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[RECENSIONE] Leggere Lo Hobbit 80 anni dopo l’uscita

Ciao a tutti i lettori del blog! Come state?

Oggi voglio parlarvi di Lo Hobbit, il capolavoro di Tolkien pubblicato per la prima volta 81 anni fa e che ho finito di leggere ieri. Vi lascio alla sinossi e alla mia recensione.

lo hobbit

Protagonisti della vicenda sono, gli hobbit, piccoli esseri “dolci come il miele e resistenti come le radici di alberi secolari”, che vivono con semplicità e saggezza in un idillico scenario di campagna: la Contea. La placida esistenza degli hobbit viene turbata quando il mago Gandalf e tredici nani si presentano alla porta dell’ignaro Bilbo Baggins e lo trascinano in una pericolosa avventura. Lo scopo è la riconquista di un leggendario tesoro, custodito da Smaug, un grande e temibile drago. Bilbo, riluttante, si imbarca nell’impresa, inconsapevole che lungo il cammino s’imbatterà in una strana creatura di nome Gollum.

Bilbo Baggins è un hobbit che passa le proprie giornate in serenità nella Contea, finché un giorno alla sua porta bussa il mago Gandalf, in compagnia di tredici nani e una proposta: lasciare la Contea e partire per un viaggio. L’avventura ha lo scopo di recuperare un enorme tesoro, custodito da un temibile drago, Smaug. Bilbo, seppur titubante, decide di partire con Gandalf e i nani attraverso un’avventura che ricorderà per tutta la vita.

∼ Recensione

Nel corso degli anni ho avuto modo di vedere la trilogia di Lo Hobbit al cinema, ma ho sempre provato una sorta di timore di approcciarmi al libro e alla fine ho sempre rimandato. Recentemente, su consiglio di un’amica, ho deciso di acquistarlo e sono felice di averlo fatto! Ammetto però di essere rimasta sopresa dalla “brevità” del romanzo, perché con una trasposizione di tre film ero convinta di trovare un fantasy molto più corposo. (Ma di questo vi parlerò in un altro momento)

“In un buco nella terra viveva uno hobbit. Non era un buco brutto, sudicio e umido, pieno di vermi e intriso di puzza, e nemmeno un buco spoglio, arido e secco, senza niente su cui sedersi né da mangiare: era un buco-hobbit, vale a dire comodo.”

Lo Hobbit è un romanzo pensato per un pubblico giovane, ma adatto a ogni età. Lo stile è molto scorrevole, descrittivo e coinvolgente. Tolkien ha la capacità di trasportare il lettore in un mondo fantastico, renderlo parte di un’avventura in un vasto mondo che sembra prendere vita parola dopo parola.

E se all’inizio Bilbo può risultare un personaggio fastidioso, con il proseguo della storia riesce a farsi amare nonostante le imperfezioni. Eh già, perchè Bilbo è tutt’altro che perfetto! Passa la metà del tempo a lamentarsi per la fame, sognando di essere ancora nella Contea, e l’altra metà a rabbrividire dalla paura. Eppure, nonostante sia all’apparenza privo di coraggio, mette a rischio la propria vita in più di un’occasione per i propri amici.

“Non c’erano risa, né cori o suono d’arpe, e la fierezza e la speranza suscitate nel loro cuore dal canto delle antiche canzoni sul lago si erano spente in una stanca malinconia. Sapevano che stavano per arrivare alla fine del viaggio, e che poteva essere una fine davvero orribile.”

Nonostante Lo Hobbit mi sia piaciuto davvero molto non ha saputo convincermi del tutto in alcuni punti. Rispetto al resto del romanzo ho trovato che il finale fosse davvero troppo sbrigativo. La Battaglia delle cinque armate si è risolta infatti in pochissime pagine, lasciandomi un senso di insoddisfazione. Avrei preferito che fosse diviso in più libri magari, anche se per questo c’è il Signore degli anelli! Non dimentico però che il romanzo è rivolto a un pubblico giovane e la scelta di non allungare troppo alcuni capitoli è comprensibile.

Il mio voto per Lo Hobbit è di 4,5 su 5.

Potete acquistarlo qui al prezzo di 9,35€.

