lupo 🙂

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  2. Deve essere stata un’esperienza bellissima. Ho pensato più volte di scrivere un romanzo a quattro mani, ma per ora mi manca il requisito principale: il feeling con qualcuno. Spero un giorno di riuscire a trovare la mia persona. 🙂

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  3. Ti faccio i miei complimenti! Sono passata dal link che ha messo e sono andata a leggere di cosa parla il vostro libro e mi sembra davvero interessante. Penso che abbiate fatto un ottimo lavoro, non è facile scrivere un libro in generale, però forse, come dici tu, scriverlo a quattro mani comporta dei vantaggi. 😊
    Quindi ora sono curiosa e farò attenzione a quando comunicherai la data di uscita 😉

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  4. Bellissimo articolo! Concordo su molti punti, in particolar modo sul fatto di scegliere come ‘collega’ qualcuno col quale si ha feeling e del quale ci si fida. Da dieci anni io e la mia amica ci ritroviamo a ridere del nostro racconto (ancora incompleto) e, sebbene sappiamo che non verrà mai pubblicato, lo consideriamo la nostra nave scuola e ancora di salvezza nei momenti di blocco e depressione per i rispettivi sogni da scrittrici 🙂

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  5. Articolo assolutamente concreto e interessante. Non piu’ di un anno fa ho sperimentato la condivisione di una stesura a quattro mani. E’ stato interessante ma io e la mia collaboratrice eravamo troppo lontane (sia dal punto di vista dei km che delle reciproche caratteristiche). La sintonia e il feeling di cui si accenna, appunto, nel corso dell’articolo.
    E’ stato un peccato e sogno ora di poter condividere un nuovo prospero lavoro con qualche amante della scrittura della mia zona (alessandrino, vercellese).
    Lascio il mio indirizzo e-mail? VI ASPETTO silviaxebay@gmail.com
    Ah, ho 40 anni..questo per segnalare, indicativamente, la fascia d’eta’ in cui si dovrebbe piu’ o meno trovare il mio potenziale collaboratore! A presto!

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