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[RECENSIONE] Dentro l’acqua di Paula Hawkins

Ciao a tutti!

Come vi avevo già accennato tempo fa, insieme ad altre ragazze ho dato vita a un club del libro, dove periodicamente scegliamo una lettura di cui discutere insieme. Il libro di questo mese è Dentro l’Acqua della scrittrice Paula Hawkins, conosciuta per il bestseller La ragazza del treno, di cui vi ho parlato qui.

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Quando il corpo di sua sorella Nel viene trovato in fondo al fiume di Beckford, nel nord dell’Inghilterra, Julia Abbott è costretta a fare ciò che non avrebbe mai voluto: mettere di nuovo piede nella soffocante cittadina della loro adolescenza, un luogo da cui i suoi ricordi, spezzati, confusi, a volte ambigui, l’hanno sempre tenuta lontana. Ma adesso che Nel è morta, è il momento di tornare. Di tutte le cose che Julia sa, o pensa di sapere, di sua sorella, ce n’è solo una di cui è certa davvero: Nel non si sarebbe mai buttata. Era ossessionata da quel fiume, e da tutte le donne che, negli anni, vi hanno trovato la fine – donne “scomode”, difficili, come lei -, ma mai e poi mai le avrebbe seguite. Allora qual è il segreto che l’ha trascinata con sé dentro l’acqua? E perché Julia, adesso, ha così tanta paura di essere lì, nei luoghi del suo passato? La verità, sfuggente come l’acqua, è difficile da scoprire a Beckford: è sepolta sul fondo del fiume, negli sguardi bassi dei suoi abitanti, nelle loro vite intrecciate in cui nulla è come sembra.

Non fidarti di una superficie troppo calma. Lascia che l’acqua ti racconti la sua storia.

L’anno scorso, dopo aver sentito così tanto parlare della Ragazza del treno, ho deciso di leggerlo. Ammetto che non riuscivo a staccarmi dalle pagine, e sono stata sveglia finchè non l’ho finito, anche se alla fine l’ho trovato comunque sopravvalutato. Quando è uscito Dentro l’Acqua ero spinta dalla curiosità di leggerlo, e l’ho proposto per il club del libro.

Julia ha preso le distanze dal suo difficile passato, ha tagliato i ponti con sua sorella Nel e si è trasferita lontano dalla sua cittadina natale. Quando però Nel viene ritrovata morta nel fiume, Julia è costretta a fare ritorno a Beckford per prendersi cura nella nipote Lena, adolescente dal carattere problematico. Lena è sicura che la madre l’abbia abbandonata, scegliendo di buttarsi, Julia invece sa che Nel non l’avrebbe mai fatto, poichè era ossessionata da quel fiume e dalle storie che lo riguardavano.

Premetto che la trama mi intrigava molto, ma fin dalle prime pagine il mio entusiasmo ha subito un brusco arresto. Paula Hawkins ha uno stile di scrittura molto particolare, che difficilmente si trova in altri scrittori, eppure in questo romanzo risulta troppo dispersivo. La scrittrice alterna continuamente i punti di vista dei personaggi, che sono numerosi. Più volte durante la lettura mi sono dovuta fermare e fare un ripasso dei protagonisti, infatti, soprattutto all’inizio, è difficile memorizzare tutti quei nomi e i rispettivi ruoli nella trama. Inoltre non mi è piaciuto il continuo cambio di tempi verbali e il passaggio da prima a terza persona.

Ritengo sia fondamentale che un libro di questo genere, tenga il lettore incollato alle pagine, stuzzicando la sua curiosità e infondendogli anche un pizzico di ansia. Dentro l’acqua mi ha lasciata indifferente e credo che non potesse esserci sentenza peggiore. Non ho provato alcun desiderio di proseguire, se non negli ultimi capitoli, dove la curiosità si è sollevata lievemente.

Tra le note positive abbiamo il personaggio di Julia, mi sono piaciuti i flashback che la riguardavano e il difficile rapporto con la sorella Nel. Con il svilupparsi della storia, scopriamo il motivo che le ha portate ad allontanarsi, motivo che dona più profondità di carattere alle due sorelle. Avrei preferito un unico punto di vista, ovvero quello di Julia, che nonostante il poco spazio dedicatole, riesce comunque a spiccare.

Ho apprezzato anche le ultimissime pagine del romanzo, che riservano un colpo di scena, sottile, ma ben pensato.

Di questo libro non è la trama il problema principale, ma lo stile troppo confuso della scrittrice. Dentro l’acqua poteva essere un thriller avvincente, ma risulta invece spento  e deludente, un vero peccato.

Il mio voto per questo romanzo è di 2 su 5.

Voi lo avete letto? Non dimenticate di lasciarmi un commento!

 

 

12 pensieri su “[RECENSIONE] Dentro l’acqua di Paula Hawkins”

  1. Proprio ieri ne stavo parlando con una mia amica, che non sapevamo se comprarlo o meno, anche se già non ne avevamo molta voglia, dopo aver letto la tua recensione, è passata definitivamente

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  2. a volte succede che uno scrittore faccia successo con un romanzo. sulla scia del successo la sua casa editrice gli chiede se ha già un romanzo pronto, e lo scrittore gli tocca tirar fuori un romanzo precedente, uno di quelli che aveva tenuto nel cassetto, o che non è mai riuscito a far pubblicare perché le case editrici, quando non era famoso, non glielo accettavano. forse è successo così, per questo.

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  3. Ottima recensione, a volte sono più interessanti e difficili da scrivere le recensioni negative che quelle positive. Questa è molto equilibrata. Dice ciò che non è piaciuto e ciò che è piaciuto.

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