Curiosità

Il villain perfetto: come dovrebbero essere i “cattivi” in un romanzo

Ciao a tutti i lettori del blog! In questo periodo vi ho parlato di stereotipi e delle caratteristiche che non sopporto nei personaggi di un romanzo. Oggi voglio invece illustrarvi le peculiarità che secondo me un Villain dovrebbe possedere per essere considerato davvero tale. Fatemi sapere nei commenti quali caratteristiche cercate invece voi in un cattivo!

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  • PASSATO

Secondo me un Villain dovrebbe avere un passato ben definito. L’autore dovrebbe chiedersi: è sempre stato cattivo o lo è diventato con il tempo, magari in seguito a qualche evento particolare?

A questo proposito vorrei portare l’esempio di Lord Voldemort, dalla saga Harry Potter., personaggio che secondo me è molto ben costruito. L’Oscuro signore è un villain che si scopre poco a poco e solo negli ultimi romanzi viene definito meglio il suo passato.

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  • SCOPO

Un Villain credibile dovrebbe avere uno scopo che “giustifichi” le sue azioni. Ogni cattivo del cinema, della letteratura, ma anche della storia è sempre mosso da uno scopo o un’ideologia che ritiene superiore a qualsiasi altra.

  • INTELLIGENZA

Ebbene sì, un cattivo che si rispetti deve anche essere intelligente o non sarebbe in grado di seminare terrore e mettere il protagonista del romanzo in difficoltà.

  • CARISMA

Può capitare che un villain abbia una schiera di seguaci disposti a rischiare la vita in nome del proprio leader. Senza carisma non sarebbe possibile per lui avere lo stesso tipo di seguito. Ancora una volta penso a Voldemort e al fascino che un giovane Tom Riddle esercitava sui suoi coetanei, ma anche sugli insegnanti. Chiunque era ammaliato da lui, non solo dall’aspetto ma dai suoi modi e dal talento per le arti oscure, e questo fatto viene ribadito in più di un’occasione. Possiamo intendere quindi che non sia stato difficile per lui plagiare decine di maghi al suo servizio.

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  • PAURA

Ogni persona ha i propri punti deboli, le proprie paure, anche un cattivo. Un villain che si rispetti deve quindi avere una paura segreta. Alla fine sono pur sempre esseri umani, no?!

Queste erano le caratteristiche che vorrei trovare in un romanzo, aspetto le vostre nei commenti!

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12 pensieri su “Il villain perfetto: come dovrebbero essere i “cattivi” in un romanzo”

  1. Secondo la mia modesta opinione un villain dovrebbe avere carisma nella trama e soprattutto verso il lettore, uno spessore d’animo che crei se non simpatia almeno ammirazione (mi rifaccio a Hannibal del Silenzio degli innocenti, o andando su un Grande il Farinata degli Uberti nella Divina Commedia), un Eroe con un fine sbagliato, quasi un duale del protagonista “buono”

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  2. Ho amato questo blog. Mi trovo d’accordo su tutto. Io penso che un villain debba essere complesso. Spesso per creare un vero mostro, alla base ci sta una tragedia o un problema o una grande insicurezza. Non necessariamente penso debba essere carismatico, ho visto tanti personaggi nel tempo non carismatici, ma capaci di farti accapponare la pelle. Soprattutto trovo che i migliori cattivi debbano anche essere controversi.

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  3. Io amo quando i cattivi agiscono credendo di essere nel giusto e alla fine ti fanno mettere in discussione tutte le certezze che ti sei fatta durante l’intero libro! Poi sì la storia è importantissima secondo me: voglio capire il perchè abbia preso una determinata strada. Insomma secondo me il villain va compreso così come il protagonista 🙂

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  4. Tom Hiddleston (che di villain se ne intende) ha detto “Ogni cattivo è un eroe nella sua testa”. Direi che questo è uno dei punti focali per la costruzione di un villain credibile. Nella sua testa deve sentirsi dalla parte della ragione ed essere convinto di essere nel giusto.

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