 

 

22 pensieri su “[RECENSIONE] Leggere Lo Hobbit 80 anni dopo l’uscita”

  1. Io l’ho letto e riletto da ragazzina 🙂 aveva un’idea di base del tutto diversa da LOTR, ovvero nasceva come favola per bambini. Ho visto la trilogia cinematografica poco tempo fa e l’ho trovata una “acchiappasoldi” 🙂 l’hanno tirata lunghissima e inserito elementi che hanno snaturato tutto l’impianto. Prossimo in lista “Il Silmarillion”? 🙂

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  2. Pur amando il genere non ho mai letto il libro e non ho ancora visto i film🙈 Quando ero più piccola avevo provato a leggere Il signore degli anelli, ma lo avevo lasciato dopo poco perchè proprio non riuscivo… ma ero alle medie ancora. Solo che forse questa cosa ora mi blocca un pochino XD

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    1. A quanto mi hanno detto Il signore degli anelli è completamente su un altro pianeta e quindi sicuramente impegnativo per una bambina delle medie. Essendo Lo Hobbit invece un libro per bambini di base, ha un linguaggio piuttosto semplice ed è molto scorrevole!

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  3. Sono d’accordo sulla velocità del finale, ma forse è stata una scelta per non impressionare troppo il giovane pubblico. Io l’ho letto qualche anno fa, e devo ammettere che mi ricordo molto poco del carattere di Bilbo e dei nani, ricordo solo un Gandalf un po’ troppo schivo

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  4. I film dello Hobbit mi hanno un po’ deluso, soprattutto il 2° e il 3°, perché si vede che sono pesantemente annacquati, infatti il romanzo è decisamente breve, come dici tu! 🙂 Tolkien penso che sia un autore davvero degno di attenzione e che ci sia un motivo per cui è giustamente ritenuto il caposaldo del genere fantasy. Era molto meticoloso e il mondo da lui creato è studiato in ogni dettaglio, l’autore inventava perfino le lingue che usava (per davvero, con regole grammaticali e tutto il resto, non solo delle parole messe a caso) ed era un grande esperto dell’epica cavalleresca e nordica, cui ha attinto a piene mani. Altro che certi autorucoli odieni.

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    1. Io vado controcorrente e devo dire che la trilogia mi é piaciuta! Ho apprezzato come hanno immaginato di colmare il resto degli eventi che Tolkien ha “tralasciato”, essendo appunto un libro per un pubblico giovane non poteva renderlo troppo complesso. Sono molto curiosa di leggere il Signore degli anelli, che mostrerà sicuramente l’epicità dello scrittore. In futuro lo prenderò sicuramente ☺

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  5. Bella recensione mi invoglia ancora di più a leggere questo libro. Lessi il signore degli anelli quando uscì il primo film, mia madre da avida lettrice affascinata corse a comprare il libro prima del film. Avevo 11/12 anni all’epoca e mi ricordo che il problema più grande fu ricordarsi quella marea di nomi. Ero alle prime letture serie, e fu difficile. Ho pensato molte volte di rileggerlo poi con la maggior età, e ora dopo 13/14 anni ho scartato l’idea in favore proprio di Lo Hobbit. Prima o dopo troverai una recensione sul mio blog. Intanto grazie. A presto

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      1. Si ma ormai penso di aver superato agevolmente quei problemi che ho avuto con il Signore degli Anelli 🙂
        Grazie, chissà quanto passerà! 🤔
        E se tutto va bene potrai guardarla, senza bisogno di leggere! 😁

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      1. Dipende un po’ da cosa sei abituata a leggere e dai tuoi gusti… “Il Signore degli Anelli” ha lunghe parti descrittive e dialogiche dove non “succede niente”, ma che potresti comunque leggere con la bavetta alla bocca tanto sono belle (ogni riferimento alla sottoscritta è puramente casuale😂). “Il Silmarillion”, invece, è molto epico, sembra di leggere una versione in prosa di un antico poema epico, tipo l'”Iliade” o “Beowulf”… Quindi potrebbero essere impegnativi, ma c’è chi (ehm, ehm) li divora lo stesso…🤷‍

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  6. Penso che la tua opinione sul libro sia influenzata dal fatto che hai visto prima i film e che quindi tu ti aspettassi qualcosa che effettivamente non c’è, senza contare che il tono narrativo è completamente diverso. Intendiamoci, non c’è niente di male in questo: io stessa sono un’amante dei libri di Tolkien (da tenera, tenerissima età: ben prima che uscissero i film) e anche di entrambe le trilogie di Peter Jackson (Il Signore degli Anelli era ed è semplicemente perfetta, Lo Hobbit ha sicuramente qualche pecca, ma fotografia, scene e costumi sono un sogno). Per chi si è approcciato al mondo tolkeniano prima dell’uscita dei film, il “formato” di Lo Hobbit ha effettivamente un suo perché, a prescindere dal fatto che sia pensato per un pubblico decisamente più giovane di quello del Signore degli Anelli.
    Concordo su Bilbo: non è il massimo della simpatia, ma le sue manie mi hanno sempre fatto sorridere tanto! 😀

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