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[RECENSIONE] Il tuo anno perfetto inizia da qui

Buon  fine settimana a tutti! Come state? Io anche questo weekend lavorerò, ma sono riuscita a ritagliarmi un po’ di tempo per scrivere la recensione di questo romanzo.

Ringrazio la casa editrice Garzanti per avermi inviato il libro che ho richiesto io, di cui perlaltro parleremo alla riunione del club del libro questo mese. Vi lascio alla sinossi e  alla recensione, buona lettura!

anno per

Tutti, almeno una volta, abbiamo iniziato l’anno impugnando una lista di buoni propositi. Ma per Jonathan non è così. Intrappolato in una vita monotona, ha perso la fiducia in un futuro diverso. Fino a quando, il primo gennaio, trova un’agenda piena di appuntamenti già fissati per tutto l’anno. Per uno come lui sono impegni troppo stravaganti, lontani dalla sua solita vita: camminare a piedi nudi sull’erba, dormire sotto le stelle, svegliarsi all’alba per assistere al sorgere del sole. Eppure, senza sapere di chi sia l’agenda, decide di andare al primo appuntamento.[…]

Jonathan Grief è un quarantenne di Amburgo con una vita ordinaria. Proprietario di una casa editrice di cui non si cura e divorziato da ormai diversi anni, Jonathan passa le giornate scrivendo lettere di reclamo, facendo jogging o visita al padre alla casa di riposo. La sua vita cambia all’improvviso quando trova una borsa contenente un’agenda piena di impegni fissati per tutto l’anno. Nonostante lo scetticismo iniziale, Jonathan viene rapito dalla grafia di quell’agenda e la curiosità lo spinge a voler cercare il proprietario…

∼ Recensione

Quando questa lettura è stata proposta per il club del libro ero un po’ titubante, a causa del numero di pagine (442), temevo infatti di non riuscire a portarla a termine nei tempi stabiliti. Invece in pochi giorni ho concluso il libro, che ho trovato molto scorrevole. Lo stile è infatti piuttosto semplice, ma molto coinvolgente.

Jonathan Grief è il protagonista maschile di questa storia, e anche il personaggio che più vediamo evolvere nel corso della lettura. Per tutta la vita è stato condizionato dalle opinioni del padre, un rigido uomo di altri tempi. Nonostante non sia più a capo dell’azienda da ormai molti anni, Jonathan ne segue ancora le orme, senza riuscire ad evolvere e a mettersi in discussione. L’agenda e gli appuntamenti fissati sono per lui quindi un vero e proprio salto nel vuoto, attività che mai avrebbe immaginato di fare. Il personaggio di Jonathan mi è piaciuto molto, anche se devo ammettere che all’inizio la sua altezzosità mi ha fatta un po’ storcere il naso.

Hannah è una ragazza solare e piena di entusiasmo. Da sempre ama stare in mezzo ai bambini, e la passione per il proprio lavoro l’ha portata ad aprire un asilo con la sua amica del cuore. Hannah ha tutto ciò che ha sempre voluto, un uomo che ama e il lavoro dei propri sogni, ma una notizia inaspettata le sconvolgerà la tranquilla esistenza…

Il mistero dell’agenda ha tenuto alta la mia curiosità per gran parte della lettura. Non riuscivo a smettere di chiedermi come fosse giunta a Jonathan e per quale ragione, e l’alternarsi di due storie è stata a mio parere una mossa vincente. Mi sono piaciute le citazioni riportate nell’agenda, e anche gli esercizi trascritti. Potrebbe essere uno spunto interessante da ripetere a casa.

«Da quel momento voleva considerare l’agenda, di cui a quanto pare nessuno sentiva la mancanza, come un calendario dell’avvento. Così avrebbe iniziato ogni giornata con una bella sorpresa. Con qualcosa di inaspettato, il suo oracolo del mattino, il suo… già, il suo programma di intrattenimento segreto.»

Credo che tutti ci siamo sentiti come Jonathan almeno una volta nella vita, troppo presi dalla routine e dalle opinioni altrui. Per questa ragione credo che molti lettori si ritroveranno nel protagonista maschile, arrivando a chiedersi se non è forse giunto il momento di cambiare la propria vita.

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[La città tedesca di Amburgo fa da sfondo alle vicende di Jonathan e Hannah. Foto flixbus]

Tuttavia questo non è un romanzo perfetto come suggerisce il titolo. Due terzi della lettura sono piuttosto dettagliati e curati, mentre l’ultima parte scorre davvero troppo veloce. È come se la scrittrice si fosse accorta che il romanzo stava diventando molto lungo, e abbia voluto concludere in fretta e furia. Gli eventi finali sembrano quindi un po’ “raffazzonati”, ed è un vero peccato perchè fino a quel punto il libro mi stava piacendo molto.

Il mio voto per questo romanzo è di 4 su 5.

Avrei ancora tante cose da dirvi, ma non voglio rischiare di rovinarvi il piacere della lettura. Spero di aver suscitato il vostro interesse, se volete leggere il libro lo trovate qui.

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