Interviste, Scovato in libreria

Quattro chiacchiere con Damiano Garofalo, autore di Black Mirror. Memorie dal futuro

Ciao a tutti e buon fine settimana!

Come vi avevo già anticipato ho avuto la possibilità di fare qualche domanda a Damiano Garofalo, autore del libro Black Mirror. Memorie dal futuro (di cui vi ho parlato qui) e che analizza la serie televisiva del momento Black Mirror. Buona lettura!

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∼ Qual è il suo rapporto con la tecnologia? La teme o ne è affascinato?

Non ne sono particolarmente affascinato, ma nemmeno posso dire di temerla. La vivo quotidianamente, prima di tutto, come una risorsa. Spesso, devo dire, rimango piuttosto infastidito sia dalla retorica apocalittica anti-tech, sia dalle pratiche di ribellione neo-luddista o tecno-fobica. Tuttavia, mi creano problemi, allo stesso modo, tutte quelle forme di tecnofilia acritica e di entusiasmo indiscriminato nei confronti dell’evoluzione digitale della società contemporanea. In ogni caso, credo di condurre una vita, come tutti, da homo tecnologicus: possiedo uno smartphone e un pc, utilizzo diverse app che mi semplificano la vita, ho dei profili social e passo buona parte della mia giornata a scrollare.

∼ Qual è il suo episodio preferito tra tutte le stagioni di Black Mirror?

L’episodio che mi ha affascinato di più è senza dubbio San Junipero (3×4), mentre quello a cui sono più affezionato – e che probabilmente ho visto più volte – è lo speciale natalizio White Christmas. Quelli riusciti oggettivamente meglio, secondo me, sono invece White Bear (2×2) e Hated in the Nation (3×6). Dell’ultima stagione mi è piaciuto moltissimo Hang the DJ (4×4).

∼ Crede che arriveremo mai al punto in cui la tecnologia prevarrà sull’uomo? Uno degli scenari di Black Mirror potrebbe, secondo lei, mai diventare reale?

Buona parte degli scenari prefigurati da Black Mirror sono già reali – anche perché Charlie Brooker, il creatore della serie, è intelligentemente riuscito a intercettare delle tendenze già ampiamente in atto nella società tecnologica in cui viviamo. La forza di Black Mirror, secondo me, risiede proprio nel raccontare situazioni sempre e comunque verosimili, nell’ambientare vicende in contesti che si avvicinano molto più al presente che conosciamo che a un immaginario apocalittico o a un futuro distopico lontano da noi.

∼ In Black Mirror abbiamo avuto modo di vedere diverse tecnologie, come lo Z-eye o il “grain”. C’è qualcuno di questi dispositivi che vorrebbe provare nella vita reale?

Non so se mi farei mai installare qualcosa sul collo o nel cervello, ma se fossi ancora in cerca dell’anima gemella direi che l’app di dating di Hang the DJ potrebbe tornami piuttosto utile. Quando sarò morto – spero, ovviamente, il più tardi possibile – mi piacerebbe invece moltissimo continuare vivere a San Junipero, rigorosamente nella versione 1987 – e attendere impaziente, magari, l’arrivo di mia moglie, con cui passare insieme il resto della morte.


∼ L’autore

Damiano Garofalo è assegnista di ricerca presso l’Università Cattolica di Milano e ha insegnato storia dei media e della televisione presso le Università di Padova, Udine e La Sapienza. Recentemente, ha pubblicato il volume Political Audiences (Mimesis, 2016) e ha curato, insieme a Vanessa Roghi, il saggio Televisione: Storia, Immaginario, Memoria (Rubettino, 2015).


∼ Il libro

Black Mirror è la serie tv che ha messo in questione il rapporto tra l’uomo e le nuove tecnologie, incantando la critica e il pubblico di tutto il mondo. Inquietante e provocatoria, ma anche spietatamente verosimile, Black Mirror racconta un futuro che è già presente, sollevando problemi filosofici e antropologici sulla spaventosa relazione tra individuo e società e tra percezione e realtà. Muovendosi agilmente tra i diversi livelli del racconto, Damiano Garofalo analizza gli aspetti teorici più rilevanti della serie, invitando il lettore a osservare la nostra epoca attraverso lo specchio dei nuovi media. Il futuro è adesso?


Ci tengo a ringraziare la casa editrice Edizioni Estemporanee e lo scrittore Damiano Garofalo per avermi concesso del tempo per rispondere alle mie domande.

Se volete acquistare il libro potete farlo qui o su amazon.

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7 pensieri su “Quattro chiacchiere con Damiano Garofalo, autore di Black Mirror. Memorie dal futuro”

  1. Poi se non sbaglio Meetic ha già lanciato il coach per trovare l’anima gemella! Bel post ma soprattutto a me l’ultima stagione è piaciuta tantissio, protagoniste donne immense e curatissime le personalità, impossibile non entrarci dentro, questa stagione mi è piaciuta quanto la prima.

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      1. Really? Io l’ho trovata piacevolmente diversa, nonostante le protagoniste femminili per retaggio sociale non mi allettino più di tanto, ma le ho viste molto studiate dal punto di vista psicologico, gli episodi non sono stati uno schiaffo alla nostra coscienza come magari poteva essere l’ep1 S01 (RIVOLTANTE quasi quanto La Pelle che abito di Almodovar) ma l’ho trovata MOOOOOLTO interessante e molto vicino alla realtà odierna.

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