Ciao a tutti!
Oggi vi parlerò di una scrittrice dal passato oscuro e che è diventata famosa in tutto il mondo per i suoi libri. Leggete l’articolo per scoprire di chi si tratta!
Era il 1954 quando la Nuova Zelanda fu scossa da un fatto di cronaca agghiacciante: la morte di una madre colpita brutalmente al volto e alla testa. Ciò che lo rese ancora più sconvolgente fu la scoperta di chi commise l’efferato omicidio.
Pauline Parker e Juliet Hulme erano all’epoca due amiche sedicenni, che trascorrevano gran parte del tempo insieme, sognando di trasferirsi a Hollywood e lavorare nel cinema. I loro sogni vennero però infranti quando i genitori di Juliet decisero di separarsi e di mandare la figlia a vivere in Sud Africa da alcuni parenti. Le rispettive famiglie non erano entusiaste dell’amicizia tra le due, perché nutrivano dubbi sulla loro eterosessualità. L’omosessualità era infatti, ahimé, considerata all’epoca una grave malattia mentale. Di comune accordo, le famiglie decisero di tenere le amiche lontane e quando Pauline chiese alla madre Honora il permesso di seguire l’amica, lei rifiutò.
[foto tratta dal film Heavenly Creatures sulla vicenda realmente accaduta]
Pauline e Juliet iniziarono quindi a tramare l’omicidio della madre di Pauline, che avvenne il 22 giugno 1954. Quella mattina le tre donne fecero una passeggiata nel parco e quando raggiunsero una zona boscosa le ragazze si avventarono su Honora, con un mattone avvolto in una calza, colpendola a morte sulla testa, sul viso e sul collo. Dopo l’omicidio, ancora coperte di sangue, raggiunsero il locale dove avevano fatto colazione poco prima, dicendo ai proprietari che la donna era caduta e aveva battuto la testa. Il corpo fu scoperto dal proprietario poco dopo e i carabinieri trovarono l’arma del delitto abbandonata nel bosco.
Le due ragazze furono condannate a cinque anni di carcere, pena ridotta data la giovane età. Dopo la condanna Pauline e Juliet troncarono qualsiasi tipo di rapporto e ad oggi non si sono più incontrate.
Juliet Hulme si trasferì negli Stati Uniti, dove diventò famosa con lo pseudonimo di Anne Perry e pubblicò numerosi romanzi gialli. La sua vera indentità non fu nota al pubblico fino al 1994, anno nel quale ammise che se non avesse aiutato l’amica a uccidere la madre, si sarebbe sicuramente suicidata.
Pauline si trasferì in Inghilterra, dove cominciò una nuova vita cambiando identità e aprendo un maneggio. La sua vera identità è stata svelata solamente diversi anni dopo.
Juliet Hulme/Anne Perry è ormai ultra settantenne e continua a scrivere romanzi gialli. Il successo è arrivato nel 1979 con la pubblicazione del suo primo romanzo: Il boia di Cater Street. Nel 2009 ha inoltre ricevuto il premio Agatha alla carriera e negli anni ha scritto decine e decine di romanzi gialli.
Conoscevate questa storia? Non dimenticate di lasciarmi un commento!
[Fonti informazioni: wikipedia tradotto dall’inglese e articoli di giornale sul web]
Non conoscevo la storia ma è molto simile a quella di Erica ed Omar. Sinceramente per persone che compiono gesti di quel genere, per me non dovrebbero neanche uscire dal carcere . Da mamma e da figlia certi atti mi sconcertano!!
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In effetti avevo proprio pensato a Erica e Omar quando ho saputo di questa storia. Esatto, cinque anni poi sono davvero pochissimi. Assurdo
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😱😱😱
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Non sapevo questa storia. Indubbiamente interessante, anche se un po’ “macabra”. E ammetto che lascia un po’ perplessi che un’omicida sia anche una scrittrice di un certo successo.
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In effetti è inquietante!
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Non conoscevo questa storia, ma ogni volta che leggo un articolo di cronaca, anche se l’intenzione è diversa, penso sempre a quanto la mente umana possa essere spaventosa. Purtroppo, capita spesso che degli assassini o criminali trovino un modo per uscire bene dai loro misfatti. Poi, cinque anni per un omicidio sono davvero pochi. Assurdo!
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Hai ragione; ho pensato la stessa cosa!
Secondo me i 5 anni sono dovuti alla giovane età delle assassine, anche se non è affatto giustificabile. Anzi, è ridicolo
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